Riforma giustizia: nuova batosta in vista per il nord Sardegna?

tribunale tempio

Dopo l’intento della Giunta Pigliaru di trasferire l’Ufficio Demanio e Territorio a Nuoro, nuovi guai in vista per l’Alta Gallura e la città di Tempio Pausania in particolare. Nel pomeriggio di ieri si è tenuto l’atteso Consiglio dei Ministri e come noto da tempo uno dei punti di caldi sarà la riorganizzazione della giustizia.

In un documento pubblicato a Ferragosto sul sito del Ministero di Giustizia si parla di Misure per l’ulteriore razionalizzazione della geografia giudiziaria, da considerare in vista del Cdm citato.

Nello specifico, l’azione del ministero andrebbe a focalizzarsi su quanto ancora non tagliato dalla Severino nel 2012. Due i punti chiave: geografia giudiziaria delle corti di appello e perfezionamento della nuova geografia giudiziaria dei tribunali ordinari. Giudizio fortemente positivo da parte di Orlando sugli interventi del Governo Monti ai quali attribuisce maggiore efficienza e qualità del sistema giudiziario, nonché importanti risparmi di spesa pubblica. In sintesi su quella via tracciata ci si continuerà a muovere e con maggiore forza.

Per le corti d’appello si parla di rimedi correttivi rispetto al 2012, intesi come ulteriori tagli alla luce dei criteri troppo “morbidi”. Per questo molti temono nel rischio soppressione per la Corte d’Appello di Sassari: sino a questo momento si tratta di indiscrezioni non confermate.

Per i tribunali ordinari si abbandonerà “la regola dei tre“, ovvero almeno tre tribunali per ogni distretto di corte di appello, e verrà accantonato il divieto di soppressione dei tribunali con sede nei capoluoghi di provincia. Date le condizioni generali della riforma e una circolare del Ministero, l’eventuale soppressione del tribunale di Tempio Pausania appare molto più probabile e questo porterebbe oltretutto la perdita della Conservatoria dei Registri Immobiliari. 

Flop Go In Sardinia. Ancora disagi a Olbia

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Continua la polemica sul crack del Consorzio Go In Sardinia, capitanato dall’albergatore teresino Gian Paolo Scano: i disagi in corso al porto di Olbia dalla prima giornata di ieri e l’appello dello stesso Scano hanno fatto scattare l’Unità di Crisi della RAS a Cagliari. Tramite il pagamento di una cifra imprecisata all’armatore greco in contenzioso, la nave è stata “sbloccata” permettendo un miglioramento della situazione. Soluzione eccezionale e, per quanto sembrerebbe sin ora, unica e non prevista in futuro: la nave rimarrà ferma. Nella giornata di oggi si contano oltre 800 passeggeri coinvolti nei disagi ma la Confcommercio fa sapere che per stasera tutti hanno la dovuta copertura.

Nella città di Tempio la struttura Pausania Inn ha messo a disposizione 5 camere da letto per ospitare altrettante famiglie da dislocare in Alta Gallura nelle prossime ore. In questa giornata particolarmente concitata la rete di strutture ricettive è riuscita a far fronte ai disagi in modo piuttosto celere e soddisfacente.

Rimane chiaramente da far luce sulle dinamiche che hanno interessato la nascita del progetto Go In Sardinia nell’inverno 2012-2013 e c’è da giurare in aspre polemiche sul perché di un flop così rumoroso. In verità dubbi e perplessità sul progetto di Scano, avvallato in seguito da circa 200 soci, vi furono da prima che Go in Sardinia fosse operativa. Discorsi forse parzialmente accantonati grazie ai numeri della scorsa stagione estiva. Le cifre, appunto. Nei prossimi giorni si quantificheranno le conseguenze del blocco di GoInSardinia e le eventuali pendenze in sospeso. Si parla di casse completamente asciutte e di un numero di passeggeri interessati dal collasso dell’azienda, sino a fine settembre, quantificato intorno alle 30.000 unità.

Inquinamento e Poligoni. Caterina Pes (PD): io non c’ero. Ma la Camera smentisce

pesLa notizia del voto  dei parlamentari sardi a favore dello sciagurato Decreto Competitività fa ancora discutere, in particolare per la norma che prevede l’innalzamento dei limiti di inquinamento nelle aree dei Poligoni militari, equiparandole a zone a carattere industriale.

Sempre significative le reazioni dei parlamentari sardi una volta esplosa la polemica. Alla deputata del Partito Democratico, Caterina Pes, la graticola mediatica non è andata giù. L’equiparazione “militare-industriale” e l’innalzamento dei limiti rappresentano gli ultimi tentativi da parte dello Stato di celare il tutto in vista delle mobilitazioni delle prossime settimane e dei processi in corso.

Dopo giugno e luglio all’insegna dei proclami da parte della Pes contro il DL 91 e gli elogi a Pigliaru per il suo ruolo tenace “contro” Governo e Difesa italiani, le cose hanno preso una piega alquanto differente. La deputata parla della sua celerità e buona fede: è stata la prima ad inviare una domanda scritta in Commissione Difesa il 3 luglio, successivamente sollecitata, il 27 dello stesso mese.

Omette di dire che l’iter risulta ancora in corso, mentre il DL 91/2014 è stato approvato. La deputata dovrebbe chiedersi perché le commissioni (difesa) e i ministri (all’ambiente) non le rispondano nemmeno quando si parla di interessi così forti e c’è da domandarsi se non provi un po’ di imbarazzo nel vedere le proprie richieste (tanto pubblicizzate) cadere nel dimenticatoio.

http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=20845&stile=7&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+IN+COMMISSIONE%27

Tra un appello e l’altro per salvare l’Unità, afferma che “insieme ai colleghi del PD abbiamo presentato un emendamento soppressivo che ci è stato bocciato” e precisa che “il provvedimento non l’ho proprio votato perché impegnata altrove per la Camera“.

Gli emendamenti soppressivi presentati in merito a questa norma sono caduti durante l’iter di approvazione della legge” ha dichiarato Donatella Spano, assessore all’ambiente della RAS, che giustifica e comprende il voto dei parlamentari al DL 91, nonostante il punto controverso dell’innalzamento. Si ha traccia di questo emendamento? Nell’eventualità, cosa intende l’assessora con “caduti”? Ad ogni modo, per stemperare gli animi si annunciano futuri nuovi tavoli di confronto tra governo regionale e l’Italia, con l’impegno dei rappresentanti sardi ad aggiustare il tiro in altri presunti braccio di ferro. Intanto, come nella migliore tradizione berlusconiana, il DL 91 è andato avanti “a colpi di fiducia”. Dopo una ricerca più approfondita tra le pagine della Camera, dalle varie arrampicate sugli specchi si passa a qualcos’altro.

Innanzitutto questo.

http://www.camera.it/leg17/126?tab=7&leg=17&idDocumento=2568&sede=&tipo=

Alla voce Votazione finale in Assemblea, scorrendo la lista dei votanti scopriamo che Caterina Pes ha espresso voto favorevole: altroché non c’ero. La Camera approva. Il DL 91/2014 centuplica il livello di piombo tollerato e il PD approva ciò che dice di negare.

Controllando meglio l’atto della Camera n. 2568, alla fine dei conti si scopre che nelle Votazioni Ordini del Giorno la deputata è “in missione” 49 volte su 49. Nessuna eccezione. E la Camera respinge, sempre. Come risulta in missione al Voto sulle Pregiudiziali.

L’eccezione c’è, eccome se c’è. Al voto di fiducia, sugli articoli e finale, la Pes (pare) rientrata dalla missione: favorevole. Che a Cagliari sia di moda ballarsela sulle note di un piano?

Si aspettano smentite.

www.ilminuto.info/2014/08/inquinamento-e-poligoni-caterina-pes-pd-io-non-cero-ma-la-camera-smentisce/

Cagliari, domani Tavolo organizzativo Processo di Quirra. Una rettifica del Fiu.

quirra perdas

Il Fronte Indipendentista Unidu chiede una rettifica immediata relativamente ai contenuti dell’articolo di oggi 23 agosto 2014 intitolato “Appuntamento davanti alla Base“, firmato dalla giornalista Cristina Cossu. Nell’articolo si fa infatti riferimento al tavolo organizzativo previsto per domani 24 agosto nei locali della Carovana Sarda della Pace, in via Ogliastra 43, ore 17:00, a Cagliari, asserendo che tra i promotori del tavolo vi sono: a Manca pro s’Indipendentzia, Sardigna Natzione Indipendentzia, Gettiamo le Basi, Su Giassu, Su Sentidu.

Precisiamo che il tavolo, formalmente chiamato dal Fronte Indipendentista Unidu in data 12 luglio 2014 e in vista dell’organizzazione di un evento da svolgersi in apertura del processo
contro il PISQ, vuole essere un momento di discussione democratica e paritetica. In seguito ai lavori della giornata di domani 24 agosto verrà stilato un resoconto dell’incontro e un bilancio dello stesso, anche in vista degli altri appuntamenti di settembre a cui abbiamo aderito ma di cui non siamo organizzatori.
Precisiamo, inoltre, che la chiamata al tavolo è estesa solo alle organizzazioni indipendentiste e ai movimenti e comitati antimilitaristi e pacifisti, non a chi siede in Regione affiancando i partiti italiani, che facendo l’interesse dello Stato italiano sono diretti fautori della presenza in Sardegna dei Poligoni militari.
Già il giorno 20 agosto abbiamo inviato un comunicato in cui si precisava che l’Appello per l’organizzazione di un Tavolo condiviso per il processo Quirra rappresenta una chiamata finalizzata all’organizzazione democratica di un grande evento capace di sollecitare l’opinione pubblica sarda ed internazionale e di rilanciare con forza la battaglia per la smilitarizzazione della nostra isola. Un evento da non confondersi con la Manifestada del 13 settembre a Capo Frasca, a cui ha aderito, tra gli altri, anche Irs, soggetto politico che affianca il governo regionale.

Brigate Al-Qassam: Mohammed Dief è vivo. Khalida Jarrar (FPLP): non vado al confino.

khalida jarrar
 
Matteo Renzi vola a Bagdhad; non sono note le ragioni della visita istituzionale dal momento che l’Italia non ha la benché minima voce in capitolo circa i propri affari, figurarsi nella geopolitica internazionale. 
Da Santo Stefano, in Sardegna, il ministro Pinotti dà il via libera all’invio di armi alle milizie peshmerga nel Kurdistan iracheno per arginare l’avanzata dell’ISIL. Dopo oltre un anno di incessanti avanzate e brutalità, l’occidente scopre in questi giorni l’efferatezza dell’organizzazione “capeggiata” da al-Baghdadi della quale è quanto meno lecito chiedersi come abbia potuto spadroneggiare in Iraq e Siria e quali sostanziosi appoggi possa avere.  Ciclicamente l’origine e la storia di questi “nemici numero uno” passa in secondo piano e il tutto si racchiude sotto la dicitura “terrorismo islamico“.
Nel frattempo, sull’altro fronte, quello Palestinese, va in onda la manipolazione quotidiana da parte dei tg italiani. Ieri si annunciava “Hamas rompe la tregua”, legittimando così nuove offensive militari israeliane che nelle ultime 24/36 ore hanno causato 22 morti e 120 feriti .
Di vero c’è che all’IDF sono giunte informazioni sicure che il comandante militare di Hamas, Mohammed Dief, sarebbe stato a casa con moglie e figlio. Il governo israeliano non ha perso tempo nell’oliare il solito meccanismo di false-flag ampiamente utilizzato per e dall’inizio di Brothers Keeper. Con il pretesto di tre razzi lanciati da Gaza, non rivendicati, Israele ha bombardato un palazzo a Sheikh Radwan nel quale doveva trovarsi l’intera famiglia. Deif non era nell’abitazione, moglie e figlio sono rimasti uccisi sul colpo e i funerali si sono tenuti nel pomeriggio di ieri. Mohammed Dief è vivo e sta bene: lo riferisce un comunicato diffuso dalle Brigate Ezzedin al Qassam, il braccio armato di Hamas, guidate dallo stesso Deif.

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Una vecchia immagine di Mohammed Al-Dief, comandate delle Brigate Ezzedin    Al-Qassam.
Intanto Khalida Jarrar, dirigente del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, ha denunciato ieri all’ANSA l’intenzione da parte delle autorità israeliane di confinarla in Cisgiordania, nella città di Gerico. ”Stamane – ha riferito la Jarrar – una quarantina di soldati israeliani hanno fatto irruzione nella mia abitazione di Ramallah, consegnandomi un ordine in ebraico che impone di recarmi a Gerico nelle prossime 24 ore e restarci a tempo indeterminato”. Khalida Jarrar ha opposto un netto rifiuto.

 

Via da Tempio il Servizio Territoriale Demanio e Patrimonio. Nuoro caput mundi

tempio pausaniaSecondo alcune indiscrezioni, sarebbe al vaglio della Giunta regionale una proposta per un nuovo assetto dei Servizi Territoriali Demanio e Patrimonio.  L’area Olbia-Tempio risulterebbe in capo a Nuoro, nuova sede territoriale della Direzione del servizio, assieme all’Ogliastra alle quali si aggiungono Oristano e Medio-Campidano. Il sassarese rimarrebbe autonomo con circa 140 concessionari mentre chiudono Cagliari e Sulcis con poco più di 300 concessioni.

Nel territorio gallurese risultano ben 780 pratiche istruite presso il Servizio Territoriale Demanio e Patrimonio, con sede a Tempio Pausania. In pratica, in tutta la Sardegna sei concessionari su dieci ricadono in Gallura.

Rispetto all’esigenza di avvicinare i servizi ai cittadini e dei propositi di razionalizzazione della pubblica amministrazione, questo nuovo assetto appare in controtendenza e i benefici complessivi quanto meno dubbi, con i concessionari galluresi (la maggioranza) che per qualsiasi esigenza faranno capo alla ben più distante Nuoro. In occasione di un recente incontro pubblico, l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, ha affrontato l’argomento delle riorganizzazioni in modo generale e circa queste indiscrezioni non ha fornito ulteriori informazioni in quanto l’oggetto non è direttamente ascrivibile al proprio assessorato.

In attesa che il governo regionale fornisca delle motivazioni di un simile indirizzo o smentite sullo stesso, ci si chiede quali possano essere le ragioni e gli obiettivi perseguiti da tale prospettiva di riorganizzazione e, soprattutto, quali costi – pubblici e privati – potrebbe comportare.

http://www.ilminuto.info/2014/08/via-da-tempio-il-servizio-territoriale-demanio-e-patrimonio-nuoro-caput-mundi/

Di Battista clamoroso sull’ISIL. Ok, ma dove si parla dell’ISIL?

di battista

Che Di Battista fosse più bello che intelligente lo avevo notato da tempo, quando piagnucolava e soffriva per il 20% alle elezioni. Oggi ha mostrato la sua banalità vestendo le parti dello stratega italiano esperto di questioni mediorientali. Mi permetto di fare alcune osservazioni sulle affermazioni circa l’ISIL, le vicende irachene e tutto il putiferio che, come da copione, non affronta il nocciolo della questione. Si preferisce fare un po’ di cagnara totalizzando qualche milione di click. Continua la lettura di Di Battista clamoroso sull’ISIL. Ok, ma dove si parla dell’ISIL?

L’occupazione militare: la faccia più brutale dello Stato italiano (segue intervista)


binelli-mantelli

Marco Piccinelli, per il quotidiano on-line Controlacrisi (http://www.controlacrisi.org/), mi ha intervistato riguardo ai prossimi appuntamenti del Fronte Indipendentista Unidu e in generale di tutto il movimento indipendentista sardo chiamato ad una mobilitazione contro l’occupazione militare sempre più asfissiante e deleteria. Continua la lettura di L’occupazione militare: la faccia più brutale dello Stato italiano (segue intervista)

Autogol Sanna. Disoccupazione ed emigrazione? “Ci sono anche lati positivi”

sanna pd

Dell’ingovernabilità nella quale è piombata Sassari si è scritto nei giorni passati, con il rinvio del consiglio del 7 agosto. Ora nuove polemiche si sollevano a Palazzo Ducale dopo il consiglio comunale di ieri. Il sindaco di Sassari, Nicola Sanna (PD) si sarebbe lasciato andare a commenti poco felici circa la situazione occupazionale di Sassari, in primo luogo quella dei giovani. A Sassari la disoccupazione giovanile ha raggiunto dati da guerra civile e la consigliera Sofia Fiorillo (M5S) ha parlato della conseguenza principale della forte disoccupazione, l’emigrazione che coinvolge fasce sempre più ampie della popolazione e sempre più in possesso di alti livelli di istruzione e qualifiche.

Sanna, la massima autorità cittadina, non pago di quanto sta accadendo nella sua Giunta, con superficialità disarmante ha raccomandato di non cogliere solo il lato negativo di questi – definiti eufemisticamente – “spostamenti” in quanto chi resta chiaramente troverà più “spazi”, ovvero opportunità lavorative.

Ormai si è riluttanti ad usare termini come spopolamento ed emigrazione, si ammorbidisce il discorso e si parla di “spostamenti”, forse perché i primi sono definizioni troppo dirette e preoccupanti. Si preferisce vedere positivamente la valigia di cartone e tanti saluti, grazie tante, i nostri che restano in un modo o nell’altro si sistemano.

Questo atteggiamento da parte di un sindaco appare inqualificabile e offensivo nei confronti di una Nazione e della sua popolazione costretta continuamente all’emigrazione e al doloroso distacco dalla propria terra.

http://www.ilminuto.info/2014/08/sassari-autogol-sanna-disoccupazione-ed-emigrazione-ci-sono-anche-lati-positivi/

Call center strategici (e sospetti). Che combinano in Via Is Mirrionis?

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In data 11/12/2013 l’Ufficio Relazioni con il Pubblico della RAS ha reso noto un avviso.

Fonte: http://www.regione.sardegna.it/index.php?xsl=34&s=245977&v=2&c=338&t=1&aclang=it-IT%2Cit%3Bq%3D0.8%2Cen-US%3Bq%3D0.6%2Cen%3Bq%3D0.4&httphst=www.regione.sardegna.it

Si informa sull’apertura di un bando volto ad incentivare la formazione e le assunzioni nel settore dei call center. Al di là del fatto che non sono note le ragioni tali per cui i call center siano un “settore”, viene specificato che l’intervento consiste nell’assegnazione di incentivi alle imprese per la formazione e l’assunzione a tempo indeterminato di persone residenti nel territorio regionale e rientranti nella categoria dei lavoratori svantaggiati, inoccupati o dei disoccupati. La portata della misura incentivante sarà un bonus assunzionale, pari a 2.000 euro per lavoratore, ottenibili previo soddisfacimento di una serie di requisiti da parte delle imprese e delle condizioni da parte dei lavoratori per poter beneficiare dell’incentivo. I dettagli sono contenuti nell’Avviso pubblico. Uno dei vari allegati riportati da questo link (notare la data 11/12/2013, data di pubblicazione on-line).

Fonte:http://www.regione.sardegna.it/j/v/1725?s=1&v=9&c=389&c1=4920&id=40135

Secondo l’Avviso pubblico il programma in esame, denominato “Programma di interventi formativi finalizzati all’assunzione. Per le politiche di formazione e impiego in favore di lavoratori e di imprese operanti nel settore dei call center” (approvato con Determinazione direttoriale N. 2131/ARL del 05/12/2013) viene gestito dall’Agenzia Regionale per il Lavoro.

Fonte: http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_38_20131213120605.pdf

Secondo quanto riportato nell’Avviso, la documentazione dovrà essere inoltrata tassativamente dalle ore 09.00 del 09/12/2013 alle ore 12.00 del 09/06/2014.

Quindi, ricapitolando, la data di inoltro non è specificata inizialmente nel primo link ma una volta che si fa riferimento ad un Avviso pubblico che descrive il programma si apprende che il termine ultimo è, sì, lo stesso (ore 12 del 09/06/14) ma la data di inoltro (aspetto fondamentale nel caso delle procedure “a sportello”) è di due giorni antecendente al 11/12.

Considerato che la procedura utilizzata per inoltrare la domanda è la nota “a sportello”, due giorni fanno molta differenza. Come è possibile che chi ha controllato il sito della RAS, alla ricerca di opportunità di lavoro o incentivi o altro, legga un primo avviso che non chiarisce una data di apertura, ma controllando in seguito l’Avviso Pubblico (in sostanza il bando vero e proprio) si apprende che la procedura a sportello è partita due giorni prima? Alla faccia della trasparenza. Dall’Avviso pubblico, inoltre, si desume il ruolo dell’Agenzia regionale per il Lavoro:

“L’Agenzia regionale per il lavoro verificata la sussistenza dei prescritti requisiti procederà alla predisposizione di apposita graduatoria delle aziende beneficiarie in base al possesso dei requisiti formali. A seguito dell’istruttoria delle istanze, da parte dell’ufficio preposto, si procederà alla individuazione delle aziende beneficiarie dei contributi con determinazione del Direttore dell’Agenzia Regionale per il Lavoro, ferma restando la possibilità, da parte dell’Amministrazione stessa, di incrementare le dotazioni finanziarie dell’avviso in ragione del numero di domande presentate e delle disponibilità finanziarie”.

< A seguito dell’istruttoria…> A seguire dal 9/12 o dall’11/12?

Secondo la Determinazione direttoriale n. 1143/ARL – del 17/09/2012 – a valere sul capitolo S 03.03.002, UPB 0303, Bilancio di previsione dell’Agenzia Regionale per il Lavoro per l’esercizio amministrativo 2013, la somma stanziata è pari ad Euro 201.938,96 eventualmente incrementabili.

Testualmente si riporta l’oggetto di un ulteriore documento: Riapertura termini dell’Avviso Pubblico “Programma di interventi formativi finalizzati all’assunzione” (Det. n. 397/ARL del 22/03/2013).

Fonte: http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_38_20130322160717.pdf

Il documento in questione, che reca in calce la firma di Stefano Tunis, determina di procedere all’approvazione della riapertura dei termini dell’Avviso Pubblico per l’erogazione di aiuti in favore delle aziende e di lavoratori loro dipendenti, sempre operanti nel settore “Call center” sino al 30/06/2013.

Quindi si potrebbe ritenere in buona fede che vi siano altre risorse che confluiscono nell’incentivazione del “settore call center”. La Deliberazione nr. 48/21 del 01/12/2011 a valere sul capitolo S 03.03.002, UPB 0303 del Bilancio di previsione dell’Agenzia Regionale per il Lavoro per l’esercizio amministrativo 2012, si somma alle prime risorse citate. In questo caso parliamo di ben 491.000 euro.

Sembrerebbe un sistema a continuo pompaggio di risorse pubbliche, “dopato”, con i dipendenti alla fame e contratti indegni mentre le imprese ricevono incentivi per fare formazione al nulla. Film già visto. Chi avesse ulteriori informazioni sul settore call center, e soprattutto su cosa ne sia stato di questo “bando” particolare, le comunichi, così come osservazioni e rettifiche su quanto fin’ora riportato.

http://www.ilminuto.info/2014/08/ras-incentivi-call-center-quale-trasparenza/