Occupazione militare, il 12 ottobre grande manifestazione a Capo Frasca

Capo Frasca, occupazione militare: il 12 ottobre grande manifestazione

A cinque anni dall’imponente manifestazione contro l’occupazione militare della Sardegna del 13 settembre 2014 e in vista dell’imminente ed ennesimo ciclo di esercitazioni militari, il Poligono militare di Capo Frasca sarà nuovamente teatro di una grande giornata di protesta e partecipazione popolare. Attese migliaia di persone da tutta la Sardegna.

Dopo la buona riuscita della manifestazione del 2 giugno e la quarta edizione dell’A Foras Camp, il movimento A Foras chiama una manifestazione che al momento ha registrato l’adesione di decine di sigle da tutta la Sardegna. L’elenco completo degli aderenti alla manifestazione del 12 ottobre e le informazioni sull’organizzazione dei trasporti in partenza da diverse parti dell’Isola sono disponibili al link dell’evento Facebook: https://www.facebook.com/events/2489513861112719/

Di recente anche diversi esponenti della cultura, dell’arte, dello spettacolo e della letteratura hanno diffuso un testo riguardo l’occupazione militare sostenendo la causa di A Foras e invitando alla partecipazione per la grande manifestazione del 12 ottobre. “Dopo settant’anni e passa di asservimento militare della Sardegna, è lecito pretendere che esso sia messo radicalmente, pubblicamente e democraticamente in discussione” – si legge nel documento di sostegno consultabile interamente al seguente link https://www.urly.it/32y5z 

Già due anni fa A Foras aveva rivolto un appello agli artisti “Mettiamoci la faccia. Il nostro impegno contro l’occupazione militare” sottoscritto da decine e decine di artisti e artiste da tutta l’Isola.
https://aforas.noblogs.org/appello-pubblico-agli-artisti-mettiamoci-la-faccia/

Da segnalare anche le diverse chiamate per il 12 ottobre scritte e diffuse da Ubrec – Collettivo audiovisivo che ha proposto una raccolta di diverse ragioni, approcci e prospettive circa l’antimilitarismo in Sardegna e nel resto del Pianeta. I testi – in prosa e parte in poesia – sono ricchi di dati, di sensazioni e di sproni, accompagnati da piacevoli illustrazioni. I contenuti parlano a e da diversi settori della società sarda. L’antimilitarismo viene così declinato riguardo tanto l’ambiente in generale quanto le diseguaglianze di genere, passando dalle condizioni dei pastori e da quelle dell’immenso patrimonio archeologico sardo, il cui degrado, abbandono e scarsa valorizzazione vengono definiti coloniali. Cornice, quella del colonialismo in Sardegna, più volte opportunamente richiamata.

E’ il colonialismo a farci schifo e non le mestruazioni” – è riportato in uno dei diversi testi. http://www.ubrec.net/2019/chiamate-antimilitariste-parte-1/

La chiamata da parte di A Foras alla Sardegna è stata diffusa in lingua sarda e in italiano. “Il movimento sardo contro le basi, le esercitazioni e l’occupazione militare chiama a raccolta comitati, movimenti, associazioni, sindacati, categorie professionali, intellettuali e tutto il nostro popolo a mobilitarsi e protestare contro il prossimo inizio delle esercitazioni militari in Sardegna” – si legge nella nota diffusa da settimane e diventata virale nei social network. Come virali sono stati i diversi passaggi riportati in uno dei tanti post divulgati di recente dalla pagina di A Foras, in particolare gli estratti di un’audizione in Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito (settembre 2018) dove si parla delle esercitazioni a Capo Frasca, le mancate bonifiche e oltre 20 morti sospette su 70 dipendenti del Poligono. Dati ancora più clamorosi di quelli seppur drammatici più volte discussi riguardo il PISQ.

“Gherramus pro non dèpere prus suportare su ricatu ocupatzionale chi legìtimat fàbbricas de morte e multinatzionales chi proant is armas issoro in sa terra nostra. Gherramus pro cuntrastare s’ispopulamentu e s’emigratzione fortzada chi sunt cajonadas dae is diseconomias de custa presèntzia oprimidora. Gherramus pro alternativas econòmicas possìbiles contra a su disacatu ambientale e a s’ispeculatzione subra su territòriu. Gherramus contra a sa gherra, pro una Sardigna chi non siat prus sutamissa a is polìticas de gherra chi minetzant e degòlliant a àteros pòpulos” – si legge nella nota di A Foras.

Inoltre nel sito di A Foras sono presenti, liberamente scaricabili e divulgabili, gli approfondimenti realizzati negli ultimi 3 anni di attività del movimento, i due articolati dossier sui Poligoni di Quirra e Teulada. 

Si tratta di decine di pagine dense di storia, dati, analisi e numerosi riferimenti bibliografici a disposizione di tutti coloro vogliano conoscere meglio lo sfruttamento bellico della Sardigna tutta e, in particolare, quello patito dalle comunità interessate direttamente dalla presenza dei Poligoni italiani. https://aforas.noblogs.org/materiali/