Olbia, Covid-19: caos al Giovanni Paolo II. Durissima denuncia di medici, infermieri e OSS

Olbia, Covid-19: caos al Giovanni Paolo II. Durissima denuncia di medici, infermieri e OSS

Il personale medico, infermieristico e OSS del reparto di Cardiochirurgia-UTIC-Emodinamica dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia ha inviato una durissima lettera al Direttore dell’ASSL Olbia, alla Direzione medica e ai diversi responsabili dei diversi Servizi (prevenzione, sicurezza ambienti di lavoro e sorveglianza dei lavoratori).

Una situazione a dir poco esplosiva con la missiva che denuncia “carente attenzione rivolta alle condizioni di lavoro e totale assenza di comunicazione da parte della direzione di presidio e autorità competenti” nonché un’insufficiente dotazione di presidi. I dispositivi di protezione individuale (DPI) – secondo quanto riportato – andrebbero ottimizzati con l’uso di semplici mascherine chirurgiche ma al contempo “il personale della direzione sanitaria circola per l’ospedale dotato di maschera FFp3 con valvola”.

Si apprende che il personale operante è potenzialmente infetto ma dopo ancora 72 ore non sono disponibili gli esiti dei tamponi che possano confermare o escludere la positività al Covid-19.

Nella lettera si denuncia anche il mancato screening del restante personale “nonostante siano trascorsi diversi giorni dai primi casi Covid-19 accertati in reparto Rianimazione e la presenza in reparto e sala emodinamica di due conviventi con soggetti positivi al Covid-19”.

Una situazione gravissima che spinge il personale a “declinare ogni responsabilità per eventuali danni a terzi derivanti dall’esercizio della nostra professione, che al momento viene svolta in condizioni inadeguate ma con la massima serietà e professionalità” – chiosa la lettera.

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