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Tempio, Lu Spinsateddu: dalla riqualificazione all’inquinamento. Analisi di un intervento pubblico locale

Tempio, Lu Spinsateddu: dalla riqualificazione all’inquinamento. Analisi di un intervento pubblico locale

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È tempo di bilanci, tanto di fine anno quanto in conclusione di mandato amministrativo. Di seguito si propone un’analisi riguardo un controverso intervento pubblico locale, previsto e realizzato dal Comune di Tempio Pausania e finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna.

Da una semplice e attesa riqualificazione di una scuola materna sono scaturite diverse peripezie – alcune note altre meno – che hanno comportato un dispendio di ingenti risorse pubbliche e, non meno importante, un rilevante impatto ambientale a causa di un grave episodio d’inquinamento.

Le vicende de Lu Spinsateddu sono emblematiche sotto diversi punti di vista e, anche per questo, è utile sintetizzare, documentare e valutare l’implementazione di una data policy.

Oltre gli aspetti tecnici dell’intervento emerge il richiamato inquinamento, la gestione dell’episodio e la trasparenza dell’azione amministrativa, la sottovalutazione e l’occultamento dei rischi e degli impatti ambientali, la qualità della comunicazione istituzionale dell’Ente.

Infine il lavoro vuole essere anche un esempio sul metodo giornalistico attraverso il quale operare e documentare situazioni simili, come svolgere ricerche con l’opportuna verifica e approfondimento su fonti e dichiarazioni pubbliche.

Nel metodo rientra sottoporre la valutazione stessa ad una imprescindibile revisione paritaria che dia ai lettori e diretti interessati la possibilità di confutare le informazioni, le procedure e le conclusioni.

Il lavoro viene divulgato gratuitamente. Chi volesse contribuire ai diversi costi di ricerca e analisi può effettuare una donazione tramite PayPal (indirizzo email di riferimento luigipiga87@hotmail.it).

Per eventuali rimostranze e richieste di delucidazioni o documentazione specifica, il contatto di riferimento è luigi.piga.tempio@pecgiornalisti.it. Il prima possibile verrà dato riscontro. Grazie.

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Tempio. Mancato antincendio: pericolo per Lu Spinsateddu

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Lu Spinsateddu, vista su Curragghja (foto: Davide Cioncia)

Tempio. Mancato antincendio: pericolo per Lu Spinsateddu

Si avvicina il 33° anniversario dell’incendio di Curragghja, uno tra i più devastanti nella storia della Sardegna nel quale a Tempio Pausania, il 28 luglio del 1983 e nelle settimane seguenti a causa delle ustioni riportate, persero la vita nove persone tra volontari civili e personale del Corpo Forestale.

É noto come spesso alla Storia non conseguano buoni alunni, ma più semplicemente il rione Lu Spinsateddu, il quale si trova in un punto nel quale imperversarono le fiamme quel 28 luglio, lamenta da anni una scarsa cura, in special modo per quanto riguarda le prescrizioni antincendio previste dalla legge.

Alla luce dell’ennesima inottemperanza delle prescrizioni, i residenti avevano difatti ritenuto, già dal 26 giugno scorso, di cautelarsi in via ufficiale con una lettera, non resa pubblica, indirizzata direttamente all’Ufficio Tecnico Comunale e, per conoscenza, al Comando Polizia Locale e la Stazione dei Vigili del Fuoco di Tempio Pausania.

Proprio Curragghja viene citata nella nota sottoscritta da diverse famiglie del rione, nella quale si ricorda “che nell’estate del 1983, oltre alle alte temperature e la stagione particolarmente secca, i danni a persone e cose sono stati anche conseguenza dello stato di incuria generalizzata della periferia proprio a valle di Curragghja”.

La situazione, attualmente tutt’altro che sanata, risulta ancora più grave dal momento che i fondi limitrofi all’abitato, al quale si aggiunge il campo sportivo comunale “Antonio Fois”, rientrano nelle competenze e responsabilità dirette del Comune di Tempio Pausania e della Diocesi di Tempio-Ampurias, soggetti che “non hanno provveduto, o provveduto in modo sommario, alla pulizia dei fondi creando così un alto pericolo di nascita e propagazione di incendi i quali potrebbero creare grave pregiudizio a persone o cose“.

Per quanto riguarda il campo sportivo in questione, da metà giugno questo non ospita più gli allenamenti dei ragazzi della squadra sportiva “Civitas”, stesso periodo in cui il termine delle prescrizioni andava in scadenza. Conclusa definitivamente la stagione sportiva, la struttura comunale è stata interessata da una progressiva incuria e, in particolare, dal mancato adeguamento del sito alle prescrizioni antincendio.

Segnaliamo inoltre che, nella malaugurata ipotesi di danni, saremo costretti ad adire le vie legali nei confronti di coloro che non hanno provveduto alla cura delle proprietà e di tutti i soggetti che pur avendo titolo e dovere di intervento non hanno ottemperato a vigilare e sanzionare” – conclude la nota dei residenti di Lu Spinsateddu.

Lu Spinsateddu. L'(in)Curia di Tempio.

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Nella prima parte della stagione estiva, da più parti, sono pervenute lamentele nei confronti dell’amministrazione comunale a causa dell’incuria di alcune zone della città. Si tratta per lo più di zone periferiche, a differenza di zone centrali più frequentate da turisti le quali ricevono maggiori attenzioni. Queste rimostranze, molte comuni al periodo invernale, hanno più che un fondo di verità.

Ma non tutti i “casi” sono identici in quanto a responsabilità e non sempre le responsabilità riguardano unicamente l’amministrazione comunale. Il caso del rione Lu Spinsateddu, ad esempio, merita un discorso separato. Il terreno non è di proprietà del Comune e non è sua diretta competenza occuparsi della pulizia antincendio. Detto questo, non è accettabile che a fine luglio il terreno di proprietà della Curia, circa tre ettari, versi nell’abbandono con rovi di svariati metri e sterpaglie secche che, per quando “distanti” dal più frequentato Viale della Fonte Nuova, sono tutt’altro che rassicuranti per le decine di famiglie della zona e per la città tutta.

Ciò non significa che l’amministrazione comunale o altri che con essa operano sul territorio (Forestale e Vigili urbani) non abbiano delle responsabilità. Nel caso del Comune la responsabilità è, innanzitutto, politica. La Curia e le parrocchie tempiesi difatti beneficiano periodicamente di finanziamenti pubblici che provengono dalle casse comunali e talvolta regionali, come dimostra il recente stanziamento per la chiesa del Sacro Cuore alla Pischinaccia. Altre zone della città, come appunto la Pischinaccia, versano nell’incuria da anni e non sono state oggetto di sollecito e presa di posizione da parte dell’amministrazione comunale pro-tempore, quasi vi sia una sorta di malcelata reticenza nel considerare la Curia al pari di tutti gli altri cittadini o proprietari soggetti a diritti e doveri del caso.

Ogni anno, ciclicamente, i residenti di Lu Spinsateddu si ritrovano a discutere del solito problema. L’abitudine in passato era quella di sollecitare tramite lettere raccomandate gli uffici dei Vigili urbani e della Forestale, affinché chi di dovere provvedesse in seguito alla pulizia del fondo. Questa prassi ha progressivamente fatto figurare un normale obbligo in capo alla Curia, punibile tramite sanzioni amministrative in caso di inottemperanza, come una gentile concessione della stessa ai residenti.

Nell’anno in corso non è stato effettuato alcun sollecito e difatti i risultati sono sotto gli occhi di tutti.