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Saldigna: traspolti marìttimi da e pa la Cossica

Saremar
Tempi mali pa li traspolti da e pa la Saldigna. Da l’innariata CIN-Tirrenia di Onorato/Moby a lu sittori aereu cu la Ct-2 iscaduta lu 25 di santigaini, la Ghjunta Pigliaru faci sapè chi trabadda a un prugghjettu nou, s’arrea a la chistioni Saremar: guàsi 200 lochi di trabaddu in piriculu e la frisca proroga da palti di la Commissioni Europea pa pudè sighì lu silviziu finz’ a  lu 31 di malzu 2016.

Pròpriu innantu a l’algumentu di lu traspoltu marìttimu, vi so nuitai da la Cossica undi da pocu la Siduta cossicana s’è ditta a faori di li camini di nai Bonifacio-Lungoni e Propriano-Poltu Turra, in folza di “un chjaru intaressu economicu pa lu perìodu 2016-2022e figghjulendi a la scadenzia pa Saremar. Infattu, li guvelni doarani prividè un’offelta pa mantinè l’assi marìttimi.

Pa lu chi rigalda Bonifacio-Lungoni, lu ghjocu è in manu a li matessi gulveni centrali: la RAS è a faori di la cumpinsazioni economica, in cunfolmitai cu lu prugghjettu di l’Assessori Deiana di sighì l’appogghju pubblicu, mentri Propriano-Poltu Turra – chi par’abà no è agghjutatu cun finanziamenti pùbblichi – doaria ‘idè un impegnu cumunu Saldigna-Corsica. Continua la lettura di Saldigna: traspolti marìttimi da e pa la Cossica

Il FIU su monopolio marittimo e contributo di soggiorno: un protettorato coloniale

monopolioDal monopolio di Onorato al no alla tassa soggiorno: la Giunta Pigliaru assomiglia sempre di più a un protettorato coloniale

La Sardigna e i diritti dei sardi sono messi al sacco da potenti oligarchi che speculano sulle risorse della nostra terra e sui diritti fondamentali del popolo sardo. Uno degli esempi più eclatanti di questa condizione coloniale è il caso del monopolio trasporti per nave: il signor Onorato oggi possiede il 95% dei trasporti marittimi da e per la Sardegna. Grazie alla copertura finanziaria di un fondo americano e di Unicredit, oltre alla compiacente indolenza della giunta Pigliaru e delle sue stampelle “sovraniste”, da oggi la Sardegna è ufficialmente un serbatoio del quale l’oligarca può disporre come meglio crede.
Onorato ha liquidato anche le ultime apparenze della concorrenza mettendo da parte gli ex soci della CIN. Il ricorso all’Antitrust dell’assessore Massimo Deiana, le patetiche esternazioni di Pigliaru su Facebook e le lamentele a mezzo stampa degli esponenti della maggioranza sono tardive e ipocrite perché la politica monopolistica di Onorato non era certo un mistero e questo è solo l’atto finale di un processo di concentrazione di capitale nel settore, tristemente noto dall’estate 2011 con il “sacco” delle tasche dei turisti, prosciugati ben prima di poter spendere un solo euro in Sardigna. Le grandi potenzialità turistiche della nostra Natzione vengono così mortificate e la pratica monopolistica (attribuita alla crisi nord-africana) drena tante risorse quanto più la Sardigna registra presenze in aumento, data la grande attrattiva dell’isola a livello internazionale. Poco importa a Onorato che il turista potrà spendere ben poco una volta giunto nell’ambita meta turistica dato che il caro traghetti spenna i turisti.
La giunta Pigliaru e le sue compiacenti stampelle “sovraniste” hanno avuto tutto il tempo per impegnarsi in una seria e frontale battaglia contro la realizzazione e gestione del monopolio a beneficio della proprietà campana, del conseguente caro trasporti e per revocare la convenzione con Tirrenia.
Se a ciò aggiungiamo anche il secco no dell’assessore al turismo Francesco Morandi alla proposta della tassa di soggiorno abbiamo veramente il quadro completo della situazione. Morandi dichiara che la tassa di soggiorno “produce pochi spiccioli per le casse e molti danni per l’immagine”. Possiamo e dobbiamo discutere modi e criteri di applicazione del contributo di soggiorno, ma è un dato di fatto che economie turistiche ben più sviluppate della nostra la applicano da anni e ne traggono profitti concreti in termini naturalistici, di servizi, di gestione dei flussi e di responsabilizzazione degli amministratori locali per l’impiego trasparente del gettito.
Il Fronte Indipendentista Unidu ritiene necessario che tutto il movimento di liberazione nazionale faccia quadrato su queste due tematiche di vitale importanza per lo sviluppo del nostro Paese:
• Introduzione di un contributo regionale di soggiorno. I proventi saranno destinati al mantenimento delle infrastrutture che più risentono del carico turistico concentrato in pochi mesi, al recupero e valorizzazione del patrimonio artistico-archeologico dell’isola e una sua più ampia promozione.
• Nella prospettiva di costruire una Sardigna sovrana, dotata di una sua flotta passeggeri e mercantile, è indispensabile l’apertura di un tavolo di confronto tra la RAS e la proprietà Moby che miri a regolamentare il continuo drenaggio di risorse derivante dalla condizione di monopolio privato. La Sardigna non può accettare di essere il fattore di produzione nelle mani di un oligarca italiano e la questione trasporti marittimi ha una portata politica nazionale, non semplicemente risolvibile dall’ANTITRUST italiana della quale conosciamo bene i “risultati” ottenuti circa altri monopoli che affossano la Sardigna. Onorato fa i suoi interessi, noi da indipendentisti dobbiamo fare altrettanto per la nostra Natzione.

Fronte Indipendentista Unidu