Tempio. Sacro Cuore, Rinagghju e progetti mancati: un’agenda nascosta?

Conferenza stampa per la presentazione del progetto Sacro Cuore e la concessione del compendio da parte del Comune (Foto: La Nuova Sardegna)
Conferenza stampa per la presentazione del progetto Sacro Cuore e la concessione del compendio da parte del Comune (Foto: La Nuova Sardegna)

Nel documento pubblicato lo scorso aprile – “Il Fronte Indipendentista Unidu in merito all’ex Palazzina Comando e prospettive di sviluppo della città” – il FIU relazionava alla cittadinanza riguardo le vicende dell’Ex Palazzina Comando ed esprimeva una posizione politica circa il discusso Protocollo d’Intesa Comune Tempio Pausania-Ministero degli Interni, ritenuto deleterio per la città viste le condizioni della permuta tra l’ex Palazzina Comando e l’ex carcere La Rutunda. In occasione della pubblicazione del documento, il FIU precisò che alle vicende di Rinagghju e al progetto Sacro Cuore sarebbe spettata una trattazione separata. Negli ultimi mesi abbiamo seguito l’evoluzione del Progetto sino al recente ritiro da parte del Sacro Cuore, con il compendio di Rinagghju che ritorna così all’anno zero. La ricostruzione che segue vuole analizzare i vari passaggi negli ultimi anni, l’improvviso ritiro della Parrocchia ed evidenziare come l’affido alla Diocesi, alla persona del vescovo Sanguinetti, sia stata la ragione principale per la quale la stessa ha potuto beneficiare del finanziamento pubblico per il completamento della chiesa del Sacro Cuore in zona Pischinaccia-Rinaggiu.

Sacro Cuore, Rinagghju e progetti mancati: un’agenda nascosta?

Fa ancora discutere il dietro-front della parrocchia del Sacro Cuore sul Progetto per Rinaggiu del quale tanto si è parlato negli ultimi anni, anche e soprattutto prima della presentazione ufficiale dello scorso marzo con l’ex Sindaco Frediani, l’ex Assessore alla Cultura Roberto Cossu e, per la Parrocchia Sacro CuoreEfisio Coni (parroco) e Sebastiano Sanguinetti (vescovo Diocesi Tempio-Ampurias). Momento importante anche alla luce dello spirito da “ultima spiaggia” (speriamo nel miracolo […] ci auguriamo che la Chiesa riesca dove negli ultimi vent’anni hanno fallito imprenditori e amministratori […] il recupero del compendio grazie al binomio forze armate e chiesa) con il quale l’amministrazione concedeva “pubblicamente” il compendio di Rinagghju per un triennio. Dunque, teoricamente, il Sacro Cuore avrebbe dovuto gestire e prevedere attività “etico-sociali” fino alla primavera del 2018. In realtà, l’affido ha radici antecedenti, quali le richieste di circa due anni prima da parte della Parrocchia e, in particolare, la delibera n. 147 risalente all’agosto 2013.

Per Rinagghju gli ultimi anni sono stati caratterizzati da mancato sviluppo, dai progetti mai decollati e conseguenti contenziosi, da incuria e danneggiamenti occorsi a tutto il compendio. Un progressivo degrado inframezzato da pochi eventi, legati ad attività parrocchiali e non, le quali spesso non necessitano della completa sistemazione del compendio e il pieno e continuo utilizzo dei 14 ettari e delle varie strutture presenti. Data la criticità della situazione, l’idea era quella di procedere “per passi”, con la sistemazione delle singole strutture, oltre la pulizia generale, affinché le stesse potessero utilizzarsi recuperando così gradualmente l’intero complesso o, comunque, gettando una base minima per un più fruttuoso recupero futuro.

In seguito alla revoca del contratto di concessione e la presa in carico forzosa del compendio da parte del Comune, a causa delle inadempienze di Alba Immobiliare, è nato un contenzioso conclusosi di fronte al Consiglio di Stato con la vittoria dell’amministrazione sull’ATI. Era il maggio del 2012 e gli oltre 70.000 euro incassati dalla fideiussione vennero indirizzati sul compendio medesimo che necessitava di interventi immediati.

Successivamente, nel corso del 2013, precisamente l’8 aprile, Don Efisio Coni, in qualità di Parroco della Parrocchia del S. Cuore, ha richiesto l’utilizzo di alcune aree del compendio per attività pastorali e sociali. Nello specifico, lo svolgimento della Festa del Sacro Cuore (alcune giornate nella prima decina di giugno) e, dal 1° giugno al 1° ottobre, le attività estive denominate GREST (Gruppo Ragazzi Estivo o Oratorio Estivo) interessando le aree “ex poligono di tiro” e “piastra dell’idropinico”, oltre ai campetti sportivi presenti nel compendio.

In seguito però, il 23 luglio, il Sacro Cuore presenta all’attenzione dell’amministrazione un documento intitolato “Progetto per Rinaggiu” dove la progettualità viene ampliata manifestando l’intenzione di ricevere una porzione molto più estesa del compendio fino a gestirlo quasi totalmente. Il Sacro Cuore avrebbe operato, inizialmente, sulla base di una concessione annuale, fino ad ottobre 2014. Tra gli elementi principali della richiesta del Sacro Cuore figurano la costituzione all’uopo di un’associazione denominata Oratorio Parrocchiale S. Cuore e rileva l’esplicita ed impegnativa richiesta da parte del Sacro Cuore di – testuale – “un’unica cabina di regia, in modo tale che il Comune possa rapportarsi unicamente con la Parrocchia e viceversa, evitando così il frazionamento delle assegnazioni e quindi l’esistenza nel perimetro di più enti. E coordinamento ed armonia per evitare dispersione”.

La concessione parziale e di breve periodo del compendio a titolo gratuito si realizza con deliberazione di Giunta n. 83, del 23 maggio 2013. In particolare, la gratuità della concessione venne motivata, oltre per le finalità sociali delle attività in esame e la mancanza di lucro delle stesse, anche per le condizioni di profondo degrado e sottoutilizzo del compendio; per queste ragioni, la concessione, seppur gratuita, sgravava direttamente l’amministrazione di un costo per i quattro mesi di GREST, con un beneficio individuato nel risparmio di spesa ottenuto grazie “all’impegno del richiedente alla ripulitura delle aree interessate” il quale “può compensarsi con il mancato introito di un canone di locazione, che per un periodo di quattro mesi e per i locali in questione non potrebbe essere superiore a 6.200“.

Il 9 agosto 2013, sono state accolte le richieste della Parrocchia e venne concesso “in comodato d’uso gratuito il Compendio Rinaggiu Pischinaccia nelle parti richieste nell’allegato progetto alla Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, a decorrere dalla firma della convenzione con scadenza il 31/10/2014, in quanto trattasi della realizzazione di un progetto sperimentale“. Nella delibera in esame, la n. 147, figurano, oltre ad una descrizione storica delle vicende e delle condizioni del compendio, le motivazioni dell’assegnazione e la difficoltà di realizzare in tempi brevi un recupero complessivo ed una piena valorizzazione dell’area. Date le criticità e le condizioni del sito, secondo l’amministrazione “è importante tuttavia gettare le basi per una gestione ottimale dell’intero Compendio, individuando servizi idonei nell’ambito delle priorità indicate dall’Amministrazione”; proprio in quest’ottica i propositi e le richieste della Parrocchia vengono accolte dall’amministrazione in quanto “bene si inseriscono attraverso l’attivazione di servizi etico-sociali aperti innanzitutto alla libera fruizione della cittadinanza di Tempio Pausania e di conseguenza, in crescendo, a tutti i vari segmenti di quel turismo integrato che verrà attratto da una rete di servizi e di prestazioni attivate nei tre settori del volontariato, semi-volontariato e commerciale (intendendo per attività commerciali quelle strettamente strumentali alle attività sociali e ricreative come ad es. bar e piscina)“.

Come detto, la scadenza della “concessione sperimentale” viene in prima battuta fissata al 31/10/2014 in quanto trattasi, appunto, di un progetto sperimentale che in questa fase procede comprensibilmente a rilento. Contemporaneamente, però, viene stabilito che “nel caso in cui le fasi preparatorie per la realizzazione delle attività descritte in progetto, dovessero protrarsi, a causa della situazione di degrado nella quale versano diverse parti del compendio, l’Amministrazione si impegna a prorogare il comodato per un periodo ulteriore che non superi i due anni (ottobre 2016)“.

L’anno seguente, il 20 maggio 2014, la Parrocchia del Sacro Cuore invia un’integrazione/sinossi in merito alla richiesta effettuata nel 2013 e il successivo – testuale – “iter delle trattative” giudicato ormai concluso. Vengono riepilogati gli spazi richiesti: la Piastra A (con delimitazione del piano interrato, riducendo a due i bagni necessari), l’ex tirasegno, la casa del custode, i campetti e la pista di pattinaggio, l’area bar e piscina, il parco giochi, l’anfiteatro (in uso non esclusivo). Viene ribadita l’intenzione – appena ottenuta l’agibilità e la consegna dei locali, previa stima e riparto di spese tra Comune e Sacro Cuore  – di avviare tutti i progetti relativi all’estate 2014 (ovvero i medesimi dell’estate 2013) quali GREST (in seguito alla conclusione delle scuole, 11 giugno) e la festa patronale (27-29 giugno). La stima delle spese necessarie richiamate dall’integrazione avverrà poi celermente da parte dell’amministrazione che, già in data 22 maggio, stila un elenco di interventi per complessivi 58.200 euro (lasciando però ancora in sospeso la valutazione, gli interventi e la ripartizione degli stessi riguardo la piscina, uno dei manufatti più problematici del compendio) cifra ripartita in parti pressoché uguali tra Comune concedente e Parrocchia futuro gestore.

Sempre nel 2014, precisamente con nota n. 1504 del 20/01/2014, il Comune di Tempio Pausania comunicò di aver preso atto della richiesta della Diocesi di Tempio-Ampurias (del 16/01/2014) riguardo il cofinanziamento pubblico per il completamento dell’intervento ricompreso nell’Accordo di Programma del 08/05/1999, nello specifico la chiesa del Sacro Cuore i cui lavori risultano fermi dai primi anni 2000L’incompiuta, situata all’interno dell’ex compendio militare denominato “Pischinaccia”, ha visto un primo e fino a quel momento unico intervento per complessivi € 728.961,16. Secondo quanto riportato nel documento del Centro di Programmazione regionale, riguardo la richiesta di finanziamento del vescovato e la conseguente Rimodulazione del PIA (Piano Integrato d’Area) SS 18 che accoglie concretamente la richiesta:

“[…] nel complesso della Pischinaccia sono state realizzate da parte del Comune alcune opere di riqualificazione (non precisate, ndrin termini di sviluppo turistico integrato ambientale, ricreativo, religioso, congressuale, sportivo, termale e della sicurezza“. 

Il passaggio cruciale nel via libera al finanziamento per la chiesa è l’espresso richiamo proprio all’affido a beneficio del vescovo Sanguinetti: “Il Comune ha quindi affidato al Vescovo di Tempio-Ampurias la gestione di parte del compendio per destinarlo a servizi etico-sociali”.

Proprio per tale ragione, sulla base dell’avvenuto affido al vescovo:

“[…] si impone un intervento di riqualificazione ed adeguamento delle opere già esistenti e la necessità di vedere completato il complesso parrocchiale della Chiesa del Sacro Cuore per il quale si chiede un finanziamento regionale pari a 900.000,00.

In tal modo, dunque, la “concessione sperimentale” fino ad ottobre 2014, che da subito ebbe possibilità di proroga fino ad ottobre 2016, è la ragione principale in forza della quale la Giunta Regionale – sentito il parere di Francesco Pirari il 04/02/2014 (Commissario Straordinario ex-Provincia Olbia-Tempio)- approva il finanziamento richiesto dalla Diocesi per il completamento della chiesa in zona Pischinaccia.

Ai primi di marzo del 2015, come detto, l’annuncio della concessione triennale del compendio di Rinagghju (dunque non più un’ottica sperimentale) e la presentazione pubblica del Progetto Sacro Cuore. Nel settembre 2015 riprendono, dopo oltre un decennio, i lavori tutt’ora in corso per il completamento della chiesa in esame. Ad inizio dicembre 2015 gli sviluppi più recenti: il Sacro Cuore ritira il Progetto per Rinaggiu. A distanza di 9 mesi dalla conferenza di presentazione, oltre due anni dalla “concessione sperimentale” di circa 15 mesi e con ancora più di due anni di comodato d’uso gratuito, la Diocesi rimette il compendio nelle mani del Comune, abbandonando così il Progetto per Rinaggiu.

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