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Nuoro, prima plenaria del 2019 per A Foras

Dopo il progetto itinerante “A Foras in caminu”, che ha interessato i territori di Villacidro, Guspini e San Gavino Monreale, la partecipazione alle lotte per la Sanità pubblica e l’organizzazione di un seminario interno di autoformazione, la consueta Assemblea Generale di A Foras – Contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna apre un nuovo anno di lotta contro lo sfruttamento della Sardegna.

Tra i temi caldi la vicenda Porto Tramatzu, celebrata come un grande successo nell’ottica di un presunto riequilibrio della presenza militare, nell’ambito del più ampio accordo-truffa – così definito a suo tempo da A Foras – siglato da RAS e Difesa italiana poco più di un anno fa (dicembre 2017). Sul punto A Foras non è dello stesso avviso e anche di questo si parlerà nell’assemblea in programma a Nuoro per domenica 13 gennaio, a partire dalle ore 15:00, nei locali di Via Romano Ruju n° 24 (Zona Badu’ e Carros).

All’ordine del giorno saranno trattati i seguenti punti:

1) Mobilitazione e organizzazione degli eventi in vista di Pratobello 2019

2) Mobilitazione caserma di Pratosardo e nodo Baronia-Barbagia

3) Resoconto del seminario di comunicazione di dicembre

4) Ricorso al Tar fabbrica di bombe Rwm

5) Proposte e calendarizzazione attività per il 2019

Donbass. La Brigata Fantasma (Prizrak) contro l’occupazione militare della Sardegna

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Donbass. La Brigata Fantasma (Prizrak) contro l’occupazione militare della Sardegna

Al popolo libero di Sardegna

I volontari internazionalisti antifascisti di InterUnit della Brigata Prizrak, Novorossiya, vogliamo esprimere ai nostri fratelli dell’Assemblea Generale del Popolo Sardo, la nostra solidarietà e l’augurio di trionfare in questa coraggiosa lotta che hanno intrapreso contro l’occupazione militare della loro terra da parte delle forze fasciste della Nato e degli Stati Uniti.

La militarizzazione di un’importante area del vostro territorio rappresenta una aggressione aperta contro il popolo sardo, un’aggressione che può solo essere compresa come un differente fronte della stessa guerra che l’imperialismo statunitense conduce contro i popoli del mondo.

L’utilizzo della vostra terra per esercitazioni militari, da parte di eserciti come quello della Nato, che perseguono solo interessi espansionistici alieni agli interessi del Popolo Sardo, può solo portare conseguenze negative. In un futuro scontro bellico, questa pacifica e laboriosa terra, diventerebbe un obiettivo militare, trascinando il popolo sardo in una guerra che non ha chiesto.

In questo momento, quando la politica militare imperialista degli Stati Uniti minaccia di coinvolgere l’Europa in una nuova guerra fratricida, la lotta da voi intrapresa acquisisce una importanza cruciale, poiché come popolo assumete una posizione di avanzata nel compito di tutte e tutti di frenare una volta e per sempre questa nuova aggressione.

Per questa ragione il vostro popolo può contare sulla solidarietà e il sostegno di tutti quelli che, come noi, conducono, con differenti metodi, la lotta per la liberazione dei popoli. La vostra lotta, come la nostra, è una lotta antimperialista per l’emancipazione del proletariato nella vostra terra.

Perché la lotta del Popolo del Donbass e la lotta del Popolo di Sardegna è la stessa lotta! E perché solo la unità internazionalista ci darà la forza necessaria per vincere!

Hasta la Victoria Siempre! No Pasaràn!

Dalla libera di Novorossiya, InterUnit, Brigata Prizrak.

Ottobre 2016

Occupazione militare. III Assemblea generale a Lanusei

occupazione militare

 24 LUGLIO h 15:00 – AULA CONSILIARE COMUNE DI LANUSEI

Arriviamo, dopo quello di BAULADU e ORISTANO, al terzo incontro in una delle regioni della nostra terra maggiormente distrutta e provata dall’occupazione militare. L’incontro di LANUSEI è l’ultimo prima di un’estate all’insegna della sensibilizzazione, in vista di un autunno di lotta, ne approfitteremo per dividerci il materiale del campeggio e della campagna muraria che abbiamo inviato in stampa.

Durante l’incontro di ORISTANO sono stati composti i gruppi dei vari ambiti di analisi e intervento e si sono individuati dei referenti per ogni gruppo. Per qualsiasi informazione riguardante i gruppi stessi e i contatti dei vari referenti invitiamo tutti a scrivere ai contatti che riporteremo in seguito. Inoltre si è discusso in merito alla proposta di una campagna muraria e sull’organizzazione di un Campeggio nella prima settimana di settembre. In merito alle proposte pratiche discusse è emersa la necessità di doversi riunire verso la fine del mese di luglio per poter discutere e programmare al meglio le stesse. Ragion per cui si è deciso di convocare un’assemblea per il 24 Luglio.

CONVOCAZIONE 24 LUGLIO LANUSEI

In considerazione di ciò ci piacerebbe proporre a LANUSEI il seguente Ordine del Giorno:

CAMPAGNA MURARIA: Dopo l’attenta analisi da parte dell’Assemblea Generale della proposta di realizzare dei manifesti e volantini diretti a turisti e emigrati sardi, si sono individuate anche delle indicazioni di carattere politico che sono state prese in considerazione dal Gruppo Comunicazione nella resa grafica del materiale. Lo stesso Gruppo porterà quindi a LANUSEI il lavoro ultimato e si procederà alla distribuzione del materiale stampato. Inoltre si dovranno decidere durante l’assemblea le date precise o il periodo della Campagna e l’individuazione delle aree di competenza. Inoltre verranno presentate le proposte dei murales da disegnare durante l’estate sul territorio sardo.

CAMPEGGIO: All’Assemblea Generale è stato presentato in linea di massima il programma del campeggio che si svolgerà nei giorni tra il 7 e l’11 settembre. Dopo l’incontro di Oristano si è formato un Gruppo Campeggio che dovrà rendicontare all’assemblea gli sviluppi in merito all’organizzazione dello stesso. E’ fondamentale la partecipazione di almeno un referente dei vari gruppi per definire al meglio gli interventi da portare durante il campeggio.

AMBITI D’ANALISI E INTERVENTO: In questi ultimi giorni alcuni gruppi stavano pensando di potersi riunire a margine dell’assemblea o direttamente il giorno dopo per discutere in maniera più produttiva.

L’ordine del giorno può essere discusso e integrato.

Occupazione militare. Resoconto Bauladu 2/6 e convocazione Oristano 26/6

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Occupazione militare. Resoconto Bauladu 2/6 e convocazione Oristano 26/6

RESOCONTO BAULADU

L’Assemblea generale sarda contro l’occupazione militare si è svolta nel centro sociale di Bauladu, in piazza Emilio Lussu, il 2 giugno scorso.

 

Bauladu è un comune dell’oristanese a ridosso della 131, in una posizione geografica abbastanza centrale e facilmente raggiungibile dalla maggior parte dei presenti. Oltre a ciò Bauladu è stata scelta perché è una comunità vivace con una consulta giovanile molto attiva che ha dato al Comitato Studentesco un prezioso contributo nella fase di organizzazione.
L’assemblea inizia puntuale alle 15e30 e dura circa 5 ore. Il Moderatore rivolge un saluto un limba sarda crabarissa e introduce i punti all’ordine del giorno. Invita tutti coloro che si iscriveranno a parlare ad attenersi all’argomento e non divagare in inutili comizi. Ad ogni iscritto saranno riservati 5 minuti. Prende poi la parola il Comitato che spiega lo spirito e gli obiettivi della chiamata e fornisce come contributo iniziale alla discussione un breve riassunto del Tour in giro per la Sardegna.
I punti all’ordine del giorno di questa assemblea sono il frutto dei numerosi incontri svolti in giro per la Sardegna negli ultimi 2 mesi dai quali è emersa l’esigenza di discutere di:
1) Proposizione di una data imminente nella quale vedersi di nuovo tutti quanti.
2) Comunicazione interna: questo punto è stato proposto perchè ci si vede raramente e spesso le iniziative che vengono proposte sono slegate o poco coordinate tra loro.
  1. Aree d’interesse : il punto è stato proposto per far nascere la discussione sugli ambiti d’interesse delle differenti anime, in modo da coordinare il lavoro informativo e valorizzare l’apporto di ciascuna di esse. Ogni gruppo ha le proprie pratiche e i propri metodi, che vanno dall’azione diretta all’intervento giuridico, e bisogna fare in modo che gli sforzi si uniscano e le iniziative vivano parallelamente senza dissociazioni o prese di distanza.
4) Progettualità a breve termine: Cosa vogliamo fare nei prossimi mesi per superare la frammentazione? Evitare quindi discorsi a lungo termine e concentrarsi quindi sulle iniziative nei prossimi mesi.
Di seguito offriamo una sintesi dei quanto è emerso dalla discussione. Un resoconto più puntuale sarà inviato a tutti per chi non ha potuto partecipare.
A parte qualche intervento che non ha centrato a pieno l’argomento di cui si discuteva, l’assemblea si è svolta in maniera ordinata senza nessuna frizione tra i partecipanti. Sono mancati i contributi di qualche organizzazione presente ed è mancato il contributo dei rappresentanti di alcune zone della Sardegna toccate dal tour, tipo Sarrabus e Giba.
1) proposizione di una data imminente nella quale vedersi di nuovo tutti quanti.
  • prossimo incontro: fine settimana 25/26 giugno o 2/3 luglio. Da stabilire il luogo in base ad esigenze logistiche e di facile raggiungimento da ogni parte della Sardigna, si pensa in ogni caso a un paese a ridosso della 131, al termine della discussione la maggior parte dei presenti propende per il 26.
  1. Comunicazione interna: questo punto è stato proposto perchè ci si vede raramente e spesso le iniziative che vengono proposte sono slegate o poco coordinate tra loro.
  • mailing list piuttosto che fb, drive-archivio multimediale, newsletter, incontri e riunioni e assemblee come questa più frequenti a discapito dei social; oltre all’esigenza di comunicare in sicurezza privacy e riservatezza rispetto alla situazione repressiva. Si propone che un gruppo di persone elabori per il 26 giugno una piattaforma virtuale di comunicazione sicura ed efficace. Fino al 26 giugno si andrà avanti con comunicazione tramite mail multiple
3) Aree d’interesse : il punto è stato proposto per far nascere la discussione sugli ambiti d’interesse delle differenti anime, in modo da coordinare il lavoro informativo e valorizzare l’apporto di ciascuna di esse. Ogni gruppo ha le proprie pratiche e i propri metodi, che vanno dall’azione diretta all’intervento giuridico, e bisogna fare in modo che gli sforzi si uniscano e le iniziative vivano parallelamente senza dissociazioni o prese di distanza.
  • ripartire dai territori
  • ripartire dagli istituti scolastici
  • migliorare i documenti informativi
  • sfruttare la capillarità delle organizzazioni e sollecitare la creazione di nuovi nuclei nei territori dove non siamo presenti
  • completare il tour e raggiungere tutti i paesi della Sardegna
  • studenti contro il technion e le collaborazioni tra le università sarde e Israele
  • Distretto aerospaziale sardo e collaborazione tra università e industria bellica, spacciandola per collaborazione civile (dual use).
  • situazione repressiva: organizzare strumenti di autodifesa per contrastare la controrivoluzione preventiva che lo stato mette in atto contro chi lotta
  • combattere la militarizzazione dei territori
  • approfondire il discorso della militarizzazione dei saperi. Lavoro nelle scuole a partire dalle elementari
  • lavoro…dignità…ricatto occupazionale… ripartendo dall’etica del lavoro e della lotta di classe e si propone uno sciopero generale contro l’occupazione militare
  • gruppo di lavoro per approfondire il legame tra l’occupazione militare e le lotte di liberazione dei popoli (curdo, palestinese, siriano ecc)
  • salute: studi indipendenti epidemiologici e istituzione registro tumori
  • proposta di dossier sulle vittime militari e civili della guerra
  • gruppo di studio sulla storia del movimento sardo contro l’occupazione militare (capire chi siamo, da dove veniamo e non ripercorrere gli stessi errori)
  • La connessione tra esercitazioni in Sardegna, gli scenari geopolitici internazionali e le estreme conseguenze come le migrazioni.
4) Progettualità a breve termine: Cosa vogliamo fare nei prossimi mesi per superare la frammentazione? Evitare quindi discorsi a lungo termine e concentrarsi quindi sulle iniziative dei prossimi mesi.
elenco delle iniziative:
  • 9 giugno: sit-in al tar contro repressione
  • 17/24 giugno: incontri a carbonia e iglesias (rispettivamente) no rwm. la data del 17 è da confermare.
  • 26 giugno: prossima assemblea generale
  • 7 luglio..sa domu: durante il festival di sa domu che si svolgerà dal 7 al 10 luglio, una giornata sarà dedicata alla lotta contro l’occupazione militare.
  • Campagna muraria estiva diretta agli emigrati sardi che tornano e ai turisti.
  • Prima dell’inizio delle scuole è stato proposto un campeggio contro l’occupazione militare in cui si potrebbero discutere tutti gli ambiti di interesse proposti e trovare un momento prima dell’inizio delle esercitazioni per costruire la lotta autunnale, fare autofinanziamento e radicarci in territori che non abbiamo mai toccato.
  • tour nelle scuole attraverso le assemblee d’istituto
      • 5/9 ottobre campeggio no basi
      • Proposte di blocco delle esercitazioni in autunno inoltrato
Queste sono le proposte che hanno contraddistinto l’incontro di Bauladu. Come comitato studentesco siamo rimasti piacevolmente sorpresi dall’intraprendenza dei partecipanti e dalla mole di interventi che hanno creato un clima di collaborazione, armonico, fondamentale per incominciare quel lavoro coordinato e continuativo utile per includere in questo percorso tutti i territori, paesi, collettivi, comunità e individui.
CONVOCAZIONE 26 GIUGNO ORISTANO
Rispetto ai punti discussi nel precedente incontro ci piacerebbe, a ORISTANO il 26 giugno al Teatro san Martino, proporre il seguente ordine del giorno:
  1. COMUNICAZIONE INTERNA: Sono state proposte nel primo incontro una mailing list o newsletter per la comunicazione nel breve medio termine. Dobbiamo prendere una decisione e darci delle regole sull’utilizzo del mezzo. Creazione un google drive che funzioni come archivio online per inserire documenti, video, dossier ecc ecc ecc.
  2. Individuare all’interno degli ambiti di analisi e intervento dei referenti e dei gruppi infra territoriali che vogliano cimentarsi nella discussione sul medio-lungo periodo, per fare in modo che ci si possa coordinare e produrre informazioni e azioni.
    GLI AMBITI CHE SONO STATI CITATI A IN CUI POTERSI CIMENTARE SONO:
DALLE SCUOLE ELEMENTARI A QUELLE SUPERIORI: Narrazione militarista, alternanza scuola lavoro, orientamento. COLLABORAZIONE TRA UNIVERSITA’ E APPARATO MILITARE: Technion e Distretto aerospaziale sardo. OCCUPAZIONE MILITARE ED ECONOMIA: Il ricatto del lavoro, gli indennizzi, la situazione delle aree e dei paesi intorno alle basi, organizzazione di uno sciopero generale contro l’occupazione militare. OCCUPAZIONE MILITARE E SALUTE: Registro dei tumori, dossieraggio sui morti e malati che hanno prestato servizio nei poligoni. OCCUPAZIONE MILITARE E SCENARI INTERNAZIONALI: connessione con le lotte di autodeterminazione nel resto del mondo, esercitazioni in Sardegna e scenari geopolitici, guerre e migrazioni. COMUNICAZIONE ESTERNA E PROPAGANDA. STORIA DEL MOVIMENTO CONTRO L’OCCUPAZIONE MILITARE: studiare e divulgare una storia dell’occupazione militare in Sardegna, capire chi siamo, dove abbiamo vinto e e dove abbiamo sbagliato per organizzarci in prospettiva
3) PROPOSTE PRATICHE: CAMPAGNA MURARIA ESTIVA + CAMPEGGIO CONTRO L’OCCUPAZIONE MILITARE DELLA SARDEGNA + TOUR NELLE SCUOLE + BLOCCO DELLE ESERCITAZIONI AUTUNNALE.
Comitato Studentesco contro l’occupazione militare della Sardegna