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Tempio, occupazione militare: lunedì presentazione del Dossier PISQ alla Biblioteca G.M. Dettori

Tempio, occupazione militare: lunedì presentazione del Dossier PISQ alla Biblioteca G.M. Dettori

Lunedì 22 maggio 2017, nell’Aula Magna della Biblioteca G.M. Dettori di Tempio Pausania, il Fronte Indipendentista Unidu presenta il 1° Dossier sul Poligono d’Addestramento Interforze del Salto di Quirra (PISQ), documento realizzato dal Tavolo di lavoro “Economia, salute, ambiente, territorio” di A Foras – Movimentu contra s’ocupatzione militare.

Verrà ospitata a Tempio la presentazione del lavoro svolto negli ultimi mesi, anche in vista del prossimo appuntamento: una lunga giornata di sensibilizzazione e partecipazione popolare con A Foras Fest, in programma per il 2 giugno 2017 a Cagliari.

Il Dossier sul PISQ è stato realizzato per la manifestazione del 28 aprile passato, “Sa Die de sa Sardigna contra s’ocupatzione militare”, lanciata da A Foras proprio a Quirra.

Il lavoro è il frutto dell’impegno di decine di militanti attivi in A Foras che hanno partecipato nel corso dei mesi al Tavolo di lavoro citato, uno dei vari ambiti di studio e approfondimento.

Sono sei in tutto i Tavoli di lavoro che si occupano a 360° del tema della militarizzazione della Sardegna. Dal Tavolo Scuola e Università a quello dedicato al DASS – Distretto Aerospaziale della Sardegna, passando per l’RWM, la fabbrica di armamenti di Domusnovas nota per rifornire prevalentemente l’Arabia Saudita impegnata nell’aggressione allo Yemen.

Il Dossier PISQ verrà illustrato da Michele Salis, militante di A Foras che ha curato la parte riguardante le ricadute economiche, oltre alla revisione complessiva dell’intero Dossier, e da Luigi Piga, del Fronte Indipendentista Unidu, che si è occupato della parte storica e demografica.

Inoltre, verranno presentati e dibattuti anche gli altri capitoli del Dossier PISQ: il procedimento penale in corso a Lanusei “Veleni di Quirra” e il richiamato progetto DASS. La presentazione è in programma a partire dalle ore 18:00.

PISQ, A Foras presenta il Dossier sul PISQ. Verso Sa Die presentazioni in tutta la Sardigna

Nel pomeriggio di ieri è stato presentato nella Facoltà di Scienze Economiche, Politiche e Giuridiche dell’Università di Cagliari il 1° Dossier a cura di A Foras, riguardante il Poligono Interforze del Salto di Quirra. Continua la lettura di PISQ, A Foras presenta il Dossier sul PISQ. Verso Sa Die presentazioni in tutta la Sardigna

Roghi in Sardegna, il FIU: “urgente una Commissione regionale d’Inchiesta”

Roghi: urgente una Commissione regionale d’Inchiesta

È un’estate drammatica per quanto riguarda gli incendi in Sardegna, dal nord – quasi 900 gli ettari interessati a Luras – al Sud – oltre 1.500 quelli in fumo a Villanovatulo e Sinnai, solo per citarne alcuni. Quello dei roghi – prevalentemente dolosi – è un fenomeno poco indagato nel corso degli anni che ha avuto in Sardegna andamenti altalenanti: valori più contenuti in alcuni anni, picchi in altri come nel 2007 e 2009 (oltre 12.000 ettari per anno, elaborazioni Sardinian Socio-Economics Observatory su dati EUROSTAT). Oltre ai casi specifici come quello di Luras, riteniamo doveroso chiarire alcuni aspetti generali sui roghi.

Si è da più parti parlato, a ragione, di prevenzione, di sensibilizzazione – riteniamo specialmente nelle scuole – e di maggiori investimenti in mezzi e persone. Elementi certo condivisibili ma non sufficienti a – se non far scomparire – ridurre drasticamente il numero di ettari in fumo ogni anno. Il fenomeno roghi è ormai, pur con una certa variabilità, un elemento strutturale e come tale va considerato: questo significa prima di tutto indagare approfonditamente il fenomeno in esame.

La situazione è molto complessa, dalla prevenzione, allo spegnimento e alle bonifiche. Nel caso di Luras, per esempio, è doveroso richiamare l’attenzione su un problema che non ha toccato la maggior parte degli altri roghi nella Nazione: lo spegnimento con milioni di litri di acqua marina raccolta per due giorni dalla costa di Arzachena. Un danno enorme per il territorio che ripropone in chiave antincendio la più ampia emergenza idrica in un territorio nel quale, spesso, vediamo svuotare i laghetti antincendio (vedi Limbara), dove la Diga di Lu Pagghjolu sversa milioni di metri cubi verso la zona costiera per ottemperare a siccità e maggior carico turistico e la Diga del Liscia presenta livelli minimi e spesso al di sotto del limite di guardia.

Ribadiamo, dunque, la necessità di studiare approfonditamente il fenomeno, su tutto il territorio nazionale e far luce su qualsiasi tipo di conflitto di interesse e opportunismo che favoriscano i roghi, in quanto ne concretizzano i relativi interessi sottostanti. Che vi siano forti interessi economici sui roghi è pressoché opinione unanime, ma è necessario circostanziare l’interesse che muove la mano del “piromane”. Tra l’altro, nell’immaginario collettivo, purtroppo, troppo spesso il “piromane” ha un inquadramento da profilo psichiatrico. Insomma, si tende con poca lucidità a non avere uno sguardo d’insieme, nonostante appaia evidente un interesse esteso e capillare, con un micidiale coordinamento nella macchina dei roghi che ogni estate si mette in moto. Insomma, i mandanti e chi veramente lucra sui roghi, dal loro spegnimento, dagli incentivi antincendio, all’utilizzo successivo del territorio interessato, sono persone tutt’altro che scoordinate e irrazionali. Questo è urgente appurare, secondo il vecchio adagio che raccomanda di “seguire i soldi”.

Indubbio, poi, che il sistema antincendio vada riorganizzato e l’opportunismo stroncato alla radice. Difatti, come indipendentisti già a fine 2013 nel nostro programma avevamo dedicato una parte apposita alla questione roghi dove si chiedeva il “potenziamento dell’apparato antincendio mediante l’acquisto (e non l’affitto costosissimo) da parte della RAS di aerei Canadair ed elitancker”.

Abbiamo appreso lungo il mese di luglio come l’estrema destra italiana, nella persona di Giorgia Meloni, abbia invocato con la solita retorica forcaiola e massima superficialità la “certezza della pena” (per attribuire una pena occorre un processo e per un processo occorre un imputato) nonchè “pene esemplari”, posizioni anticipate anche da una parte dell’indipendentismo e riprese in seguito anche da La Destra di Storace. Riteniamo strumentale, inefficace e molto pericolosa tale impostazione incentrata sul deterrente penale. Oltretutto, nel 2014, ad esempio, lo stesso partito italiano “Fratelli d’Italia” chiedeva per le aree colpite dai roghi unicamente denari e l’istituzione addirittura dello “stato di calamità naturale” in modo che i primi affluissero più velocemente e in modo consistente.

Questo implica per chi ha un minimo di conoscenza della lingua italiana il fatto che si stava implicitamente escludendo l’aspetto doloso, riconducendo i roghi al caso, al fato, all’incidente e alla successiva pioggia di denari pubblici per ristorare il danno. Oggi è molto più comodo invocare “il Governo affinché faccia chiarezza sulle responsabilità e agisca rapidamente con il pugno di ferro”, nonostante gli stessi partiti italiani non avessero molto a che dire quando nel 2009 si raggiungeva il massimo livello di ettari in fumo.

Sul versante prevenzione, riteniamo si debbano distinguere due forme di prevenzione. La prima vera e propria prevenzione, al di là della questione educativa e di sensibilizzazione, è quella di estirpare cattive pratiche come discariche abusive e abbandono di rifiuti in genere, con le autorità competenti che, inoltre, spesso latitano sul fronte delle normali prescrizioni antincendio. Chi si occupa di roghi e tutela del territorio sa bene che molti roghi totalizzano centinaia di ettari in fumo proprio perché nel triste tragitto in boschi, campagne e cigli delle strade vengono incendiati cumuli di rifiuti di ogni genere. Storicamente, ad esempio, questa è una delle cause che alimentarono in modo determinante il feroce incendio di Curragghja a Tempio nel 1983. Oltre a questo segnaliamo, a livello generale, come un terzo dei Comuni sardi non sia dotato di un piano antincendio.

Il Fronte Indipendentista Unidu ritiene, innanzitutto, superficiale l’atteggiamento della Giunta Pigliaru che con decine di roghi e migliaia di ettari in fumo si pronuncia limitandosi a bearsi dell’efficienza della macchina degli interventi, annunciando nuovi finanziamenti: lo spegnimento incendi come opera di propaganda. Riteniamo, dunque, urgente che il Consiglio regionale della Sardegna si impegni senza indugi e si assuma le responsabilità del caso. Se è vero che tutti hanno a cuore scardinare la rete degli interessi incendiari che tiene sotto scacco la Sardegna, allora il Consiglio tutto deve istituire senza indugi una Commissione di Inchiesta sui roghi in Sardegna.

Tale Commissione ha un enorme valore tecnico e politico. Tecnico perché può raccogliere ed elaborare una serie di dati e informazioni da varie fonti per ricostruire con precisione “il mondo dei roghi”. Politico perché nel caso non proceda efficacemente, o peggio si verifichino tergiversamenti od ostruzionismi di vario genere, questa sarà una grande responsabilità che i componenti della Commissione si assumeranno di fronte a tutto il Popolo sardo, responsabilità che certamente non mancheremo di attaccare in qualsiasi modo.

Occupazione militare. III Assemblea generale a Lanusei

occupazione militare

 24 LUGLIO h 15:00 – AULA CONSILIARE COMUNE DI LANUSEI

Arriviamo, dopo quello di BAULADU e ORISTANO, al terzo incontro in una delle regioni della nostra terra maggiormente distrutta e provata dall’occupazione militare. L’incontro di LANUSEI è l’ultimo prima di un’estate all’insegna della sensibilizzazione, in vista di un autunno di lotta, ne approfitteremo per dividerci il materiale del campeggio e della campagna muraria che abbiamo inviato in stampa.

Durante l’incontro di ORISTANO sono stati composti i gruppi dei vari ambiti di analisi e intervento e si sono individuati dei referenti per ogni gruppo. Per qualsiasi informazione riguardante i gruppi stessi e i contatti dei vari referenti invitiamo tutti a scrivere ai contatti che riporteremo in seguito. Inoltre si è discusso in merito alla proposta di una campagna muraria e sull’organizzazione di un Campeggio nella prima settimana di settembre. In merito alle proposte pratiche discusse è emersa la necessità di doversi riunire verso la fine del mese di luglio per poter discutere e programmare al meglio le stesse. Ragion per cui si è deciso di convocare un’assemblea per il 24 Luglio.

CONVOCAZIONE 24 LUGLIO LANUSEI

In considerazione di ciò ci piacerebbe proporre a LANUSEI il seguente Ordine del Giorno:

CAMPAGNA MURARIA: Dopo l’attenta analisi da parte dell’Assemblea Generale della proposta di realizzare dei manifesti e volantini diretti a turisti e emigrati sardi, si sono individuate anche delle indicazioni di carattere politico che sono state prese in considerazione dal Gruppo Comunicazione nella resa grafica del materiale. Lo stesso Gruppo porterà quindi a LANUSEI il lavoro ultimato e si procederà alla distribuzione del materiale stampato. Inoltre si dovranno decidere durante l’assemblea le date precise o il periodo della Campagna e l’individuazione delle aree di competenza. Inoltre verranno presentate le proposte dei murales da disegnare durante l’estate sul territorio sardo.

CAMPEGGIO: All’Assemblea Generale è stato presentato in linea di massima il programma del campeggio che si svolgerà nei giorni tra il 7 e l’11 settembre. Dopo l’incontro di Oristano si è formato un Gruppo Campeggio che dovrà rendicontare all’assemblea gli sviluppi in merito all’organizzazione dello stesso. E’ fondamentale la partecipazione di almeno un referente dei vari gruppi per definire al meglio gli interventi da portare durante il campeggio.

AMBITI D’ANALISI E INTERVENTO: In questi ultimi giorni alcuni gruppi stavano pensando di potersi riunire a margine dell’assemblea o direttamente il giorno dopo per discutere in maniera più produttiva.

L’ordine del giorno può essere discusso e integrato.

Quartu. Caso Carrefour, il FIU: no all’apertura h. 24 dei supermercati

FiU Carrefour

NO ALL’APERTURA H 24 DEI SUPERMERCATI

Il megamercato “Le Vele” Carrefour di Quartu S. Elena dal 4 luglio aprirà 24 ore su 24. Anche se la cosa è in via sperimentale è chiara la tendenza alla creazione dell’azienda totale dell’agroalimentare anche in Sardegna.

Tutto incominciò con il Governo Monti (sostenuto dal centrosinistra) che con la controriforma “Salva Italia” venne liberalizzata totalmente la possibilità di apertura dei megamercati, 24 ore giornalieri, 365 giorni l’anno, mentre prima la competenza era nelle mani di Comuni e Regioni.

Dopo aver sperimentato la cosa in continente la catene di megamercati Carrefour vuole portare anche in Sardegna questa insana pratica contraria ai diritti dei lavoratori e di concorrenza sleale alla distribuzione di prodotti sardi nei mercati civici e rionali.

Siamo davanti all’azienda totale!

I megamercati sono già oggi la causa della dipendenza della Sardegna in materia agroalimentare (importiamo circa l’80% dei prodotti). Le concessioni facili distribuite da amministratori compiacenti, l’apertura 24 ore su 24 e 365 l’anno certo non aiuta la ripresa del settore e la riconquista del mercato interno da parte dei produttori sardi.

I lavoratori inoltre, con la scusa della crisi e dell’ampia concorrenza e al ricatto occupazionale, sono soggetti a sempre peggiori condizioni contrattuali e sfruttamento intensivo e spesso sono vittime di mobbing e devono cedere ad un turnismo massacrante che con tali aperture è destinato a peggiorare sempre di più.

Cosa chiediamo:

• La stesura di una legge regionale per la compatibilità antropica, culturale ed economica della media e grande distribuzione (valutazione d’impatto socio-economico, in linea con la Delibera della Giunta Regionale n. 55/108, del 29/12/2000, per la concessione di licenze per l’apertura di centri di media e grande distribuzione) che preveda la sospensione immediata delle nuove licenze ai centri della media e grande distribuzione;

• Obbligo di residenza fiscale per i centri della media e grande distribuzione esistenti;

• Creazione da parte dell’Assessorato regionale al Lavoro di uno sportello anonimo antimobbing;

• Ripristino della competenza comunale per l’apertura nei giorni festivi.

Invitiamo tutte le organizzazioni politiche, sindacali e sociali che hanno a cuore i diritti dei lavoratori e la difesa e la valorizzazione del comparto agroalimentare sardo a costruire paritariamente una mobilitazione per dire no all’apertura continua di supermercati e megamercati nella nostra terra!

Abbanoa. Il FIU sui 100 milioni dei conguagli regolatori

Abbanoa FIU

Il FIU: Denunciamo i nuovi esosi conguagli di Abbanoa

Apprendiamo la notizia riguardo l’ennesimo balzello di Abbanoa S.p.A, il conguaglio 2005-2011, 151 euro in media per circa 700.000 utenze, un importo astronomico da drenare alle famiglie sarde per oltre 100 milioni di euro che Abbanoa cerca di rendere digeribile dilazionadolo in quattro anni. Nel 2014, la richiesta di conguaglio fu scongiurata con la concessione dell’anticipo di circa 90 milioni di euro a carico della Cassa Conguagli. Oggi, come prevedibile, siamo alle solite e le solite significano anche acqua non potabile per mesi, quote di tariffa pagate per non ricevere servizi e condutture colabrodo.

Dopo il deposito cauzionale retroattivo, le penalizzanti procedure di conciliazione proposte per le “bollette pazze” – da noi boicottate in alcuni casi con successo come a Tempio Pausania – oggi Abbanoa batte di nuovo cassa e lo fa chiedendo indebitamente ingenti somme ai sardi. Stiamo vedendo cosa significasse lo scongiurato fallimento di Abbanoa e il suo “risanamento” tanto decantato, dalla dirigenze di Murtas e Ramazzotti alla politica di riferimento con l’Assessore ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda.

Il Fronte Indipendentista Unidu da sempre ha denunciato le pretese di Abbanoa, i suoi disastri attuali quanto strutturali, e ha cercato di organizzare le comunità nel modo migliore possibile. Anche in vista dell’incontro promosso da Adiconsum, ad Oristano per domani 31 maggio, raccomandiamo alla popolazione sarda cautela e attenzione, seguendo gli sviluppi dell’ennesima richiesta di Abbanoa in modo da poter organizzare una difesa dell’utenza e delle comunità quanto più efficace e sicura possibile.

Il Fronte Indipendentista Unidu chiede come sia possibile, a fronte di risultati così deficitari del Gestore Unico da tre legislature a questa parte, vedere perennemente alla dirigenza di Abbanoa Sandro Murtas nel ruolo di Direttore generale. Ci chiediamo, nel caso dei conguaglio regolatori, come sia possibile chiedere oltre 100 milioni pena slacci e procedure per morosità se le fatture inviate da Abbanoa riguarderanno le partire pregresse dal 2005 al 2011, che dovrebbero in realtà essere già prescritte.

Amministrative. Il FIU sostiene Enrico Lobina sindaco con la coalizione civico-indipendentista Cagliari Città Capitale

CCC
Sosteniamo le liste di alternativa nazionale alle prossime amministrative

Le prossime amministrative di giugno saranno un banco di prova di fondamentale importanza.

Da una parte il solito vecchio blocco coloniale con le loro liste civetta, le clientele politiche e le stampelle sedicenti sovraniste che hanno devastato e continuano a devastare la nostra terra, il nostro ambiente e ad impoverire socialmente e culturalmente il nostro popolo.

Dall’altra liste ad ispirazione anticolonialista, indipendentista e antiliberista che non accettano di fare patti con il diavolo e si rimboccano le maniche per costruire o rafforzare concreti percorsi di autogoverno dei territori e delle comunità.

Il Fronte Indipendentista Unidu è nato per garantire la presenza di una forza indipendentista democratica e coerente e sosterrà ovunque queste liste civico-indipendentiste nella convinzione e nelle consapevolezza che si inseriscono nel solco della costruzione di una grande alternativa nazionale da opporre allo schieramento coloniale

Fra le tante coalizioni e liste di questo tipo indichiamo come virtuoso e ispirato a coerenti valori di progressismo, civismo, ambientalismo e indipendentismo il laboratorio Cagliari Città Capitale con Enrico Lobina candidato alla carica di sindaco.

Questa coalizione è stata capace di mettere in campo un grande lavoro di partecipazione democratica dei cittadini al programma elettorale e di attirare importanti forze progressiste su temi politici ruotanti attorno al concetto cardine della sovranità e del diritto all’autodeterminazione.

La campagna elettorale a Cagliari è tanto più importante perché si svolge nella città più popolosa della Sardegna amministrata da un sindaco e da una Giunta comunale che ha fatto della sudditanza al governo centrale e della negazione delle politiche popolari i suoi tratti caratteristici, in barba alle promesse elettorali che avevano incantato tante persone in buona fede.

Il Fronte Indipendentista Unidu invita tutti i suoi simpatizzanti e le migliaia di elettori che gli hanno dato fiducia alle scorse elezioni regionali di sostenere le liste dell’alternativa nazionale sul proprio territorio.

Comitato studentesco contro l’occupazione militare in Gallura per tre incontri

ban militare

Comitato studentesco contro l’occupazione militare in Gallura per tre incontri a Viddalba, Tempio e Olbia

Il Comitato studentesco contro l’occupazione militare della Sardegna sarà in Gallura per tre incontri. Dopo gli incontri pubblici del Comitato in tante comunità sarde, prosegue il lavoro territoriale nella lotta contro l’occupazione militare e lo sfruttamento bellico della Sardegna La prospettiva è quella di allargare e approfondire il dibattito, informando le comunità e proseguendo in modo capillare la costruzione dal basso di un fronte contro l’occupazione militare che unisca la parte più responsabile dei nostri territori, unico modo per proseguire efficacemente la lotta contro il meccanismo di guerra imperialista della NATO e la Difesa italiana. Tutto il movimento contro l’occupazione militare in Sardegna ha ottenuto importanti – seppur parziali – vittorie, come la lotta contro STAREX a Decimomannu e, successivamente, con una vera e propria interruzione di esercitazione il 3 Novembre scorso per la Trident Juncture, dove – contestualmente alle cariche delle forze dell’ordine – il taglio delle reti e l’intrusione di alcuni militanti hanno interrotto prima del termine previsto la più importante esercitazione dell’Alleanza Atlantica dal crollo del Muro di Berlino. Il movimento contro l’occupazione militare è più attivo che mai ma, per quanto fondamentale sia quanto fino ad oggi, è tutt’altro che sufficiente a liberare la Sardegna dal giogo della militarizzazione; per queste ragioni il Fronte Indipendentista Unidu ha appoggiato da subito il Comitato studentesco contro l’occupazione militare in un’azione politica e informativa strutturata in tutto il territorio nazionale sardo.

Le tappe galluresi si svolgeranno secondo il seguente ordine:

– Viddalba, mercoledì 11 Maggio Sala congressi comunale, ore 18:00.

– Tempio Pausania, giovedì 12 Maggio, Sala convegni Officina dei Ragazzi (ex Biblioteca comunale), Parco delle Rimembranze, ore 18:30.

– Olbia, venerdì 13 Maggio, Expo di Olbia, ore 16:00. Via porto romano n. 1.

Lu Comitatu di li studianti contr‘ a l’occupazioni militari di la Saldigna sarà in Gaddhura pa tre siduti pùbblichi. Dapoi di l’attoppi cun lu Comitatu in tanti comunitai saldi, sighi cussì lu trabaddu tarratòriali illa gherra contro l’occupazioni militari e lu sfruttamentu ghirreri di la Saldigna. La caminu è chissu d‘allalgà e apprufundì la irrasgiunata, infulmendi li comunitai e sighendi in modu fittu a fraicà un fronti contr‘ a l’occupazioni militari chi aunia e ulganizzigghja la palti più cuscinziosa di li tarratòri nostri, sola manera pa sighì cun pruvettu la gherra contr‘ a lu sistema di gherra imperialista di la NATO e di la Difesa italiana. Tuttu lu Muimentu contr‘ a l’occupazioni militari ha uttinutu impultanti – puru si palziali – suzzessi, comu la gherra contr‘ a STAREX a Decimomannu e, dapoi, l’aè filmatu la dì 3 di Sant’Andria passatu la Trident Juncture, undi – insembi a li carrighi di li folzi di polizia – lu taddu di l’irrezi e l’intrata di tanti militanti ani filmatu innanzi a l’ora priiduta l‘eselcitazioni più manna di l’Alleanza Atlantica da lu Muru di Berlino a ogghj. Lu Muimentu contr‘ a l’occupazioni è sempri più attivu ma, pa cantu impultanti sia cantu fattu finz‘ a ogghj, no è pa nudda bastanti pa libbarà la Saldigna da lu ghjuali di la militarizzazioni; pa chisti muttii lu Fronte Indipendentista Unidu ha datu da subbitu l‘ala a lu trabaddu di lu Comitatu di li studianti pa un’azioni politica e infulmativa stutturata in tuttu lu tarratòriu nazionali saldu.

L’attoppi gaddhuresi so prriduti sigundu l’oldini chi sighi:

  • Viddaecchja, malcuri 11 Maggghju, Sala congressi comunale, a li 6 di sirintina (18:00).
  • Tèmpiu Pausania, ghjoi 12 Magghju, Sala convegni Officina dei Ragazzi (ex Biblioteca comunale), Parco delle Rimembranze, a li 6 e mezu di sirintina (18:30).
  • Tàrranoa, Vennari 13 Magghju, Expo di Olbia, a li 4 di sirintina (16:00). Via Porto romano n. 1.

Referendum. Il FIU: un SI per la sostenibilità, un SI contro il colonialismo

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Domenica 17 aprile si svolgeranno le consultazioni elettorali per il referendum abrogativo sulla
durata delle trivellazioni in mare, ovvero per l’abrogazione del comma 17 dell’articolo 6 del Dlgs 152/2006 (Norme in materia ambientale), così come modificato dal comma 239 art 1 della Legge 208 del 28 dicembre 2015. Continua la lettura di Referendum. Il FIU: un SI per la sostenibilità, un SI contro il colonialismo

Tempio. Il FIU: per Lu Pagghjolu l’Alta Gallura non può più aspettare


FIU Pagghjolu
Lu Pagghjolu: immobilismo dei Lavori pubblici, l’Alta Gallura non può più aspettare

Il Fronte Indipendentista Unidu apprezza gli interventi alle infrastrutture idriche da parte dall’amministrazione comunale in Località La Traessa. Tuttavia, riteniamo di ricordare alla cittadinanza e agli assessorati competenti, locali e nazionali, che Tempio e l’Alta Gallura aspettano investimenti annunciati e necessari ben più sostanziosi. Continua la lettura di Tempio. Il FIU: per Lu Pagghjolu l’Alta Gallura non può più aspettare