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Occupazione militare, la polveriera Sardegna: il 23 novembre occhi puntati su Capo Frasca

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Occupazione militare, la polveriera Sardegna: 23 novembre occhi puntati su Capo Frasca

Dopo circa due anni, Capo Frasca sarà nuovamente teatro di una grande mobilitazione contro l’occupazione militare della Sardegna. Per il 23 novembre, dalle ore 10:00, è prevista una grande mobilitazione alla quale A FORAS – Movimento Sardo contro l’Occupazione Militare lavora da diversi mesi. Le posizioni sono quelle che caratterizzano da sempre la lotta contro l’occupazione militare: interruzione delle esercitazioni, chiusura dei poligoni, bonifiche e riconversione economica. I militanti di “A Foras”, ma anche quelli della Rete “No basi né qui né altrove”, movimenti, partiti e individualità indipendentiste, comitati studenteschi e ambientalisti, tenteranno di interrompere ancora una volta le attività militari con una manifestazione-corteo che dal ponte di Marceddì arriverà sino ai cancelli della base militare di Capo Frasca per spostarsi in seguito verso Punta S’Aschivoni. Continua la lettura di Occupazione militare, la polveriera Sardegna: il 23 novembre occhi puntati su Capo Frasca

Occupazione militare. Archiviazione per le tre minori, il Gip: “fatto irrilevante”

corteo Teulada
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale minorile di Cagliari dopo una breve udienza ha archiviato la posizione delle tre militanti contro l’occupazione militare per irrilevanza dei fatti contestati. Si chiude così il caso delle tre antimilitariste minorenni – una di 16 anni e le altre di 17 – protagoniste con un’altra ventina di attivisti della violazione del Poligono di Teulada durante la manifestazione contro l’esercitazione Trident Juncture del 3 novembre scorso, giornata culminata con cariche delle forze dell’ordine all’esterno del Poligono e lo stop delle esercitazioni intorno alle ore 15:00.

Seguirono forti polemiche riguardo la gestione della manifestazione; dal divieto di manifestazione da parte del Questore Gagliardi, motivato con la necessità “di dare un segnale forte“, ai fogli di via notificati ai militanti del Comitato Studentesco contro l’Occupazione militare, passando per l’imponente assetto militare implementato a Sant’Anna Arresi la giornata del 3 novembre come nelle due settimane precedenti. Fino alle cariche al corteo e la divulgazione di notizie false sull’interruzione dell’esercitazione NATO, come nel caso del Generale Giovanni Pintus secondo il quale lo stop era già in programma in quanto le operazioni si sarebbero dovute protrarre fino ad ora di pranzo del 3 novembre. In realtà, è noto che le attività fossero programmate fino alle ore 18:00.

Accompagnate dagli avvocati e dai genitori, le tre giovani militanti sono comparse giovedì di fronte al Gip del Tribunale minorile con l’accusa di essere entrate nella zona militare interdetta di Teulada. Erano state identificate e denunciate nel corso della protesta e oggi il giudice – come prevede l’ordinamento della giustizia minorile – doveva valutare la rilevanza dell’accusa per decide se proseguire nel giudizio, optando come detto per un’archiviazione.

Dopo il caso dei militanti del movimento contro l’occupazione perquisiti e fermati con l’accusa di divulgazione di materiale coperto da segreto militare, rivelatisi poi normali atti accessibili con ordinarie procedure di legge, si chiude nel migliore dei modi per le tre giovani militanti sarde l’ennesima pagina repressiva che dimostra come lo scontro in atto tra lo Stato italiano e il Popolo sardo sul versante dell’occupazione militare mantenga un ruolo di primo piano nella vita politica e sociale della Sardegna.

Al momento non sono previste altre udienze relativamente ai fatti del 3 novembre a Teulada anche se stanno giungendo nuove denunce a carico di vari militanti autori del taglio alle reti e dell’accesso al Poligono.

Cagliari. Tribunale dei minori, presidio per le antimilitariste di Trident Juncture

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PRESIDIO DI SOLIDARIETA’ PER LE ANTIMILITARISTE

21 APRILE 2016, ORE 09.00 – TRIBUNALE DEI MINORI CAGLIARI

https://nobasi.noblogs.org/post/2016/04/12/21-aprile-2016-presidio-di-solidarieta-per-le-antimilitariste-primo-processo-per-entrata-nel-poligono-di-teulada/

Il tre novembre scorso nel poligono di Teulada è stata bloccata la più grande esercitazione Nato degli ultimi 15 anni, la Trident Juncture. Il 21 aprile si terrà il primo processo nei confronti delle antimilitariste minorenni denunciate per ingresso arbitrario in luoghi, ove l’accesso è vietato nell’interesse militare dello Stato.

NON LASCIAMOLE SOLE!

La Trident Juncture coinvolgeva 30 Stati, 36.000 militari, 60 tra navi e sottomarini e 140 tra aerei ed elicotteri ed era ospitata nei poligoni, nelle basi navali e negli aeroporti militari di Portogallo, Spagna e Italia. Un’esercitazione che si inseriva nella strategia generale del riarmo e dell’aumento generalizzato della spesa militare con una programmazione che prevedeva di testare nuovi strumenti aggressivi entro il 2016.

Nei paesi coinvolti non sono mancate le mobilitazioni contro questa devastante esercitazione e in Sardegna un migliaio di persone hanno partecipato alla manifestazione per bloccare la macchina bellica. Dentro il poligono è entrato un gruppo di persone riuscendo a interrompere l’esercitazione per un paio di ore.

Il 21 aprile si terrà il primo processo nei confronti delle antimilitariste minorenni, denunciate secondo l’articolo 682 c.p, per “Ingresso arbitrario in luoghi, ove l’accesso è vietato nell’interesse militare dello Stato”.

E’ evidente che dove inizia l’interesse militare dello Stato finisce la libertà delle persone che  vogliono opporsi alla violenza, alla devastazione del proprio territorio, all’occupazione militare e al blocco militare delle frontiere.

Invitiamo tutte e tutti a partecipare al presidio di solidarietà per rivendicare ancora una volta la libertà di contrastare chi lavora, finanzia e si mette al servizio di un Stato che progetta nuovi crimini di guerra.

A FORAS SA NATO DE SA SARDIGNA E DE SU MUNDU – NESSUNA PACE PER CHI VIVE DI GUERRA! Continua la lettura di Cagliari. Tribunale dei minori, presidio per le antimilitariste di Trident Juncture

Sardegna: scontri a Teulada contro le esercitazioni della NATO (di Marco Piccinelli)

Foto: Sardinia Post
Foto: Sardinia Post

La Sardegna scende di nuovo in piazza contro le esercitazioni militari, contro i poligoni e contro le manovre di guerra della NATO: indipendentisti, comunisti, anarchici e pacifisti si sono dati appuntamento per oggi 3 novembre (Teulada) e per lo scorso 31 ottobre (Cagliari) per due cortei volti a ribadire la propria posizione contraria alle esercitazioni dell’operazione Trident Juncture sul territorio Sardo. Continua la lettura di Sardegna: scontri a Teulada contro le esercitazioni della NATO (di Marco Piccinelli)

Trident Juncture. FIU: “solidarietà a rete No Basi e massima mobilitazione per Teulada”

Fronte

La manifestazione di ieri a Casteddu ha segnato un’altra tappa della lotta all’occupazione militare in Sardigna.

Lotta che si sta profilando in tutta la sua violenza e drammaticità: la Trident è l’operazione di addestramento Nato (nota) più imponente degli ultimi trent’anni e si sta svolgendo sul suolo sardo.

Il dispiegamento di forze umane e militari ha potuto agire e sta agendo, inverosimilmente, quasi senza nessuna contrapposizione organizzata, popolare e politica da parte del movimento indipendentista e nazionalista.

Questa debolezza è stata ben letta dallo stato italiano che è passato all’attacco. Il giorno prima della manifestazione a Casteddu sono stati notificati a 20 attivisti antimilitaristi, militanti in diverse organizzazioni, i fogli di via. Notifiche con cui si impedisce loro di entrare o sostare nei territori confinanti i poligoni per una durata di tre anni. Diffide immotivate e pretestuose basate sul fatto che alcuni militanti avrebbero fatto sopralluoghi nel perimetro della base, cosa abbastanza ovvia quando si prepara una manifestazione e si deve comprendere il percorso, soprattutto se in zone non urbane.

Riteniamo comunque che tagliare simbolicamente una rete ed invadere il perimetro militare pacificamente per rivendicare la proprietà di quella terra, non siano atti di violenza e che anzi siano la base di una disobbedienza civile necessaria a cacciare gli occupanti dalla nostra terra.

A ciò si aggiunge la notizia fresca di ieri che la Questura di Cagliari non ha autorizzato la manifestazione a Teulada, non accettando la comunicazione e dichiarando la divisione tra “buoni e cattivi” del movimento contro l’occupazione militare, facendo in buona sostanza capire che quella di Cagliari è la manifestazione buona e quella di Teulada quella cattiva.  Va da sé che lo stato sta venendo meno, nuovamente, al riconoscimento del diritto democratico di manifestazione del dissenso, fatto gravissimo e indicativo della volontà a reprimere il movimento antimilitarista e contro l’occupazione militare.

Riteniamo doveroso che chiunque riconosca il diritto democratico a manifestare, che chiunque ritenga di essere indipendentista, che ogni cittadino sardo contrario all’occupazione militare si schieri apertamente in solidarietà ai nostri connazionali colpiti dalla repressione preventiva dello stato italiano, e si schieri apertamente partecipando a Teulada per dire no al divieto di manifestazione, per dire no alle bombe italiane e Nato in Sardigna, per dire no al tentativo di criminalizzazione, repressione e isolamento del movimento antimilitarista e contro l’occupazione militare in Sardigna.

Contro la logica dei buoni e cattivi presenza e solidarietà, per la costruzione della nostra sovranità territoriale e politica della nazione sarda, tutti a Teulada!

Indipendentzia!

Fronte Indipendentista Unidu

Trident Juncture. Il FIU: “liberiamo la Sardegna dall’occupazione militare”


occupazione militare

LIBERIAMO LA SARDEGNA DALL’OCCUPAZIONE MILITARE

Il Fronte Indipendentista Unidu aderisce alle mobilitazioni contro l’occupazione militare della Sardegna e contro lo svolgimento dell’esercitazione Trident Juncture e invita tutti i cittadini sardi che hanno a cuore la difesa della loro terra e la difesa della pace fra i popoli a scendere in piazza.

La Trident Juncture 2015, la più imponente esercitazione NATO degli ultimi 15 anni a conclusione di una intensissima stagione di esercitazioni e addestramenti.

In particolare il poligono di Capo Teulada sarà uno degli epicentri dell’esercitazione NATO. Qui è previsto il bombardamento contro la costa sarda, lo sbarco di reparti anfibi italiani, USA e del Regno Unito e di altri trenta stati aderenti all’alleanza imperialista NATO. Data la situazione di forte crisi internazionale e dati i mezzi straordinari messi in campo possiamo dire che si tratta non di una esercitazione ma di una operazione di preguerra.

Il Fronte Indipendentista Unidu ritiene che per meglio coordinare le lotte contro l’occupazione militare straniera (compresa quella italiana) sia però necessario creare un coordinamento unitario che non si fermi all’opposizione alle esercitazioni ma prosegua con campagne e mobilitazioni costanti.

Riteniamo che i tre punti unificanti possano essere senz’altro:

  • Difesa dei valori della pace e condanna delle politiche imperialistiche ed aggressive della NATO.
  • Difesa e tutela dell’ambiente e della salute umana ed animale e bonifica dei siti compromessi.
  • Smobilitazione dei tre poligoni di tiro e di tutte le basi militari in Sardegna in nome della sovranità e dell’autodeterminazione del popolo sardo sul proprio territorio nazionale.

Senza coordinamento unitario di tutte le forze contrarie all’occupazione militare è impensabile riuscire a mobilitare quelle energie sufficienti ad ostacolare, sabotare e danneggiare gli interessi miliardari del colonialismo militare dello Stato italiano e scongiurare i rischi collettivi che l’essere “piattaforma militare” stanno esponendo la Nazione sarda a inquietanti tensioni internazionali.

Appuntamenti

MANIFESTAZIONE A CAGLIARI, 31 OTTOBRE, PIAZZA GARIBALDI, CONCENTRAMENTO ORE 10:00.

MANIFESTAZIONE AL POLIGONO DI CAPO TEULADA, 3 NOVEMBRE ORE 10.30, CONCENTRAMENTO PORTO PINO (Sant’Anna Arresi) Via della I spiaggia.

Sassari. Trident Juncture: muimenti contr’a la NATO

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Sighini in tutta la Saldigna dispùtti e muimenti contr’a l’occupazioni militari e l’enolmi addistramentu NATO, la Trident Juncture chi, sigundu cantu ammunistatu da l’Aeronautica Militari a làmpata, si saria douta abulì pa la palti chi rigaldàa la Saldigna. La Trident Juncture è lu più mannu e dannosu addistramentu NATO da l’abbacata di lu Muru di Berlino a ogghj (33 Stati posti in palti, guasi 40.000 omini impignati e cintinaia di mezi pa ària, mari e tarra). Un prugramma di gherra intratu ogghjmmai illu ‘iu cu la palti a focu da lu 21 di santigaini à la dì di Li Santi chi vidi sempri più malumori ill’ìsulaDumani, malcuri 28 di santigaini, impostu a Sassari da li sei di sirintina a lu centru sòziali di lu cumunu S’idealibera (via Casaggia 12) pa la prisintazioni, irrasgiunata e olganizzazioni di la manifestazioni antimilitarista prummossa da No Basi Né Qui Né Altrove pa la dì tre di Li Santi intundu a lu Poligono di Capo Teulada.

Illi dì chi aspettani Capo Teulada, è priiduta in Casteddu un’alta manifestazioni, chjamata da Tavola Sarda per la Pace pa sàbbatu la dì 31 di santigaini, da li 10:00 di matinata. Paltenzia di lu culdolu da via Sonnino veldi via Roma. Continua la lettura di Sassari. Trident Juncture: muimenti contr’a la NATO

Rete NoBasi NéQui NéAltrove. Proposta di mobilitazione contro la Trident Juncture

campeggio nobordersardQuesta proposta della rete NoBasi NeQuiNeAltrove si inserisce nel percorso antimilitarista intrapreso lo scorso autunno in Sardegna. Le pratiche proposte con continuità negli ultimi tempi, nel loro insieme, hanno raggiunto l’obiettivo di disturbare la presenza militare attraverso iniziative di controinformazione, rallentamenti dei convogli, ripetute invasioni dei poligoni e blocco delle esercitazioni. Continua la lettura di Rete NoBasi NéQui NéAltrove. Proposta di mobilitazione contro la Trident Juncture