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Lanusei. III Assemblea generale contro l’occupazione militare: campagna muraria e campeggio

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Lanusei. III Assemblea generale contro l’occupazione militare della Sardegna: campagna muraria e campeggio 

Alla 3° assemblea generale sarda contro l’occupazione militare hanno partecipato circa 70 persone provenienti da vari territori della Sardegna. La discussione si è articolata principalmente su: CAMPAGNA MURARIA, ORGANIZZAZIONE POLITICA E LOGISTICA DEL CAMPEGGIO DI SETTEMBRE. Continua la lettura di Lanusei. III Assemblea generale contro l’occupazione militare: campagna muraria e campeggio

Occupazione militare. Resoconto Bauladu 2/6 e convocazione Oristano 26/6

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Occupazione militare. Resoconto Bauladu 2/6 e convocazione Oristano 26/6

RESOCONTO BAULADU

L’Assemblea generale sarda contro l’occupazione militare si è svolta nel centro sociale di Bauladu, in piazza Emilio Lussu, il 2 giugno scorso.

 

Bauladu è un comune dell’oristanese a ridosso della 131, in una posizione geografica abbastanza centrale e facilmente raggiungibile dalla maggior parte dei presenti. Oltre a ciò Bauladu è stata scelta perché è una comunità vivace con una consulta giovanile molto attiva che ha dato al Comitato Studentesco un prezioso contributo nella fase di organizzazione.
L’assemblea inizia puntuale alle 15e30 e dura circa 5 ore. Il Moderatore rivolge un saluto un limba sarda crabarissa e introduce i punti all’ordine del giorno. Invita tutti coloro che si iscriveranno a parlare ad attenersi all’argomento e non divagare in inutili comizi. Ad ogni iscritto saranno riservati 5 minuti. Prende poi la parola il Comitato che spiega lo spirito e gli obiettivi della chiamata e fornisce come contributo iniziale alla discussione un breve riassunto del Tour in giro per la Sardegna.
I punti all’ordine del giorno di questa assemblea sono il frutto dei numerosi incontri svolti in giro per la Sardegna negli ultimi 2 mesi dai quali è emersa l’esigenza di discutere di:
1) Proposizione di una data imminente nella quale vedersi di nuovo tutti quanti.
2) Comunicazione interna: questo punto è stato proposto perchè ci si vede raramente e spesso le iniziative che vengono proposte sono slegate o poco coordinate tra loro.
  1. Aree d’interesse : il punto è stato proposto per far nascere la discussione sugli ambiti d’interesse delle differenti anime, in modo da coordinare il lavoro informativo e valorizzare l’apporto di ciascuna di esse. Ogni gruppo ha le proprie pratiche e i propri metodi, che vanno dall’azione diretta all’intervento giuridico, e bisogna fare in modo che gli sforzi si uniscano e le iniziative vivano parallelamente senza dissociazioni o prese di distanza.
4) Progettualità a breve termine: Cosa vogliamo fare nei prossimi mesi per superare la frammentazione? Evitare quindi discorsi a lungo termine e concentrarsi quindi sulle iniziative nei prossimi mesi.
Di seguito offriamo una sintesi dei quanto è emerso dalla discussione. Un resoconto più puntuale sarà inviato a tutti per chi non ha potuto partecipare.
A parte qualche intervento che non ha centrato a pieno l’argomento di cui si discuteva, l’assemblea si è svolta in maniera ordinata senza nessuna frizione tra i partecipanti. Sono mancati i contributi di qualche organizzazione presente ed è mancato il contributo dei rappresentanti di alcune zone della Sardegna toccate dal tour, tipo Sarrabus e Giba.
1) proposizione di una data imminente nella quale vedersi di nuovo tutti quanti.
  • prossimo incontro: fine settimana 25/26 giugno o 2/3 luglio. Da stabilire il luogo in base ad esigenze logistiche e di facile raggiungimento da ogni parte della Sardigna, si pensa in ogni caso a un paese a ridosso della 131, al termine della discussione la maggior parte dei presenti propende per il 26.
  1. Comunicazione interna: questo punto è stato proposto perchè ci si vede raramente e spesso le iniziative che vengono proposte sono slegate o poco coordinate tra loro.
  • mailing list piuttosto che fb, drive-archivio multimediale, newsletter, incontri e riunioni e assemblee come questa più frequenti a discapito dei social; oltre all’esigenza di comunicare in sicurezza privacy e riservatezza rispetto alla situazione repressiva. Si propone che un gruppo di persone elabori per il 26 giugno una piattaforma virtuale di comunicazione sicura ed efficace. Fino al 26 giugno si andrà avanti con comunicazione tramite mail multiple
3) Aree d’interesse : il punto è stato proposto per far nascere la discussione sugli ambiti d’interesse delle differenti anime, in modo da coordinare il lavoro informativo e valorizzare l’apporto di ciascuna di esse. Ogni gruppo ha le proprie pratiche e i propri metodi, che vanno dall’azione diretta all’intervento giuridico, e bisogna fare in modo che gli sforzi si uniscano e le iniziative vivano parallelamente senza dissociazioni o prese di distanza.
  • ripartire dai territori
  • ripartire dagli istituti scolastici
  • migliorare i documenti informativi
  • sfruttare la capillarità delle organizzazioni e sollecitare la creazione di nuovi nuclei nei territori dove non siamo presenti
  • completare il tour e raggiungere tutti i paesi della Sardegna
  • studenti contro il technion e le collaborazioni tra le università sarde e Israele
  • Distretto aerospaziale sardo e collaborazione tra università e industria bellica, spacciandola per collaborazione civile (dual use).
  • situazione repressiva: organizzare strumenti di autodifesa per contrastare la controrivoluzione preventiva che lo stato mette in atto contro chi lotta
  • combattere la militarizzazione dei territori
  • approfondire il discorso della militarizzazione dei saperi. Lavoro nelle scuole a partire dalle elementari
  • lavoro…dignità…ricatto occupazionale… ripartendo dall’etica del lavoro e della lotta di classe e si propone uno sciopero generale contro l’occupazione militare
  • gruppo di lavoro per approfondire il legame tra l’occupazione militare e le lotte di liberazione dei popoli (curdo, palestinese, siriano ecc)
  • salute: studi indipendenti epidemiologici e istituzione registro tumori
  • proposta di dossier sulle vittime militari e civili della guerra
  • gruppo di studio sulla storia del movimento sardo contro l’occupazione militare (capire chi siamo, da dove veniamo e non ripercorrere gli stessi errori)
  • La connessione tra esercitazioni in Sardegna, gli scenari geopolitici internazionali e le estreme conseguenze come le migrazioni.
4) Progettualità a breve termine: Cosa vogliamo fare nei prossimi mesi per superare la frammentazione? Evitare quindi discorsi a lungo termine e concentrarsi quindi sulle iniziative dei prossimi mesi.
elenco delle iniziative:
  • 9 giugno: sit-in al tar contro repressione
  • 17/24 giugno: incontri a carbonia e iglesias (rispettivamente) no rwm. la data del 17 è da confermare.
  • 26 giugno: prossima assemblea generale
  • 7 luglio..sa domu: durante il festival di sa domu che si svolgerà dal 7 al 10 luglio, una giornata sarà dedicata alla lotta contro l’occupazione militare.
  • Campagna muraria estiva diretta agli emigrati sardi che tornano e ai turisti.
  • Prima dell’inizio delle scuole è stato proposto un campeggio contro l’occupazione militare in cui si potrebbero discutere tutti gli ambiti di interesse proposti e trovare un momento prima dell’inizio delle esercitazioni per costruire la lotta autunnale, fare autofinanziamento e radicarci in territori che non abbiamo mai toccato.
  • tour nelle scuole attraverso le assemblee d’istituto
      • 5/9 ottobre campeggio no basi
      • Proposte di blocco delle esercitazioni in autunno inoltrato
Queste sono le proposte che hanno contraddistinto l’incontro di Bauladu. Come comitato studentesco siamo rimasti piacevolmente sorpresi dall’intraprendenza dei partecipanti e dalla mole di interventi che hanno creato un clima di collaborazione, armonico, fondamentale per incominciare quel lavoro coordinato e continuativo utile per includere in questo percorso tutti i territori, paesi, collettivi, comunità e individui.
CONVOCAZIONE 26 GIUGNO ORISTANO
Rispetto ai punti discussi nel precedente incontro ci piacerebbe, a ORISTANO il 26 giugno al Teatro san Martino, proporre il seguente ordine del giorno:
  1. COMUNICAZIONE INTERNA: Sono state proposte nel primo incontro una mailing list o newsletter per la comunicazione nel breve medio termine. Dobbiamo prendere una decisione e darci delle regole sull’utilizzo del mezzo. Creazione un google drive che funzioni come archivio online per inserire documenti, video, dossier ecc ecc ecc.
  2. Individuare all’interno degli ambiti di analisi e intervento dei referenti e dei gruppi infra territoriali che vogliano cimentarsi nella discussione sul medio-lungo periodo, per fare in modo che ci si possa coordinare e produrre informazioni e azioni.
    GLI AMBITI CHE SONO STATI CITATI A IN CUI POTERSI CIMENTARE SONO:
DALLE SCUOLE ELEMENTARI A QUELLE SUPERIORI: Narrazione militarista, alternanza scuola lavoro, orientamento. COLLABORAZIONE TRA UNIVERSITA’ E APPARATO MILITARE: Technion e Distretto aerospaziale sardo. OCCUPAZIONE MILITARE ED ECONOMIA: Il ricatto del lavoro, gli indennizzi, la situazione delle aree e dei paesi intorno alle basi, organizzazione di uno sciopero generale contro l’occupazione militare. OCCUPAZIONE MILITARE E SALUTE: Registro dei tumori, dossieraggio sui morti e malati che hanno prestato servizio nei poligoni. OCCUPAZIONE MILITARE E SCENARI INTERNAZIONALI: connessione con le lotte di autodeterminazione nel resto del mondo, esercitazioni in Sardegna e scenari geopolitici, guerre e migrazioni. COMUNICAZIONE ESTERNA E PROPAGANDA. STORIA DEL MOVIMENTO CONTRO L’OCCUPAZIONE MILITARE: studiare e divulgare una storia dell’occupazione militare in Sardegna, capire chi siamo, dove abbiamo vinto e e dove abbiamo sbagliato per organizzarci in prospettiva
3) PROPOSTE PRATICHE: CAMPAGNA MURARIA ESTIVA + CAMPEGGIO CONTRO L’OCCUPAZIONE MILITARE DELLA SARDEGNA + TOUR NELLE SCUOLE + BLOCCO DELLE ESERCITAZIONI AUTUNNALE.
Comitato Studentesco contro l’occupazione militare della Sardegna

Poligoni. Sollai: “pretestuoso atteggiamento della Regione nel processo Quirra”

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L’avvocato Gianfranco Sollai

Poligoni. Sollai: “pretestuoso atteggiamento della Regione nel processo Quirra”

Recentemente la Corte Costituzionale si è pronunciata sulla questione sollevata dalla Regione Sardegna riguardo l’eventuale risarcimento inerente al processo “Veleni di Quirra” a carico di otto generali della Difesa. Dopo il pronunciamento, ora il processo può riprendere dopo la conseguente interruzione occorsa in seguito alla richiesta inoltrata a suo tempo dalla RAS al Tribunale di Lanusei.

Come riportato dall’ANSA, secondo la Consulta la titolarità della richiesta di risarcimento in materia di diritto ambientale spetta in via esclusiva al ministero dell’Ambiente e quindi allo Stato. La Corte era stata infatti interpellata dal Tribunale di Lanusei a fronte della richiesta della Regione per dichiarare l’illegittimità costituzionale dell‘articolo 311 del Testo unico ambientale che appunto dispone che il risarcimento venga chiesto solo dal Ministero competente.

Dure le dichiarazioni di Gianfranco Sollai, avvocato difensore per le parti civili al Processo, che ribadisce una posizione già espressa in passato: “la mia opinione è che l’eccezione di incostituzionalità sollevata dalla Regione per quanto formalmente legittima, per il caso in questione e per le relative tempistiche era pretestuosa e volta ad allungare i tempi di accertamento della verità”.

Inoltre – prosegue il legale in una nota – è un paradosso che l’Ente Regione, istituzione che avrebbe dovuto e dovrebbe vigilare su ambiente e salute dei Sardi, abbia permesso e continui a permettere che nei Poligoni e Basi militari si perpetuino attività che distruggono l’ambiente e compromettono la salute dei cittadini, salvo poi, in secondo momento, richiedere la partecipare al risarcimento del danno mentre, per l’appunto a causa di omissioni e supporto alle attività militari, dovrebbe in realtà risponderne”.

 

Bauladu. Il 2 giugno Assemblea generale contro l’Occupazione militare della Sardegna

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Da http://lnx.pesasardignablog.info/2016/05/23/2-giugno-a-bauladu-assemblea-generale-contro-loccupazione-militare/

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Analisi. Per un’assemblea generale sarda contro l’occupazione militare

Per un’assemblea generale sarda contro l’occupazione militare
 
E’ possibile costruire un movimento di massa contro l’occupazione militare in Sardegna? Il documento in questione è stato creato dopo settimane di discussione all’interno del comitato studentesco contro l’occupazione militare, vuole essere un’occasione di dibattito per lanciare insieme un’assemblea generale in cui confrontarsi e costruire un lavoro coordinato e continuativo. Abbiamo suddiviso il documento in paragrafi in modo da affrontare in maniera analitica ciascun aspetto e riuscire ad offrire una piattaforma di discussione da cui partire.

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Comitato studentesco contro l’occupazione militare in Gallura per tre incontri

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Comitato studentesco contro l’occupazione militare in Gallura per tre incontri a Viddalba, Tempio e Olbia

Il Comitato studentesco contro l’occupazione militare della Sardegna sarà in Gallura per tre incontri. Dopo gli incontri pubblici del Comitato in tante comunità sarde, prosegue il lavoro territoriale nella lotta contro l’occupazione militare e lo sfruttamento bellico della Sardegna La prospettiva è quella di allargare e approfondire il dibattito, informando le comunità e proseguendo in modo capillare la costruzione dal basso di un fronte contro l’occupazione militare che unisca la parte più responsabile dei nostri territori, unico modo per proseguire efficacemente la lotta contro il meccanismo di guerra imperialista della NATO e la Difesa italiana. Tutto il movimento contro l’occupazione militare in Sardegna ha ottenuto importanti – seppur parziali – vittorie, come la lotta contro STAREX a Decimomannu e, successivamente, con una vera e propria interruzione di esercitazione il 3 Novembre scorso per la Trident Juncture, dove – contestualmente alle cariche delle forze dell’ordine – il taglio delle reti e l’intrusione di alcuni militanti hanno interrotto prima del termine previsto la più importante esercitazione dell’Alleanza Atlantica dal crollo del Muro di Berlino. Il movimento contro l’occupazione militare è più attivo che mai ma, per quanto fondamentale sia quanto fino ad oggi, è tutt’altro che sufficiente a liberare la Sardegna dal giogo della militarizzazione; per queste ragioni il Fronte Indipendentista Unidu ha appoggiato da subito il Comitato studentesco contro l’occupazione militare in un’azione politica e informativa strutturata in tutto il territorio nazionale sardo.

Le tappe galluresi si svolgeranno secondo il seguente ordine:

– Viddalba, mercoledì 11 Maggio Sala congressi comunale, ore 18:00.

– Tempio Pausania, giovedì 12 Maggio, Sala convegni Officina dei Ragazzi (ex Biblioteca comunale), Parco delle Rimembranze, ore 18:30.

– Olbia, venerdì 13 Maggio, Expo di Olbia, ore 16:00. Via porto romano n. 1.

Lu Comitatu di li studianti contr‘ a l’occupazioni militari di la Saldigna sarà in Gaddhura pa tre siduti pùbblichi. Dapoi di l’attoppi cun lu Comitatu in tanti comunitai saldi, sighi cussì lu trabaddu tarratòriali illa gherra contro l’occupazioni militari e lu sfruttamentu ghirreri di la Saldigna. La caminu è chissu d‘allalgà e apprufundì la irrasgiunata, infulmendi li comunitai e sighendi in modu fittu a fraicà un fronti contr‘ a l’occupazioni militari chi aunia e ulganizzigghja la palti più cuscinziosa di li tarratòri nostri, sola manera pa sighì cun pruvettu la gherra contr‘ a lu sistema di gherra imperialista di la NATO e di la Difesa italiana. Tuttu lu Muimentu contr‘ a l’occupazioni militari ha uttinutu impultanti – puru si palziali – suzzessi, comu la gherra contr‘ a STAREX a Decimomannu e, dapoi, l’aè filmatu la dì 3 di Sant’Andria passatu la Trident Juncture, undi – insembi a li carrighi di li folzi di polizia – lu taddu di l’irrezi e l’intrata di tanti militanti ani filmatu innanzi a l’ora priiduta l‘eselcitazioni più manna di l’Alleanza Atlantica da lu Muru di Berlino a ogghj. Lu Muimentu contr‘ a l’occupazioni è sempri più attivu ma, pa cantu impultanti sia cantu fattu finz‘ a ogghj, no è pa nudda bastanti pa libbarà la Saldigna da lu ghjuali di la militarizzazioni; pa chisti muttii lu Fronte Indipendentista Unidu ha datu da subbitu l‘ala a lu trabaddu di lu Comitatu di li studianti pa un’azioni politica e infulmativa stutturata in tuttu lu tarratòriu nazionali saldu.

L’attoppi gaddhuresi so prriduti sigundu l’oldini chi sighi:

  • Viddaecchja, malcuri 11 Maggghju, Sala congressi comunale, a li 6 di sirintina (18:00).
  • Tèmpiu Pausania, ghjoi 12 Magghju, Sala convegni Officina dei Ragazzi (ex Biblioteca comunale), Parco delle Rimembranze, a li 6 e mezu di sirintina (18:30).
  • Tàrranoa, Vennari 13 Magghju, Expo di Olbia, a li 4 di sirintina (16:00). Via Porto romano n. 1.

Rilancio della lotta contro l’occupazione militare: incontri a Sassari, Oristano e Arborea

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Provincia di Oristano

23 aprile ad Oristano, presso il Teatro San Martino, in via Ciutadella de Menorca 3, dalle ore 18.

– 24 aprile, ad Arborea, presso il Museo della Bonifica (ex mulino), Corso Italia n. 24, dalle ore 19.

Il Comitato Studentesco contro l’occupazione militare della Sardegna organizza una serie di incontri con le realtà territoriali disponibili a costruire un percorso comune verso la costituzione di un movimento di massa organizzato ed unito contro le basi militari. Gli incontri vogliono essere un passo preliminare verso la organizzazione il più possibile condivisa di un’assemblea regionale, da tenersi nel mese di maggio, nella quale decidere collettivamente come tentare di produrre un cambio di passo nella lotta contro le basi militari che ci avvicini all’ambizioso obiettivo di ottenerne la totale dismissione, con la successiva bonifica delle aree investite e il risarcimento del danno inflitto alla popolazione sarda.

Altri incontri in altri comuni della provincia sono in via di organizzazione.

Occupazione militare

Provincia di Sassari

– 23 aprile, Sassari, Sala conferenza del Museo, Viale Umberto 11, dalle ore 18.

Assimbrea ginirari Sardha contra l’ocupazioni miridari. È pussìbbiri frabbiggà unu mubimentu di massa contra l’ocupazioni miridari di la Sardhigna? Assimbrea ginirari pa apruntà unu trabàgliu coordhinaddu e cuntìnuu pa turrà a frabbiggà unu fronti cumunu e gittà li mubilitazioni.

Cagliari. Tribunale dei minori, presidio per le antimilitariste di Trident Juncture

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PRESIDIO DI SOLIDARIETA’ PER LE ANTIMILITARISTE

21 APRILE 2016, ORE 09.00 – TRIBUNALE DEI MINORI CAGLIARI

https://nobasi.noblogs.org/post/2016/04/12/21-aprile-2016-presidio-di-solidarieta-per-le-antimilitariste-primo-processo-per-entrata-nel-poligono-di-teulada/

Il tre novembre scorso nel poligono di Teulada è stata bloccata la più grande esercitazione Nato degli ultimi 15 anni, la Trident Juncture. Il 21 aprile si terrà il primo processo nei confronti delle antimilitariste minorenni denunciate per ingresso arbitrario in luoghi, ove l’accesso è vietato nell’interesse militare dello Stato.

NON LASCIAMOLE SOLE!

La Trident Juncture coinvolgeva 30 Stati, 36.000 militari, 60 tra navi e sottomarini e 140 tra aerei ed elicotteri ed era ospitata nei poligoni, nelle basi navali e negli aeroporti militari di Portogallo, Spagna e Italia. Un’esercitazione che si inseriva nella strategia generale del riarmo e dell’aumento generalizzato della spesa militare con una programmazione che prevedeva di testare nuovi strumenti aggressivi entro il 2016.

Nei paesi coinvolti non sono mancate le mobilitazioni contro questa devastante esercitazione e in Sardegna un migliaio di persone hanno partecipato alla manifestazione per bloccare la macchina bellica. Dentro il poligono è entrato un gruppo di persone riuscendo a interrompere l’esercitazione per un paio di ore.

Il 21 aprile si terrà il primo processo nei confronti delle antimilitariste minorenni, denunciate secondo l’articolo 682 c.p, per “Ingresso arbitrario in luoghi, ove l’accesso è vietato nell’interesse militare dello Stato”.

E’ evidente che dove inizia l’interesse militare dello Stato finisce la libertà delle persone che  vogliono opporsi alla violenza, alla devastazione del proprio territorio, all’occupazione militare e al blocco militare delle frontiere.

Invitiamo tutte e tutti a partecipare al presidio di solidarietà per rivendicare ancora una volta la libertà di contrastare chi lavora, finanzia e si mette al servizio di un Stato che progetta nuovi crimini di guerra.

A FORAS SA NATO DE SA SARDIGNA E DE SU MUNDU – NESSUNA PACE PER CHI VIVE DI GUERRA! Continua la lettura di Cagliari. Tribunale dei minori, presidio per le antimilitariste di Trident Juncture

Casteddu. Repressione, il FIU: lo Stato italiano vilipende il Popolo sardo

SA-DOMU

Casteddu. Repressione ai patrioti de Sa Domu. Il FIU: lo Stato italiano vilipende il Popolo sardo

Il FIU: Solidariedade a sos cumpanzos de su movimentu contra a s’ocupatzione militare

I carabinieri italiani hanno perquisito le abitazioni di diversi attivisti del movimento contro l’occupazione militare su disposizione del sostituto procuratore Guido Pani.

Le accuse sono realmente inquietanti e ci riportano indietro nel tempo al clima delle leggi speciali e dei colpi di stato striscianti: “vilipendio alle forze armate” e “divulgazione in uso esclusivo di ufficio”. Due accuse ridicole che non siamo disposti a riconoscere.

Alla prima accusa è facile rispondere. L’unico vilipendio e oltraggio quotidiano in atto in Sardegna, è quello rivolto al popolo sardo da parte dello Stato italiano, dell’Esercito Italiano e dei suoi gangli politici seduti in Regione, responsabili della sottrazione di enormi aree di terra, di cielo e di mare per fini ed interessi politici ed economici completamente estranei e contrari ai nostri interessi nazionali, e però funzionali alle logiche di guerra e di saccheggio del blocco NATO.

Sulla seconda accusa verrebbe spontaneo chiedersi perché tali documenti, evidentemente di notevole importanza, erano in mano degli attivisti.

È chiaro il nervosismo delle cosiddette forze dell’ordine italiane, dal momento che non riescono in alcun modo ad arginare la crescita del movimento contro il colonialismo e l’occupazione militare, che ha portato nel novembre 2015 a bloccare temporaneamente le più grandi esercitazioni NATO degli ultimi 30 anni.

Solidariedade prena e non cunditzionada a is cumpàngios corfidos!