Ma Salvini e il suo portato di razzismo e fascismo non sono i benvenuti nella nostra terra, i sardi sono un popolo ospitale e aperto alle altre culture e non amano la retorica razzista e incivile di cui si fa portatore questo personaggio. I sardi inoltre conoscono bene il razzismo per averlo subito in passato e per subirlo ancora oggi, perfino da alte cariche istituzionali come insegna la vicenda delle dichiarazioni razziste del procuratore di Cagliari che addita i sardi della Barbagia di avere un “istinto predatorio” che li conduce alla delinquenza.

I sardi sanno cosa significhi emigrare per cercare lavoro e spesso essere trattati come criminali come lo erano gli emigrati in Toscana negli anni Ottanta e Novanta, tutti tacciati di essere sospetti “sequestratori” o addirittura vittime di pogrom razzisti come lo sono stati gli operai sardi che lavoravano alla costruzione della linea ferroviaria ad Itri nel 1911, quando camorra e carabinieri aizzarono la folla al grido di «morte ai sardegnoli» uccidendone una decina.

I veri nemici del popolo sardo non sono gli immigrati o i profughi ma le multinazionali che stanno depredando la nostra isola, l’Esercito italiano che la sta riducendo ad un enorme campo di addestramento e di sperimentazione di armi, lo stato italiano che la mantiene in condizione di sottosviluppo e i colonialisti che la stanno impoverendo e saccheggiando per coltivare i propri squallidi affari.
Mobilitiamoci numerosi per impedire a Salvini di parlare!

Giovedì 11 febbraio – Ore 15:00 – Concentramento sul lungomare Valencia, fronte Hotel Carlos V