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Tèmpiu Pausania. Palazzina Comando: dapoi di lu cunsiddu comunali infucatu, Frediani vi torrà a pruà

palazzina comando
Ex Palazzina Comando. Foto: La Nuova Sardegna

A Tèmpiu Pausania, lu Cunsiddu comunali ulgenti rimandatu prima di Pasca è cumpritu malt’ a sera, dapoi di folti discussioni innant’ a l’ex-Palazzina Comando e lu scàmbiu cu lu Demanio pa l’ex galera La Rutunda. Trabaddi di lu Cunsiddu puru innant’a alti algumenti impultanti: cunstatà un débitu fora manègghju, lu cambiamentu di lu Prugghjettu di Fabbricazioni pa La Custaglia e chissu Rigulatori pa lu campusantu. No v’è stata discussioni pa mancanzia, un’alta ‘olta, di lu nummaru ligali, cu li minurii chi ani lacatu lu Cunsiddu dapoi dilli intalghi privvisti e li trabaddi innant’ a la Palazzina.

Cun 11 a faori e 10 cuntrari, s’era dezzisu di filmà lu scàmbiu e chistu pa divessi muttii, comu lu pesu dilla dizzisioni illa cumpusizioni e gistioni di lu patrimoniu. Filmà tuttu, dunca, e discuttinni meddu, palchì in paricchji no ‘idini aba com’ abà un pruvvettu pa la cittài di un cambiu di distinazioni – cun mudifichi siguramenti no baratti e irrivribili – innant’ a un frabbicu missu a postu cun tutt’ alti miramenti.

S’è dizzisu cussì di cunghjlà la chistioni diffirèndila all’amministrazioni chi ‘enarà. La pinsata è chi, a un mesi da lu ‘ottu comunali, una dizzisioni cu effetti in un tempu longu andìa presa da ca’, illu mandatu soiu, si faciarà garrigu di la piena scudialtà politica e amministrativa di l’effetti chi sighini.

Chjaramenti, lu scàmbiu cu lu demanio e lu cambiu di distinazioni pa l’ex-Palazzina viniani appugghjati più che altu da lu Sìndicu Frediani, chi ha puru la delega a lu Patrimoniu. In un primmu momentu, s’è pinsatu a li dimissioni di lu Sìndicu cuntrariatu pa lu ‘ottu  di calched’unu di la magghjuria, comu l’assessori Luciano, chi all’ultimu momentu ha ‘uttatu a faori di l’istànzia di lu cunsidderi Marcello Moretto.

É statu cussì cunvucatu un altu cunsiddu comunali pa ogghj 13 abbrili, a li 9:30, pa discuttì e vuttà palesementi li punti no affruntati, ma puru palchì Frediani vò fulzà la manu finz’a turrà a vuttà lu scàmbiu cu lu Demanio. Saria un casu più unicu che raru.

Tempio Pausania. Palazzina Comando: dopo il consiglio comunale infuocato Frediani ci riprova

A Tempio Pausania, il Consiglio comunale urgente rinviato prima di Pasqua si è concluso nella tarda serata di martedì, dopo forti discussioni circa l’ex-Palazzina Comando e lo scambio con il Demanio per l’ex carcere La Rutunda. Lavori del Consiglio anche su altri punti importanti: riconoscimento di un debito fuori bilancio, cambiamento al Piano di Fabbricazione per La Custaglia e quello Regolatore per il cimitero. La discussione non si è tenuta per mancanza, nuovamente, del numero legale, con le minoranze che hanno lasciato il Consiglio dopo le interpellanze previste e i lavori sull’ex-Palazzina Comando.

Con 11 a favore e 10 contrari si era deciso di fermare lo scambio per diverse ragioni, come il peso della decisione nella composizione e gestione del Patrimonio. Fermare tutto e discuterne più approfonditamente, perchè in molti non vedono, ora come ora, la convenienza per la città di un cambio di destinazione – con modifiche sicuramente non economiche e reversibili – dopo il recupero della struttura con tutt’altre finalità.

Si è così deciso di congelare la questione posticipandola all’amministrazione seguente. L’idea è che ad un mese dal voto comunale una decisione che implica effetti nel lungo periodo vada presa da chi, nel proprio mandato, si farà carico della piena responsabilità politica e amministrativa degli effetti che seguiranno.

Chiaramente, lo scambio col Demanio e il cambio di destinazione per l’ex Palazzina vengono sostenuti soprattutto dal Sindaco Frediani, titolare della delega al Patrimonio. In un primo momento si è parlato di dimissioni del Sindaco contrariato per il voto di qualche componente della maggioranza, come l’assessore Luciano che all’ultimo momento ha votato a favore della mozione presentata dal consigliere Marcello Moretto.

È stato così convocato un altro consiglio comunale per oggi 13 aprile, ore 09:30, al fine di discutere ovviamente i punti non evasi, ma anche perché Frediani vorrebbe forzare la mano e rivotare anche in merito allo scambio col Demanio. Sarebbe un caso più unico che raro.

http://www.ilminuto.info/2015/04/tempio-pausania-palazzina-comando-dopo-il-consiglio-comunale-infuocato-frediani-ci-riprova/

Tèmpiu Pausania. Manca lu nummaru ligali, rimandatu Cunsiddu stragnu e ulgenti

tempio pausania comuneCunvucatu pa arimani a li tre di sirintina, lu Cunsiddu cumunali timpiesu, stragnu e ulgenti, è statu spustatu pa mancanzia di lu nummaru ligali: 15 cunsidderi invéci chi alumancu 16. Un Cunsiddu chi s’era ambarendi pa diessi muttii: da lu cambiamentu di lu Prugghjettu di Fabbricazioni pa La Custaglia (passàgghju a zona E) a chissu Rigulatori pa lu campusantu. Impultanti alt’ e dui algumenti: cunstatà un débitu fora manègghju, doutu pa una sintenzia cuntraria a lu Cumuni in una lega di mità anni Duimilia, e lu prugghjettu d’accoldu cu lu Demanio pa lu scàmbiu di edifìzi in cuncissioni. A lu Demanio la cumprita e funzionanti ex Palazzina Comando, di ghjrà probàbbilmenti all’Alma cu un cambiu di distinazioni, e illu mentri lu Cumuni doaria fa calche cosa di pruvvettu cu l’ex galera La Rutunda, frabbicu chi cunsidarendi tuttu, puru (e proppiu) l’avvìu calche chita fa di lu Fai, è postu mal’ abbeddu.

No si cunnoscini li mutii di l’imbóiu da palti di tanti cunsidderi, guasi tutti di la minurìa ma puru di la magghjurìa, chi si ni so stati fora da lu Cunsiddu. Diesse chi li trabaddi ariani pudutu distulbà l’acchilibri chi si so fulmendi pa l’elezioni comunali chi venini e, saria di pricà, puru pa li prugrammi politichi e amministrativi chi parò – par’abà – no si ni idi mancu in pintura.

Lu Cunsiddu chi veni è dunca malti in primma chjiamata, la dì setti d’abbrili, e ghjói, la dì noi, in sigunda.

Tempio Pausania. Manca il numero legale, rinviato Consiglio straordinario e urgente

Convocato per ieri alle ore 15:00,  il Consiglio comunale tempiese, straordinario e urgente, è stato rinviato per mancanza del numero legale: 15 consiglieri a fronte di 16 necessari. Lavori consiliari attesi per una serie di punti: dalla variazione al Piano di Fabbricazione per La Custaglia (passaggio a zona E) a quello Regolatore Cimiteriale. Rilevanti altri due passaggi: il riconoscimento di un debito fuori bilancio, a seguito di una sentenza che ha visto soccombere l’amministrazione in un contezioso risalente a metà anni 2000, e il protocollo di intesa con il Demanio per la reciproca concessione di immobili. Al Demanio andrebbe la conclusa e funzionante ex Palazzina Comando, da destinare presumibilmente all’Arma con un cambio di destinazione, mentre il Comune gestirebbe l’ex carcere La Rutunda, struttura che complessivamente, proprio alla luce della recente iniziativa del Fai, versa in condizioni degradate.

Non si conoscono le ragioni del “boicottaggio” da parte di diversi consiglieri, principalmente delle minoranze ma anche maggioranza, rimasti fuori dal Consiglio. Probabilmente, i lavori avrebbero potuto interferire con gli equilibri che si stanno definendo verso le imminenti elezioni comunali e, da augurarsi, con programmi politici e amministrativi in fase di elaborazione i quali, per ora, latitano.

Il prossimo consiglio comunale è dunque previsto per martedì 7 aprile, in prima convocazione, e giovedì 9 in seconda.

http://www.ilminuto.info/2015/04/tempio-pausania-manca-il-numero-legale-rinviato-consiglio-straordinario-e-urgente/

Autogol Sanna. Disoccupazione ed emigrazione? “Ci sono anche lati positivi”

sanna pd

Dell’ingovernabilità nella quale è piombata Sassari si è scritto nei giorni passati, con il rinvio del consiglio del 7 agosto. Ora nuove polemiche si sollevano a Palazzo Ducale dopo il consiglio comunale di ieri. Il sindaco di Sassari, Nicola Sanna (PD) si sarebbe lasciato andare a commenti poco felici circa la situazione occupazionale di Sassari, in primo luogo quella dei giovani. A Sassari la disoccupazione giovanile ha raggiunto dati da guerra civile e la consigliera Sofia Fiorillo (M5S) ha parlato della conseguenza principale della forte disoccupazione, l’emigrazione che coinvolge fasce sempre più ampie della popolazione e sempre più in possesso di alti livelli di istruzione e qualifiche.

Sanna, la massima autorità cittadina, non pago di quanto sta accadendo nella sua Giunta, con superficialità disarmante ha raccomandato di non cogliere solo il lato negativo di questi – definiti eufemisticamente – “spostamenti” in quanto chi resta chiaramente troverà più “spazi”, ovvero opportunità lavorative.

Ormai si è riluttanti ad usare termini come spopolamento ed emigrazione, si ammorbidisce il discorso e si parla di “spostamenti”, forse perché i primi sono definizioni troppo dirette e preoccupanti. Si preferisce vedere positivamente la valigia di cartone e tanti saluti, grazie tante, i nostri che restano in un modo o nell’altro si sistemano.

Questo atteggiamento da parte di un sindaco appare inqualificabile e offensivo nei confronti di una Nazione e della sua popolazione costretta continuamente all’emigrazione e al doloroso distacco dalla propria terra.

http://www.ilminuto.info/2014/08/sassari-autogol-sanna-disoccupazione-ed-emigrazione-ci-sono-anche-lati-positivi/

Follie a Palazzo Ducale. Il Fiu: conseguenza di 12 liste elettorali.

palazzo ducale

Una passeggiata di salute solo in occasione delle elezioni, forti del quasi 70% di consensi ottenuti dal candidato PD a fine maggio. Da subito, però, il cielo sopra Sassari si è fatto scurissimo e presagi poco felici si sono fatti largo intorno a Nicola Sanna. Nell’immediato post elezioni si era inclinato qualcosa, con la lettera dei 14 consiglieri (11 PD, 1 IDV, 1 SEL e 1 Partito dei Sardi) che invitavano Sanna ad un gesto di responsabilità. Toni durissimi verso il neo sindaco: “disconoscimento dei consiglieri comunali”. I consiglieri chiedevano una riunione di maggioranza prima del varo della Giunta.

Si arriva così alla giornata del 7 agosto che i militanti del Fronte Indipendentista Unidu raccontano brevemente in un comunicato che rende bene l’idea del caos in cui è piombata Sassari dopo appena due mesi dalle elezioni. Il Fronte parla di <un fatto gravissimo unico nella storia della città> in quello che doveva essere il sesto consiglio comunale. Doveva, appunto.

<Il Consiglio Comunale, aggiornato alle 15.30, non si è tenuto, perché disertato dal sindaco e da gran parte dei consiglieri del Pd. Dopo un’ora di attesa, la seduta è stata ulteriormente rinviata alle 16.30. Infine, alle 17, preso atto dell’assenza del sindaco e della Giunta, le opposizioni abbandonano l’aula e indicono una conferenza stampa congiunta. La Giunta – prosegue il Fiu in un comunicato – viene rinviata a data da destinarsi. A un mese dall’insediamento del sindaco, la città è ingovernabile>.

La stoccata successiva è strettamente politica e tanti iniziano a chiedersi che senso abbia avuto mettere assieme 12 liste, con oltre 300 candidati, per ritrovarsi lettere al vetriolo una settimana dopo le elezioni e ora assistere persino all’annullamento di un consiglio comunale.

<Tale irresponsabile comportamento dimostra ciò che già era evidente durante la campagna elettorale: una coalizione malamente appiccicata con Pd, pseudo indipendentisti e quant’altro, non può che dare frutti avvelenati, dodici liste messe insieme a caso, senza nessun progetto politico utile alla città può solo portare all’ingovernabilità. Intanto, la città sta lentamente morendo e nella piazza ducale, un gruppo di disoccupati protesta e invade pacificamente, per ora, il palazzo dove la piovra divora sé stessa>. 

Per il Fiu, a Sassari si sta rendendo necessario costruire fin da subito una proposta di reale alternativa <all’Armata Brancaleone chiamata “centrosinistra”> e rimarca la propria disponibilità  <a lavorare con i comitati, le associazioni ed i cittadini di buona volontà per offrire alla città una reale alternativa basata sulla sovranità, sulla giustizia sociale, sul lavoro e sulla vivibilità che oggi risulta totalmente assente>.