Aggius, esordio per Etnosfera: tre giorni di musica, cinema e letteratura

Aggius, esordio per Etnosfera: tre giorni di musica, cinema e letteratura

Tutto pronto ad Aggius per il debutto del Festival Etnosfera. Venerdì 17, a partire dalle 18, al via un weekend ricco di appuntamenti. La macchina organizzativa nella comunità gallurese non si è certo risparmiata: Etnosfera ospiterà, tra gli altri, eventi di primissimo rilievo come il Premio Andrea Parodi, il World Music e il Babel Film Festival, primo concorso internazionale destinato alle produzioni cinematografiche nelle lingue minoritarie.

La manifestazione nasce da un’idea della Pro Loco di Aggius ed è stata supportata economicamente dal Comune di Aggius, Fondazione di Sardegna e la sponsorizzazione di Delphina Hotel e Resort, una delle principali realtà turistiche dell’Isola.

La direzione artistica del Festival è stata affidata a tre noti professionisti: l’aggese Marco Lutzu, etnomusicologo e docente all’Università di Cagliari; Ottavio Nieddu, operatore culturale e organizzatore di eventi; Diego Pani, etnomusicologo, musicista e produttore discografico. La Pro Loco aggese, sempre molto attiva, nel corso degli ultimi anni si è profondamente rinnovata dando vita a innumerevoli iniziative tra cultura, ambiente ed enogastronomia compreso l’apprezzatissimo “Martedì nel Borgo” in programma quest’anno dal mese di luglio.

Etnosfera è una manifestazione pensata come una vera e propria festa dei popoli e delle musiche: il suo nome infatti fa riferimento alla necessità, sempre più impellente nel mondo contemporaneo, di preservare e valorizzare la ricchezza insita nella diversità delle culture umane.

Si comincia venerdì 17 giugno ore 18, con l’inaugurazione del Festival e l’incontro tra Diego Pani e Emanuele Pintus, vincitore dell’Audience Award al Liet 2022, Festival internazionale dedicato alle lingue minoritarie.

Subito dopo, al tramonto, spazio alla musica country della songwriter americana Kristina Jacobsen in coppia con il contrabbassista sardo Sebastiano Dessanay. La cantautrice e etnomusicologa proporrà un set che percorre il proprio incontro con lingue e culture diverse, con brani in inglese, lingua Navajo e sardo. Il primo giorno di festival si concluderà poi sul palco di piazza, con il concerto rock’n’roll proprio della band di Emanuele Pintus.

La giornata di sabato 18 giugno inizia con la guida all’ascolto del disco “Abacada” di Andrea Parodi, percorso di approfondimento a cura di Marco Lutzu. Subito dopo, nella stessa location, spazio per il beatmaking di Angus Bit, giovane produttore terralbese di ambiente Hip-Hop Lo-Fi alle prese con giradischi e campionatore.

Il programma della giornata prosegue poi con l’incontro tra Ottavio Nieddu, Luca Parodi (Fondazione Parodi) e i musicisti ospiti della Fanfara Station. Al tramonto, spazio per la musica e le parole di Federico Marras Perantoni, giovane cantautore di Porto Torres, che presenterà brani tratti dal suo disco “Canzoni di Mari”.

A conclusione della giornata di sabato, sul palco centrale, spazio alla world music di Fanfara Station, vincitori dell’edizione 2019 del Premio Parodi, per la seconda volta, in esclusiva, su un palco sardo. Chiude poi la serata il Dj Set di Angus Bit.

L’ultima giornata del Festival Etnosfera, domenica 19 giugno, si apre con “Conti da lu prèmiu Aggju” a partire dalle ore 11Marco Lutzu dialogherà al Museo Meoc con Andrea Muzzeddu e Riccardo Mura per la lettura di racconti dal premio ‘Aggju di conti gadduresi e cossi’ con Maria Antonietta Pirrigheddu e Matteo Biancareddu (voci recitanti) e Sarram (drones).

Un secolo di cinema in Gallura. La giornata di domenica è incentrata su due importanti produzioni filmiche che, a distanza di un secolo l’una dall’altra, celebrano la Gallura. 

Alle 18 appuntamento con Musiche dal Muto di Gallura: Diego Pani e Marco Lutzu dialogano al Parco Capitza, con Paolo Baldini, Alfredo Puglia e Matteo Muscas.

Alle 21.30 è prevista la proiezione di Cainà, la figlia dell’isola”, di Gennaro Righelli con Maria Jacobini. Musiche originali di M. Palmas. Nel 1922 Righelli gira Cainà, film muto nel quale, tra verismo ed esotismo, si narra la vicenda di una giovane caprara che sogna di attraversare il mare. Il film si riteneva fosse andato perduto, fino a quando una copia della pellicola è stata ritrovata a Praga e restaurata dalla Cineteca Sarda in collaborazione con la Cineteca del Friuli. A partire dal 1995, il film restaurato è stato proiettato in diverse parti d’Europa con le musiche dal vivo composte da Mauro Palmas. Quest’anno, per celebrarne il centenario, Palmas ha riscritto la colonna sonora nella quale sonorità mediterranee dialogano con i ritmi e le melodie della tradizione sarda.

La Pro loco di Aggius, guidata da negli ultimi anni da un gruppo di giovani, ha sentito la necessità di valorizzare il territorio e la ricchezza culturale attraverso una chiave di lettura innovativa. Da qui nasce l’idea di realizzare un Festival che possa esaltare le minoranze linguistiche della Sardegna e non solo, espresse attraverso il linguaggio universale della musica. Questa è la prima edizione del Festival, auspichiamo possa proseguire e crescere negli anni” – dichiara Paolo Sanna della Pro Loco di Aggius.

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