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Salvini in Saldigna. Il FIU: “nessuna agibilità ai fascio-leghisti”

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Il Fronte Indipendentista Unidu invita tutti gli indipendentisti a partecipare alle mobilitazioni per impedire a Salvini di parlare, che si svolgeranno a Cagliari e ad Alghero giovedì 11 febbraio.

Salvini e il suo portato di razzismo e fascismo non sono i benvenuti nella nostra terra, anche perché i sardi sanno bene cosa significhi essere vittime del pregiudizio e del razzismo, perfino di quello istituzionale, come il caso del procuratore di Cagliari ha recentemente dimostrato.

Un milione di sardi sono attualmente emigrati per ragioni economiche e quindi i sardi sanno bene cosa significhi abbandonare la propria terra in cerca di un futuro migliore e non possiamo prestare il fianco a chi alimenta la cultura dell’odio verso i migranti.

Non accettiamo che la nostra terra sia teatro di propaganda razzista e fascista e non accettiamo che gente come Salvini venga ad insegnarci come mantenere i rapporti con le altre culture e gli altri popoli, cosa che facciamo da millenni con successo.

I veri invasori non sono i migranti, bensì i partiti italiani di cui Salvini è degno rappresentante essendo stato al governo in coalizione con la destra italiana dando il via libera al saccheggio e alla distruzione della nostra terra. Mobilitiamoci per respingere colonialisti, razzisti e fascisti e per costruire un vasto movimento popolare per l’indipendenza, solidarietà sociale e la pace fra i popoli!

‘Roma nun fa la stupida’… (di Marco Piccinelli).

Dal Nuovo Centrodestra alla Lega Nord: Marco Pomarici, voce storica della destra romana in quota Forza Italia da sempre, poi passato al Ncd di Angelino Alfano in seguito allo strappo con l’ex Cavaliere del lavoro, approva al lido di Matteo Salvini.

Matteo anche lui, ma segretario federale di un partito che, da mesi, sta attuando delle ‘prove tecniche di Lepenismo’ in Italia. Il tutto condito da un po’ di leghismo storico e qualche qualunquismo. Ma Pomarici, consigliere Capitolino e neo eletto nell’Assemblea Metropolitana di Roma, non è il solo a approdare alla Lega Nord di Salvini, con lui ci sarebbero: Luca Aubert e Simona Baldassarre – consiglieri del Municipio Roma I-Centro Storico -; Daniele Giannini, Raimondo Fabbri e Maria Gemma Di Trocchio, consiglieri del XIII Municipio Roma Aurelio.

A questo si aggiunge anche il consigliere, anch’egli Ncd, del municipio VI (ex VIII – Roma delle Torri) Massimiliano Lorenzotti. Quest’ultimo già presidente del municipio in quota Popolo della Libertà, detiene un record di assenze invidiabile: sia quando era presidente, sia ora da consigliere.
I sette, dunque, andranno a costituire quei gruppi consiliari che si andranno a chiamare Lega dei Popoli, così come scritto dallo stesso on. Pomarici su Facebook a seguito della separazione dal Ncd: «Da oggi, Amici, siamo con Matteo Salvini, unico vero leader del centro-destra italiano. Dobbiamo essere in tanti per difendere i nostri principi ed i nostri valori. Da ora in poi dovremo di nuovo scendere in strada (come d’altronde abbiamo sempre fatto) per far conoscere sempre di più il progetto della Lega dei Popoli con Salvini». La Roma-pro-Salvini pare stia prendendo piede e su Facebook nasce la pagina Roma con Salvini.

Ormai lontani, persi nella notte dei tempi i mantra leghisti-celhoduristi come Roma Ladrona o i cori di una remota Pontida del 2009 alzati dallo stesso segretario di oggi contro i napoletani. Napoletani che, a detta del coro, avrebbero emesso olezzi naturali causa del loro appartenere alla linea ideale di demarcazione tra Nord e mezzogiorno d’Italia.

Roma e Marine Le Pen, due orientamenti neo leghisti – verrebbe da dire – che stringono accordi elettorali con Casa Pound, Forza Nuova e la galassia neofascista romana per la classica battaglia delle preferenze alle europee; Roma e Le Pen – padre – che venivano sonoramente bollati come ‘fascisti’.

lega lombardaMa dalla Lega Lombarda nei primi anni ’90. Erano pur sempre altri tempiLa memoria storica si perde nel corso di generazioni e, se essa non viene rinfrescata, succede che essa venga tradotta, ad uso di chi ne tira i fili come le Parche: ecco, dunque, che la Lega diventa lepenista e punta alla creazione di un polo con altre destre, notoriamente ostili ai cosiddetti centrodestra che nel tempo si sono succeduti.

Capita, quindi, che Borghezio scenda a Roma per protestare contro l’invasione dei clandestini e venga pure fischiato una volta, a Tor Pignattara (Municipio V – ex VI&VII), uno dei quartieri con più alta densità di migranti della Capitale dopo Piazza Vittorio. Ma una seconda volta venga anche accolto: a Corcolle, dove l’intolleranza – recentemente – s’è materializzata in aggressioni.

Inizia solo ora, dunque, lo sconfinamento extraPadano della LegaNord/Lega dei Popoli.