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Sassari. Il Maggio di S’idealibera, Umparemmu: ciclo di formazione politica

Culletivu S'IdeaLìberaUMPAREMMU, atopu di ciarra purìtigga, di Culletivu S’IdeaLìbera

  • SOCIALISMO SCIENTIFICO con introduzione di Cristiano Sabino (6 e 7 maggio)
  • INDIPENDENTISMO E ANTICOLONIALISMO con introduzione di Andrìa Pili
  • ANARCHISMO con introduzione di Costantino Cavalleri

Abbiamo deciso di organizzare una serie di discussioni mirate ad un dialogo su alcuni temi politici, storici e filosofici a noi cari, sentendo la necessità di fare chiarezza su alcuni termini imprescindibili del nostro agire, col fine di leggerne assieme il significato e crescere reciprocamente.

Di volta in volta discuteremo tematiche come ad esempio: rivoluzione e rivolta, socialismo -anarchismo e comunismo-, autodeterminazione dei popoli, anticolonialismo e indipendenza, lotte di emancipazione sociale e autodeterminazione dell’individuo, sistema carcerario e repressione.

Vogliamo evitare lo svuotamento concettuale del nostro linguaggio politico corrente, il cui lessico ha sofferto di impoverimento, banalizzazione e mistificazione negli ultimi quarant’anni creando una generazione politicamente analfabeta, fatalista e qualunquista.

Vogliamo riportare la discussione politica nella vita quotidiana, partendo dai concetti e dalle contraddizioni di base, adoperandoci affinché la discussione non sia circoscritta agli incontri ma continui a crescere fuori da essi, facendo nascere nuove analisi, una nuova estetica e nuovi modi di comunicare.

Come stimolo aggiunto alla discussione sarà presente per ogni incontro un ospite scelto dal collettivo per la sua preparazione sull’argomento. Gli incontri non saranno lezioni, ma una discussione orizzontale ed assembleare di crescita collettiva.

A lenu a lenu ma sighimmu!

Culletivu S’IdeaLìbera – Via Casaggia, 12 – Sàssari vèciu.

A. Jacob. Tutto ciò che è costruito dalla forza e dall’astuzia, l’astuzia e la forza possono demolirlo (1903)

jacobAlexandre Marius Jacob (Marsiglia, 29 settembre 1879 – Bois Saint-Denis, Indre, Francia, 28 agosto 1954) Continua la lettura di A. Jacob. Tutto ciò che è costruito dalla forza e dall’astuzia, l’astuzia e la forza possono demolirlo (1903)

J. Déjacque. “De l’être-humain mâle et femelle” – Lettre à P.J. Proudhon (1857)

déjacque“Écrivain fouetteur de femmes, serf de l’homme absolu, Proudhon-Haynau qui avez pour knout la parole, comme le bourreau croate, vous semblez jouir de toutes les lubricités de la convoitise à déshabiller vos belles victimes sur le papier du supplice et à les flageller de vos invectives. Anarchiste juste milieu, libéral et non Libertaire, vous voulez le libre échange pour le coton et la chandelle, et vous préconisez des systèmes protecteurs de l’homme contre la femme, dans la circulation des passions humaines ; vous criez contre les hauts barons du capital, et vous voulez réédifier la haute baronnie du mâle sur la vassale femelle ; logicien à bésicles, vous voyez l’homme par la lunette qui grossit les objets, et la femme par le verre qui les diminue ; penseur affligé de myopie, vous ne savez distinguer que ce qui vous éborgne dans le présent ou dans le passé, et vous ne pouvez rien découvrir de ce qui est à hauteur et à distance, ce qui perspective de l’avenir : vous êtes un infirme!”

Joseph Déjacque. “De l’être-humain mâle et femelle” – Lettre à P.J. Proudhon (1857)

“Scrittore violentatore di donne, assoluto servo del maschio, Proudhon-Haynau, che ha potuto frustar col knout  la parola, come il carnefice croato, lei sembra godere di tutti le lubricazioni della lussuria a spogliare le vostre belle vittime sulla carta della tortura e di fustigarle con le invettive. Anarchico centrista, liberale e non libertario, desiderate il libero scambio tra il cotone e la candela, e raccomandate sistemi di protezione del maschio contro le donne nello smuoversi delle passioni umane; strillate contro gli alti baroni del capitale, e volete ricostruire l’alta baronia maschile sulle donne vassalle; logico da monocolo vedete l’uomo con l’occhiale che ingrandisce gli oggetti, e la donna con quello che li diminuisce; pensatore afflitto da miopia, non sapete distinguere che ciò che vi mutila nel presente o nel passato, e non potete valutare qual è l’altezza e la distanza, e che cosa prospetta l’avvenire: siete un malato!”

Nazioni senza Stato, di Laura Gargiulo e Igor Ninu

Guerin
Daniel Guérin (1904-1988), storico e politico francese, teorico e   militante del Marxismo Libertario.

 
Suggerisco la lettura di un articolo pubblicato originariamente su  –-n. 390, giugno 2014. In “Nazioni senza Stato” si presentano innanzitutto dei chiarimenti terminologici introduttivi al dibattito sulle nazioni senza stato, sul riconoscimento nazionale, sul concetto di “nazionalismo” e la lotta politica di matrice socialista, tra cui libertaria e anarchica. Nell’immaginario comune –  “nazionalismo” e “anarchismo” – rimandano a un conflitto a priori, una rotta di collisione teorica ancorché pratica. Riprendendo le parole utilizzate dagli autori, c’è da chiedersi chi si prende la responsabilità di liquidare il patrimonio culturale e la conoscenza dei meccanismi sociali emersi dalle lotte di liberazione nazionale come “un pezzo di antiquariato politico o un retaggio della destra fascistoide”.
 
In un’epoca pervasa dal vacuo “né di destra né di sinistra”, un’ulteriore confusione etimologica non favorisce la maturazione di processi sociali di rivendicazione e di sviluppo socioeconomico. Appare quanto meno doveroso porre un punto di domanda circa una sempre più frequente semplificazione che restringe il campo di analisi, creando così uno stereotipo. Nel sistema di istruzione e nei mass-media il termine “nazionalismo” rimanda a un’idea di governo autoritario, con una struttura istituzionale particolarmente verticistica e caratterizzata da un ceto militare influente, istituzioni che operano in e con un’organizzazione economica di tipo corporativista. In pratica, il Fascismo. Ma questa non è un’uguaglianza ovvia, va provata caso per caso, per ciascun movimento di liberazione e, a sua volta, all’interno di ciascuno nel confronto tra differenti approcci ideologici e pratici.
L’appartenenza ad una comunità o nazione da parte dell’individuo urta implicitamente l’idea libertaria di un mondo intero come patria?Ecco, quindi, alcuni spunti di riflessione per un dibattito su “ismi” apparentemente inconciliabili.