Indipendentisti uniti nel denunciare quanto accaduto a Quirra (da Pesa Sardigna)

 


Indipendentisti uniti nel denunciare quanto accaduto a Quirra (da Pesa Sardigna)

I fatti di Quirra hanno suscitato molto scalpore nel panorama politico sardo legato all’indipendentismo e al progressismo.

Praticamente tutti i movimenti e i partiti politici non governativi e non subalterni alle logiche coloniali hanno trovato inaccettabile che lo Stato, per conto delle forze di polizia, abbia impedito a liberi cittadini sardi di manifestare la propria opposizione alla presenza militare in Sardegna.

Non una parola su quanto accaduto è stata invece proferita né dalla maggioranza né dall’opposizione presente in Consiglio Regionale, nemmeno da quelle forze sedicenti “indipendentiste”, “sovraniste” o “di sinistra”.

Di seguito la nota stampa unitaria, appena giunta in redazione, di tutte le organizzazioni aderenti al progetto politico “Pro s’alternativa natzionale” che stigmatizza quanto accaduto e che si rivolge direttamente a tutti gli ambienti democratici sardi: «la Mesa natzionale composta da Fronte Indipendentista Unidu, Gentes, ProgReS, Sardigna Lìbera e Sardigna Natzione» – si legge nella nota stampa – «denuncia la grave limitazione alla manifestazione contro l’occupazione militare della Sardegna, avvenuta nella giornata de sa Die de sa Sardigna 2017, come un grave atto di provocazione dello Stato italiano e dei suoi rappresentanti, diretta contro i Sardi e le loro libertà fondamentali.

Si è trattato non solamente di una limitazione al diritto di manifestare pacificamente le proprie idee, come garantito dai diritti di libertà universali e da tutti i trattati internazionali che lo stesso stato italiano ha sottoscritto, ma più specificamente dell’impiego degli apparati repressivi, in modo drammatizzato e spettacolare, contro il diritto dei Sardi all’autodeterminazione.

Le forze dell’ordine non si sono poste a tutela della libertà dei cittadini, ma contro il popolo sardo e a difesa dell’occupazione militare. Le organizzazioni aderenti alla Mesa Natzionale si appellano a tutti i democratici, gli indipendentisti, i sardisti, e a tutti i semplici cittadini sardi, per difendere la democrazia e i diritti. Esige dal Presidente della Regione e dalle autorità regionali che osino porsi dalla parte dei Sardi e dei diritti universali, e non di chi comanda la Sardegna dall’esterno.

Chiede ai Sindaci di prendere posizione, perché assumano in questo momento la rappresentanza istituzionale del popolo sardo e dei suoi elementari diritti democratici.

Chiede a tutti i cittadini sardi inoltre la massima vigilanza nei confronti delle articolazioni locali del potere statale italiano, che stanno manifestando un’aggressività inquietante e un atteggiamento provocatorio e antisardo, che allarma e preoccupa, e che si manifesta in atti di repressione immotivati che richiamano il loro oscuro passato, e sono in palese contrasto con i diritti democratici fondamentali».

Il prossimo appuntamento della rete sarda “A Foras” che comprende anche una buona parte del movimento indipendentista è fissato per domenica 14 maggio a Bauladu. Sarà l’occasione per studiare una strategia di risposta unitaria e popolare per rispedire al mittente le tante provocazioni subite da parte degli organi di polizia dello Stato italiano.

Da Pesa Sardigna
– http://lnx.pesasardignablog.info/2017/05/01/indipendentisti-uniti-nel-denunciare-quanto-accaduto-a-quirra/

Indipendentisti uniti nel denunciare quanto accaduto a Quirra

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