Tempio. La Sardegna vista da vicino, incontro con Sanna: dai dreads di Stephy a “Mondo Kurdo”

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Tempio. La Sardegna vista da vicino, incontro con Sanna: dai dreads di Stephy a “Mondo Kurdo”

Si è tenuto nei giorni scorsi, nella sede di Via Camotto a Tempio Pausania, l’incontro con l’autore organizzato dall’Associazione culturale La Sardegna vista da vicino. L’associazione rappresenta da quasi tre anni una prolifica realtà culturale della città di Tempio e dintorni, riunendo al suo interno fotografi professionisti e amatoriali per un totale di 40 associati tra soci fondatori, ordinari e sostenitori.

Significativa l’organizzazione di diverse esposizioni, in modo particolare quelle collettive, che hanno presentato in totale circa 350 stampe. Si segnalano a tal proposito: “Tempio vista da vicino” e “Tempio e i suoi volti” (2014); “C’era una volta…” e “Paesaggio urbano nella Gallura dell’interno” (2015); “Tèmpu Passàtu” (2016). Da non trascurare i seminari promossi dall’Associazione: “Paesaggio urbano nella Gallura dell’interno” con la guida di Gigi Olivari e “Limbara – Ambiente e Natura” con il fotografo naturalista Bruno Manunza.

Ospite in occasione del recente incontro, Marco Sanna, classe 1971, fotografo professionista sassarese specializzato in reportage e ritrattistica, docente di Fotografia e Storia della fotografia. L’amicizia che lega Sanna al presidente de La Sardegna vista da vicino, Davide Cioncia, è alla base dell’organizzazione dell’incontro. Il fotografo sassarese, a sua volta, presiede un’associazione fotografica denominata Mastros de lughe, attiva dal 2007 e fondata con Giuseppe Pozzi. Per Sanna l’incontro con la fotografia è avvenuto ormai quasi 30 anni fa, grazie ad un ingranditore regalato dal padrino in occasione del suo quindicesimo compleanno.

In questo senso, uno degli obiettivi di eventi come l’incontro con l’autore è creare progressivamente e con la pratica una solida rete sociale nei più disparati campi della fotografia. I collegamenti in tutto il territorio sardo possono costituire uno scambio continuo e una contaminazione virtuosa tra realtà territoriali e associative che fanno proprie finalità ed attività talvolta differenti nello sconfinato mondo della fotografia. Questo, come dichiarato a più riprese da Sanna, è un problema da superare con tanto lavoro e dedizione, in modo che le numerose associazioni attive in tutta la Sardegna possano stringere collaborazioni e magari dar vita nel corso del tempo a progetti più ampi. La priorità è uscire dall’ottica del semplice campanile dove un’associazione, attiva solo o prevalentemente in uno specifico territorio, cresce e fa conoscere il proprio lavoro grazie all’esperienza maturata con realtà associative che hanno attitudini differenti. La diversità delle parti, quindi, come valore aggiunto all’interno di singoli progetti comuni.

L’esperienza sul campo di Sanna, oltre alla Sardegna, è relativa a diverse realtà internazionali come, appunto, il Kurdistan turco e l’Iraq, quest’ultimo visitato due volte. Sanna è stato anche nei Territori Occupati palestinesi, mentre una seconda volta ha potuto visitare solo “Israele” a causa del diniego del visto, ma anche in Siria e Giordania.

Realtà oppresse e non autodeterminate che, da sempre, hanno catalizzato l’interesse e gli scatti del fotografo sassarese, propensione dovuta anche alla considerazione personale della storia e dell’attualità della Sardegna.

Sono sempre stato attirato dai paesi dove i Popoli sono oppressi. Mi ci rispecchio molto perché sento la loro causa comune a quella della Sardegna“.

 

Riguardo la condizione del Popolo kurdo, in occasione dell’incontro si è parlato molto di uno dei lavori di Sanna, Mondo Kurdo, parte di un progetto editoriale più ampio che vedrà la sua conclusione nei prossimi mesi. Mondo Kurdo – successivamente al lancio definitivo del progetto a cura dell’agenzia Milkbar – verrà ospitato nei locali della Biblioteca G.M. Dettori di Tempio Pausania, in collaborazione con Athena, la cooperativa che gestisce il servizio bibliotecario.

La prospettiva de La Sardegna vista da vicino è quella di creare uno scambio stabile con Mastros de lughe in modo che lavori fotografici tempiesi e galluresi possano essere presentati anche nel sassarese, e viceversa. A tal proposito, nell’ambito delle attività dell’associazione tempiese nelle prossime settimane sono in programma dei corsi di fotografia tenuti da Sanna con il successivo rilascio di attestati di frequenza.

Nel corso della serata particolarmente suggestiva la proiezione degli scatti realizzati su una giovane attrice tedesca, assidua frequentatrice dell’Isola e visceralmente legata alla Sardegna. Proprio in Sardegna questa ha deciso di vivere un momento particolarmente intenso della propria vita. Gli scatti presentati nel video hanno come oggetto il taglio dei lunghissimi dreads di Stephy, rituale compiutosi nelle campagne di Silanus, nei pressi del Nuraghe di Santa Sabina. “Woman and Nature” è stato proiettato nei locali di Via Camotto e successivamente è stato oggetto di discussione, tanto da un punto di vista tecnico nella realizzazione, quanto principalmente per i risvolti umani e relazionali dovuti alla realizzazione di un ritratto, tanto più se questo è realizzato per momenti molto intimi e carichi di emotività.

https://www.youtube.com/watch?v=icf_bJkJmK0

Uno degli aspetti che emergono da incontri simili è il binomio, imprescindibile, tra tecnica e relazioni, laddove la prima non sovrasta il rapporto interpersonale dal momento che dietro ogni fotografo ed ogni soggetto dello scatto vi è una peculiare storia, umana prima ancora che professionale. L’equilibrio tra aspetti più didattici e momenti “esperenziali” è fondamentale per un ottimale sviluppo dell’attività fotografica.

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