Sassari. Trasporti, azione degli indipendentisti: “a si mòere est unu deretu, no unu lussu”

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Sassari. Trasporti, azione degli indipendentisti: “a si mòere est unu deretu, no unu lussu”

http://www.videolina.it/video/servizi/104085/indipendentisti-contro-il-caro-trasporti-penalizzati-studenti-e-anziani.html

Oggi, 13 settembre 2016, il Fronte Indipendentista Unidu, Sardigna Nazione Indipendentzia e la Confederazione Sindacale Sarda, hanno compiuto un’azione politica a Sassari presso la fermata degli autobus della linea ARST di Via Zirano, per denunciare: i rincari anche del 29% del costo dei biglietti nei tragitti inferiori ai 30 km; i rincari sugli abbonamenti mensili e sulle corse semplici (Il prezzo di due corse semplici è maggiore del vecchio biglietto andata/ritorno); l’eliminazione dei biglietti A/R e introduzione del Biglietto giornaliero con costi estremamente elevati a carico dell’utente; l’introduzione di una sovrattassa in caso di acquisto del biglietto a bordo degli autobus. Un balzello che non trova giustificazione, visto che in moltissimi comuni non ci sono punti vendita e biglietterie e l’abolizione delle agevolazioni previste per anziani e per le famiglie meno abbienti e con studenti a carico che si basavano sulle soglie ISEE (studenti e over 65).

I militanti sono saliti sui mezzi ARST, hanno distribuito volantini informativi e di proposta agli utenti.

A si mòere est unu deretu, no unu lussu!
Muoversi è un diritto, non un lusso!

Intendiamo esprimere la nostra contrarietà nei confronti della delibera della Giunta Regionale 20/06 del 12 aprile 2016, integrata dalla deliberazione del 40/04 del 6 luglio 2016, in riferimento all’istituzione delle nuove tariffe per il trasporto pubblico.

Il nuovo sistema tariffario del trasposto pubblico, entrato in vigore il primo settembre, è frutto di un accordo tra l’azienda ARST e la Regione. Gli autori parlano con toni trionfalistici di “semplificazione e armonizzazione” ma, in realtà, si tratta solo di un esoso aumento del costo dei biglietti!

In sintesi, ecco la “rivoluzione” dei trasporti marcata Pigliaru:

1) Rincari anche del 29% del costo dei biglietti nei tragitti inferiori ai 30 km;
2) Rincari sugli abbonamenti mensili e sulle corse semplici (Il prezzo di due corse semplici è maggiore del vecchio biglietto andata/ritorno);
3) Eliminazione dei biglietti A/R e introduzione del Biglietto giornaliero con costi estremamente elevati a carico dell’utente;
4) Introduzione di una sovrattassa in caso di acquisto del biglietto a bordo degli autobus. Un balzello che non trova giustificazione, visto che in moltissimi comuni non ci sono punti vendita e biglietterie;
5) Abolizione delle agevolazioni previste per anziani e per le famiglie meno abbienti e con studenti a carico che si basavano sulle soglie ISEE (studenti e over 65).

In pratica, con l’eliminazione della differenza per reddito, la Giunta Pigliaru ha messo i più poveri sullo stesso piano dei ricchi contro ogni logica, il buon senso ed ogni forma di giustizia sociale.

Alla luce di questi ingiustificabili aumenti, evidenziamo i punti in cui può riassumersi la politica adottata dalla giunta Pigliaru:

1) Attacco al diritto allo studio;
2) Disincentivo all’uso dei mezzi pubblici e compromissione del diritto alla mobilità di studenti, lavoratori e anziani;
3) Aumento dello spopolamento dei paesi oggi ancora più isolati tra loro e dai servizi forniti dai grandi centri cittadini (università, ospedali, Inps, ecc..).

Le nostre proposte:

1) Il ritiro dell’accordo e il ripristino del vecchio piano tariffario per le tratte inferiori ai 30 km;

2) Il ripristino delle agevolazioni per anziani e studenti sulla base dell’indicatore ISEE;

3) Aumento delle biglietterie e cura delle fermate di sosta con installazione di panchine e pensiline. Richiesta che facciamo con particolare attenzione rivolta alla stazione di Sassari, provvisoria dal 2008 in via Padre Zirano e in totale stato di abbandono sia da parte dell’A che dell’amministrazione di Sassari.

La nostra protesta, appoggia la lotta delle Unioni dei Comuni Coros e quella degli studenti pendolari, contro questo nuovo salasso voluto dalla Giunta Pigliaru per affermare il diritto allo studio, il diritto alla mobilità e lo sviluppo di un Piano Nazionale Sardo dei Trasporti, in un ottica di disincentivo all’utilizzo dell’auto privata volta allo sviluppo di una mobilità sostenibile.

Fronte Indipendentista Unidu; Sardigna Natzione Indipendentzia; Confederazione Sindacale Sarda

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