Archivi tag: 26 giugno

Occupazione militare. Resoconto Bauladu 2/6 e convocazione Oristano 26/6

atobiu
Occupazione militare. Resoconto Bauladu 2/6 e convocazione Oristano 26/6

RESOCONTO BAULADU

L’Assemblea generale sarda contro l’occupazione militare si è svolta nel centro sociale di Bauladu, in piazza Emilio Lussu, il 2 giugno scorso.

 

Bauladu è un comune dell’oristanese a ridosso della 131, in una posizione geografica abbastanza centrale e facilmente raggiungibile dalla maggior parte dei presenti. Oltre a ciò Bauladu è stata scelta perché è una comunità vivace con una consulta giovanile molto attiva che ha dato al Comitato Studentesco un prezioso contributo nella fase di organizzazione.
L’assemblea inizia puntuale alle 15e30 e dura circa 5 ore. Il Moderatore rivolge un saluto un limba sarda crabarissa e introduce i punti all’ordine del giorno. Invita tutti coloro che si iscriveranno a parlare ad attenersi all’argomento e non divagare in inutili comizi. Ad ogni iscritto saranno riservati 5 minuti. Prende poi la parola il Comitato che spiega lo spirito e gli obiettivi della chiamata e fornisce come contributo iniziale alla discussione un breve riassunto del Tour in giro per la Sardegna.
I punti all’ordine del giorno di questa assemblea sono il frutto dei numerosi incontri svolti in giro per la Sardegna negli ultimi 2 mesi dai quali è emersa l’esigenza di discutere di:
1) Proposizione di una data imminente nella quale vedersi di nuovo tutti quanti.
2) Comunicazione interna: questo punto è stato proposto perchè ci si vede raramente e spesso le iniziative che vengono proposte sono slegate o poco coordinate tra loro.
  1. Aree d’interesse : il punto è stato proposto per far nascere la discussione sugli ambiti d’interesse delle differenti anime, in modo da coordinare il lavoro informativo e valorizzare l’apporto di ciascuna di esse. Ogni gruppo ha le proprie pratiche e i propri metodi, che vanno dall’azione diretta all’intervento giuridico, e bisogna fare in modo che gli sforzi si uniscano e le iniziative vivano parallelamente senza dissociazioni o prese di distanza.
4) Progettualità a breve termine: Cosa vogliamo fare nei prossimi mesi per superare la frammentazione? Evitare quindi discorsi a lungo termine e concentrarsi quindi sulle iniziative nei prossimi mesi.
Di seguito offriamo una sintesi dei quanto è emerso dalla discussione. Un resoconto più puntuale sarà inviato a tutti per chi non ha potuto partecipare.
A parte qualche intervento che non ha centrato a pieno l’argomento di cui si discuteva, l’assemblea si è svolta in maniera ordinata senza nessuna frizione tra i partecipanti. Sono mancati i contributi di qualche organizzazione presente ed è mancato il contributo dei rappresentanti di alcune zone della Sardegna toccate dal tour, tipo Sarrabus e Giba.
1) proposizione di una data imminente nella quale vedersi di nuovo tutti quanti.
  • prossimo incontro: fine settimana 25/26 giugno o 2/3 luglio. Da stabilire il luogo in base ad esigenze logistiche e di facile raggiungimento da ogni parte della Sardigna, si pensa in ogni caso a un paese a ridosso della 131, al termine della discussione la maggior parte dei presenti propende per il 26.
  1. Comunicazione interna: questo punto è stato proposto perchè ci si vede raramente e spesso le iniziative che vengono proposte sono slegate o poco coordinate tra loro.
  • mailing list piuttosto che fb, drive-archivio multimediale, newsletter, incontri e riunioni e assemblee come questa più frequenti a discapito dei social; oltre all’esigenza di comunicare in sicurezza privacy e riservatezza rispetto alla situazione repressiva. Si propone che un gruppo di persone elabori per il 26 giugno una piattaforma virtuale di comunicazione sicura ed efficace. Fino al 26 giugno si andrà avanti con comunicazione tramite mail multiple
3) Aree d’interesse : il punto è stato proposto per far nascere la discussione sugli ambiti d’interesse delle differenti anime, in modo da coordinare il lavoro informativo e valorizzare l’apporto di ciascuna di esse. Ogni gruppo ha le proprie pratiche e i propri metodi, che vanno dall’azione diretta all’intervento giuridico, e bisogna fare in modo che gli sforzi si uniscano e le iniziative vivano parallelamente senza dissociazioni o prese di distanza.
  • ripartire dai territori
  • ripartire dagli istituti scolastici
  • migliorare i documenti informativi
  • sfruttare la capillarità delle organizzazioni e sollecitare la creazione di nuovi nuclei nei territori dove non siamo presenti
  • completare il tour e raggiungere tutti i paesi della Sardegna
  • studenti contro il technion e le collaborazioni tra le università sarde e Israele
  • Distretto aerospaziale sardo e collaborazione tra università e industria bellica, spacciandola per collaborazione civile (dual use).
  • situazione repressiva: organizzare strumenti di autodifesa per contrastare la controrivoluzione preventiva che lo stato mette in atto contro chi lotta
  • combattere la militarizzazione dei territori
  • approfondire il discorso della militarizzazione dei saperi. Lavoro nelle scuole a partire dalle elementari
  • lavoro…dignità…ricatto occupazionale… ripartendo dall’etica del lavoro e della lotta di classe e si propone uno sciopero generale contro l’occupazione militare
  • gruppo di lavoro per approfondire il legame tra l’occupazione militare e le lotte di liberazione dei popoli (curdo, palestinese, siriano ecc)
  • salute: studi indipendenti epidemiologici e istituzione registro tumori
  • proposta di dossier sulle vittime militari e civili della guerra
  • gruppo di studio sulla storia del movimento sardo contro l’occupazione militare (capire chi siamo, da dove veniamo e non ripercorrere gli stessi errori)
  • La connessione tra esercitazioni in Sardegna, gli scenari geopolitici internazionali e le estreme conseguenze come le migrazioni.
4) Progettualità a breve termine: Cosa vogliamo fare nei prossimi mesi per superare la frammentazione? Evitare quindi discorsi a lungo termine e concentrarsi quindi sulle iniziative dei prossimi mesi.
elenco delle iniziative:
  • 9 giugno: sit-in al tar contro repressione
  • 17/24 giugno: incontri a carbonia e iglesias (rispettivamente) no rwm. la data del 17 è da confermare.
  • 26 giugno: prossima assemblea generale
  • 7 luglio..sa domu: durante il festival di sa domu che si svolgerà dal 7 al 10 luglio, una giornata sarà dedicata alla lotta contro l’occupazione militare.
  • Campagna muraria estiva diretta agli emigrati sardi che tornano e ai turisti.
  • Prima dell’inizio delle scuole è stato proposto un campeggio contro l’occupazione militare in cui si potrebbero discutere tutti gli ambiti di interesse proposti e trovare un momento prima dell’inizio delle esercitazioni per costruire la lotta autunnale, fare autofinanziamento e radicarci in territori che non abbiamo mai toccato.
  • tour nelle scuole attraverso le assemblee d’istituto
      • 5/9 ottobre campeggio no basi
      • Proposte di blocco delle esercitazioni in autunno inoltrato
Queste sono le proposte che hanno contraddistinto l’incontro di Bauladu. Come comitato studentesco siamo rimasti piacevolmente sorpresi dall’intraprendenza dei partecipanti e dalla mole di interventi che hanno creato un clima di collaborazione, armonico, fondamentale per incominciare quel lavoro coordinato e continuativo utile per includere in questo percorso tutti i territori, paesi, collettivi, comunità e individui.
CONVOCAZIONE 26 GIUGNO ORISTANO
Rispetto ai punti discussi nel precedente incontro ci piacerebbe, a ORISTANO il 26 giugno al Teatro san Martino, proporre il seguente ordine del giorno:
  1. COMUNICAZIONE INTERNA: Sono state proposte nel primo incontro una mailing list o newsletter per la comunicazione nel breve medio termine. Dobbiamo prendere una decisione e darci delle regole sull’utilizzo del mezzo. Creazione un google drive che funzioni come archivio online per inserire documenti, video, dossier ecc ecc ecc.
  2. Individuare all’interno degli ambiti di analisi e intervento dei referenti e dei gruppi infra territoriali che vogliano cimentarsi nella discussione sul medio-lungo periodo, per fare in modo che ci si possa coordinare e produrre informazioni e azioni.
    GLI AMBITI CHE SONO STATI CITATI A IN CUI POTERSI CIMENTARE SONO:
DALLE SCUOLE ELEMENTARI A QUELLE SUPERIORI: Narrazione militarista, alternanza scuola lavoro, orientamento. COLLABORAZIONE TRA UNIVERSITA’ E APPARATO MILITARE: Technion e Distretto aerospaziale sardo. OCCUPAZIONE MILITARE ED ECONOMIA: Il ricatto del lavoro, gli indennizzi, la situazione delle aree e dei paesi intorno alle basi, organizzazione di uno sciopero generale contro l’occupazione militare. OCCUPAZIONE MILITARE E SALUTE: Registro dei tumori, dossieraggio sui morti e malati che hanno prestato servizio nei poligoni. OCCUPAZIONE MILITARE E SCENARI INTERNAZIONALI: connessione con le lotte di autodeterminazione nel resto del mondo, esercitazioni in Sardegna e scenari geopolitici, guerre e migrazioni. COMUNICAZIONE ESTERNA E PROPAGANDA. STORIA DEL MOVIMENTO CONTRO L’OCCUPAZIONE MILITARE: studiare e divulgare una storia dell’occupazione militare in Sardegna, capire chi siamo, dove abbiamo vinto e e dove abbiamo sbagliato per organizzarci in prospettiva
3) PROPOSTE PRATICHE: CAMPAGNA MURARIA ESTIVA + CAMPEGGIO CONTRO L’OCCUPAZIONE MILITARE DELLA SARDEGNA + TOUR NELLE SCUOLE + BLOCCO DELLE ESERCITAZIONI AUTUNNALE.
Comitato Studentesco contro l’occupazione militare della Sardegna