Tempio Pausania. Morbosità: no grazie.

calunnia
“La Calunnia”, di Sandro Botticelli, 1496. Tempera su  tavola.

Le righe che seguono riguardano un increscioso episodio verificatosi a Tempio nelle settimane passate. L’episodio ha riguardato un attacco personale nei confronti di un marito sorpreso, secondo la diffamazione circolata, a tradire la coniuge con un presunto uomo. Nelle versioni più fantasiose, secondo la diffamazione circolata, questa persona avrebbe più amanti e non tutti dello stesso sesso; sarebbe scappato da casa oppure sbattuto fuori, ed in ultima analisi anche perdonato e ripreso nell’ambiente domestico.

Questo episodio, del quale la famiglia interessata ha smentito qualsiasi fondatezza, ripropone in modo preoccupante (e per l’ennesima volta in pochi mesi) il livello di morbosità raggiunto da quella che qualcuno chiama opinione pubblica nella città di Tempio. Chiacchiere e pettegolezzi  in alcuni casi possono essere in un certo qual senso comprensibili, a causa di eventi più o meno concitati e inusuali in una comunità di poche migliaia di abitanti. In questo caso però la situazione appare, sotto questo profilo, molto più grave e totalmente priva di fondamento.

La preoccupazione nasce dal fatto che si voglia minare intenzionalmente la serenità di una persona e della propria famiglia, al di là dei “ricami” successivi e le versioni che vengono infarcite di nuovi, quanto falsi, particolari.

Per queste ragioni i diretti interessati, che nel frattempo hanno nominato un legale, stanno risalendo all’origine di questa catena di diffamazione artificiosamente creata con il dovuto anticipo. Fanno quindi appello a quella parte di cittadinanza sana che sia disponibile a fornire privatamente informazioni utili (e reali) al fine di individuare origine e scopi di tale diffamazione e per porre la parola fine a questa brutta pagina per la città di Tempio.

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