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Casteddu. La cooperativa A.S.A.R.P. UNO diffida la Regione Sardegna

ASARP UNO

La cooperativa A.S.A.R.P. UNO diffida la Regione Sardegna

La Regione blocca un luogo che porterebbe benessere alle persone con sofferenza mentale”. Sono le parole durissime diffuse dalla cooperativa A.S.A.R.P. UNO fondata dai familiari Asarp nel 1995 e presieduta da Stefania Matta. “La Comunità Terapeutica “Franca e Franco Basaglia” – denuncia la nota – non apre grazie alle incomprensibili lungaggini burocratiche della Regione Sardegna. Senza il decreto di autorizzazione al funzionamento, la Cooperativa non può firmare il contratto con la ASL n. 8 per l’avvio della Comunità. Si è deciso di dare mandato ad un legale perché proceda nei confronti della Regione Sardegna per tutelare la Cooperativa”.

Secondo quanto riferito dalla Cooperativa, “da agosto 2014 viene pagato l’affitto della struttura e tutte le utenze, e da febbraio 2015 le rate di mutuo bancario acceso per i lavori di ristrutturazione e adeguamento alle norme regionali dell’immobile. Oltre alle polizze fideiussorie richieste dalla ASL n. 8 per la partecipazione e l’aggiudicazione della gara d’appalto”.

Inoltre – aggiunge il comunicato – “Nel marzo 2015, la Cooperativa ha presentato istanza per ottenere la compatibilità che è stata rilasciata nell’agosto del 2015. Nello stesso mese è stata presentata l’istanza per l’ottenimento dell’autorizzazione al funzionamento. Ed è qui che la questione diventa misteriosa”.

Le lungaggini. Dopo l’apertura formale dell’istruttoria dello scorso agosto, a novembre è avvenuto il sopralluogo dei funzionari dell’Assessorato alla Sanità con il rilievo di alcuni allegati mancanti, consegnati il successivo 3 dicembre. Un mese per l’analisi della pratica e il passaggio degli stessi alla Commissione competente con, a sorpresa, un’ulteriore richiesta di documentazione. Ora l’istruttoria non è ancora conclusa: la pratica deve tornare in Commissione il prossimo 24 febbraio.

Tuttavia, “In tutto questo frattempo – denuncia l’Ufficio Stampa della Cooperativa – si continuano a pagare (senza alcuna entrata) spese considerevoli con gravi conseguenze”.

http://www.ilminuto.info/2016/02/37224/

Trident Juncture. Il FIU: “liberiamo la Sardegna dall’occupazione militare”


occupazione militare

LIBERIAMO LA SARDEGNA DALL’OCCUPAZIONE MILITARE

Il Fronte Indipendentista Unidu aderisce alle mobilitazioni contro l’occupazione militare della Sardegna e contro lo svolgimento dell’esercitazione Trident Juncture e invita tutti i cittadini sardi che hanno a cuore la difesa della loro terra e la difesa della pace fra i popoli a scendere in piazza.

La Trident Juncture 2015, la più imponente esercitazione NATO degli ultimi 15 anni a conclusione di una intensissima stagione di esercitazioni e addestramenti.

In particolare il poligono di Capo Teulada sarà uno degli epicentri dell’esercitazione NATO. Qui è previsto il bombardamento contro la costa sarda, lo sbarco di reparti anfibi italiani, USA e del Regno Unito e di altri trenta stati aderenti all’alleanza imperialista NATO. Data la situazione di forte crisi internazionale e dati i mezzi straordinari messi in campo possiamo dire che si tratta non di una esercitazione ma di una operazione di preguerra.

Il Fronte Indipendentista Unidu ritiene che per meglio coordinare le lotte contro l’occupazione militare straniera (compresa quella italiana) sia però necessario creare un coordinamento unitario che non si fermi all’opposizione alle esercitazioni ma prosegua con campagne e mobilitazioni costanti.

Riteniamo che i tre punti unificanti possano essere senz’altro:

  • Difesa dei valori della pace e condanna delle politiche imperialistiche ed aggressive della NATO.
  • Difesa e tutela dell’ambiente e della salute umana ed animale e bonifica dei siti compromessi.
  • Smobilitazione dei tre poligoni di tiro e di tutte le basi militari in Sardegna in nome della sovranità e dell’autodeterminazione del popolo sardo sul proprio territorio nazionale.

Senza coordinamento unitario di tutte le forze contrarie all’occupazione militare è impensabile riuscire a mobilitare quelle energie sufficienti ad ostacolare, sabotare e danneggiare gli interessi miliardari del colonialismo militare dello Stato italiano e scongiurare i rischi collettivi che l’essere “piattaforma militare” stanno esponendo la Nazione sarda a inquietanti tensioni internazionali.

Appuntamenti

MANIFESTAZIONE A CAGLIARI, 31 OTTOBRE, PIAZZA GARIBALDI, CONCENTRAMENTO ORE 10:00.

MANIFESTAZIONE AL POLIGONO DI CAPO TEULADA, 3 NOVEMBRE ORE 10.30, CONCENTRAMENTO PORTO PINO (Sant’Anna Arresi) Via della I spiaggia.

Rete NoBasi NéQui NéAltrove. Proposta di mobilitazione contro la Trident Juncture

campeggio nobordersardQuesta proposta della rete NoBasi NeQuiNeAltrove si inserisce nel percorso antimilitarista intrapreso lo scorso autunno in Sardegna. Le pratiche proposte con continuità negli ultimi tempi, nel loro insieme, hanno raggiunto l’obiettivo di disturbare la presenza militare attraverso iniziative di controinformazione, rallentamenti dei convogli, ripetute invasioni dei poligoni e blocco delle esercitazioni. Continua la lettura di Rete NoBasi NéQui NéAltrove. Proposta di mobilitazione contro la Trident Juncture

Cagliari. Salvini, Fascismo e minacce: solidarietà del FIU a Francesca Mulas

salvini cagliariIl Fronte Indipendentista Unidu esprime piena solidarietà alla giornalista Francesca Mulas, ennesima vittima di minacce fasciste e insulti maschilisti. La sua “colpa” è aver scritto un articolo di cronaca (“Neofascisti sardi schierati con la Lega”) all’indomani del sit-in leghista a Cagliari nell’ambito del tour promozionale nel Sud Italia. Articolo che mette in guardia sulla possibilità di una radicalizzazione di movimenti fascisti in Sardigna, di chiara matrice fascista ed italiana. La Lega si è presentata a Cagliari, in Sardigna, con la mira di attrarre a sè quelle parti della nostra società che si trovano sempre più allo sbando, e cercano in un qualche modo di convogliare la loro rabbia, la condizione sociale da cui da sempre pescano la reazione e i razzismi in genere.

La Sardegna non è Italia, per cui respingiamo al mittente le strumentalizzazioni che, nel fascismo o antifascismo, cercano di ricondurre la lotta di liberazione nazionale sarda sulla via italica e, ancora peggio, sulla via dell’odio razziale, del riverniciamento leghista, sulle felpe becere, sull’islamofobia dilagante, sul maschilismo e sull’odio al laicismo. La reazione e i rigurgiti sciovinisti italiani, il maschilismo, l’ignoranza, si propagano a vista d’occhio, aizzando così nuove faide sociali. Noi indipendentisti non permetteremo che le condizioni di impoverimento alle quali è sottoposta la nostra Nazione vengano viscidamente utilizzate e cavalcate per distogliere l’attenzione di un Popolo dalle dinamiche coloniali che ogni giorno rendono il Popolo stesso più vulnerabile e attaccabile dai vecchi e nuovi fascisti. Non intendiamo affermare che sia solo folclorismo, non sottovalutiamo e per questo denunciamo queste derive sociali come pienamente organiche al mantenimento del nostro popolo in condizioni di sottosviluppo. In Sardigna, però, questa contraddizione e questa situazione di disperazione sociale hanno un nome preciso: Stato italiano e il suo nuovo assetto renziano, di cui Lega e Salvini sono perfettamente organici in ottica di interessi nazionali italiani; d’altronde, il fascismo italiano si caratterizza per il suo corporativismo e lo spauracchio leghista è funzionale ad attrarre quanto più consenso verso le “nuove” politiche neocentraliste, economicamente quanto istituzionalmente. Il nostro Popolo, i nostri territori, la nostra Nazione, si trovano in queste condizioni per l’opera sistematica di rapina e disarticolazione sociale messa in atto dalla colonizzazione italiana. La presenza della Lega, quindi, è da segnalare a piu livelli: come partito razzista e fascistoide, e diversamente non potrebbe essere, ma anche come l’ennesimo partito/movimento italiano che sbarca in Sardigna per raccogliere il malcontento e organizzarlo in nome dello stesso carceriere che ci tiene in manette: lo Stato italiano.

Occupazione militare. Verso il 13 dicembre.

capo frascaIl Fronte Indipendentista Unidu sarà a Cagliari il 13 Dicembre per la manifestazione nazionale contro l’occupazione militare. Per organizzazione spostamenti da tutta la Sardigna, informazioni e conferme il recapito telefonico di riferimento è 349/0573528. Contatto Facebook: Lisandra Ruggiu.