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Tempio. Elezioni: astensione premia Biancareddu e inchioda Balata. Dirigenza PD fuori dal consiglio tempiese

Andrea Biancareddu, nuovo sindaco di Tempio Pausania
Andrea Biancareddu, nuovo sindaco di Tempio Pausania

È  Andrea Biancareddu, due volte Assessore regionale, il nuovo sindaco di Tempio Pausania. Biancareddu (Tempio Rinasce) stravince sul candidato del centrosinistra staccando con oltre 13 punti percentuali il pediatra Antonio Balata, alla guida della lista Tempio Libera e Democratica.

Elezioni caratterizzate da un’affluenza in netto calo, 8416 votanti per un emblematico 68,5% con quasi nove punti in meno rispetto alle amministrative 2010 (76,8%). Astensione non arginata dal possibile voto “di protesta” a beneficio degli altri candidati: Nino Vargiu, per il Movimento Cinque Stelle (5,7%), e Salvatore Sassu, con Unione Democratica per Tempio (3,7%).

Biancareddu stacca di oltre 1100 consensi Balata, incrementando le 2355 preferenze personali delle regionali del 2014 da candidato per l’UDC; numeri non sufficienti per l’ennesima legislatura in Viale Trento ma decisivi alle comunali come granitica base di partenza. Elezioni contraddistinte dal leitmotiv del peso cagliaritano e romano eventualmente esercitabile; da un lato, le svariate legislature di Biancareddu e il suo peso a Cagliari, dall’altro, l’allineamento con l’attuale governo di centrosinistra e “il domani” di Pigliaru da cominciare anche a Tempio. Al netto della pesante astensione, tra le due opzioni una sonora bocciatura per la parte “Dem” di Tempio Libera e Democratica – prevedibile visti gli esiti disastrosi per la dirigenza PD alle primarie cittadine – e ad una competizione impostata su un piano speculare a quello di Biancareddu: l’effetto traino del governo di livello superiore. Le visite dell’esecutivo Pigliaru e dei vertici PD (da Luigi Arru, Paolo Maninchedda e il Partito dei Sardi, passando per Raffaele Paci, il parlamentare Silvio Lai e il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau) si sono rivelate un’arma ad unico taglio. Un harakiri politico al quale si aggiunge la più volte richiamata continuità con il centrosinistra dell’uscente Frediani. Mentre i “civici” di centrosinistra registrano ottimi risultati, la dirigenza del Partito Democratico, che esprimeva cinque candidati nella lista a sostegno di Antonio Balata, è clamorosamente fuori dal consiglio comunale tempiese.

Tempio Pausania. Elezioni, le priorità di Balata (Tempio Libera e Democratica): Paolo Dettori e scorrimento veloce

Balata presentazioneUnità, libertà e competenze. Questo il leitmotiv di Tempio Libera e Democratica che mercoledì, in un Ufficio Turistico gremito, ha presentato i candidati consiglieri e il sindaco per Tempio Pausania, Antonio Balata, 59 anni, primario di pediatria all’ospedale di Olbia. Il gruppo dei 16 è stato introdotto da uno dei promotori di Tempio Libera e Democratica – nonché responsabile della comunicazione – Daniele Carbini, il quale, nonostante le numerose voci circolate nei giorni scorsi, non rientra tra i candidati per il 31 maggio. Il gruppo è caratterizzato da una forte eterogeneità politica e proprio la diversa appartenenza dei componenti (anche partitica e dirigenziale) è stata ribadita più volte nel corso della presentazione quale valore aggiunto contro il frazionismo dei partiti. L’idea di fondo è quella di porsi ad un livello superiore rispetto alle varie appartenenze partitiche con lo scopo primario di lavorare per l’interesse di Tempio Pausania, inscindibilmente inserita nel sistema economico dell’Alta Gallura.

In seguito alle presentazioni dei singoli candidati, Antonio Balata ha illustrato le linee programmatiche. Tra le priorità l’incremento demografico e politiche locali che arginino lo spopolamento, dinamica che negli ultimi anni sta interessando anche Tempio in modo inquietante. Riacquistare un ruolo centrale inteso non solo nella sua accezione territoriale, ma politica, e affinché questo si verifichi, sono necessarie policy finalizzate al potenziamento di presidi e infrastrutture già presenti, oltre alla creazione di nuove. Punto focale del programma sarebbe una strada che colleghi Tempio ad Olbia consentendo spostamenti con tempi più che dimezzati rispetto all’attuale condizione post-alluvione. Un’ambizione chiamata scorrimento veloce, con una programmazione di qualità e una credibilità politica funzionale a reperire le risorse necessarie, battendosi in ogni sede con un gruppo di valore. Per questo, non si ritiene in alcun modo soddisfacente la “semplice” sistemazione della strada di Monti Pinu. La scorrimento veloce Tempio-Olbia è per Balata la priorità per la città e la Gallura tutta.

Antonio Balata, inoltre, garantisce la propria esperienza di medico al fine di mantenere e sviluppare il presidio ospedaliero tempiese, vittima dell’“imperialismo” olbiese. Spiega che la priorità della nuova futura giunta è quella di mantenere aperti tutti i reparti già presenti al Paolo Dettori, integrando personale di ruolo, promuovendo procedure per coprire i posti vacanti di primario, per direttori e funzionari; e ancora, i neuropsichiatri infantili dei quali la struttura è del tutto carente e la terapia intensiva in pronto soccorso, per alleggerire il carico di lavoro del reparto di medicina attualmente oberato.

Il primariato alla ASL rappresenterebbe un valore aggiunto, un misto di esperienza e preparazione in un ambito cruciale dell’amministrazione pubblica. Questo non implicherebbe dunque alcun tipo di “conflitto di interessi” con l’eventuale carica di primo cittadino e la linea annunciata, ma solo un’opportunità; ironizzando su valutazioni di questo tipo, ha semplicemente definito “baggianate” la presunta sudditanza nei confronti dell’area olbiese, particolarmente interessata a cogliere il meglio da un più ampio concentramento economico e istituzionale, tendenza più che mai attuale in Italia, come in Sardegna. Si è parlato inoltre di metodologie per lo sviluppo imprenditoriale e le infrastrutture del territorio, in particolare quelle rurali, e della necessità di implementare politiche sociali volte alla difesa dei ceti più svantaggiati, certamente ben più profondi ed estesi rispetto a cinque anni fa.

Pieno sostegno a Tempio Libera e Democratica da parte di Franciscu Sedda, segretario del Partito dei Sardi, formazione politica che ha sposato il progetto guidato da Balata con una propria dirigente territoriale, Marianna Bulciolu, ritenendo valide le linee programmatiche delineate da Balata e il lavoro condotto da Tempio Libera e Democratica. Sedda ha espresso pieno appoggio alla coalizione, facendosi portavoce del gradimento dell’unità sul territorio da parte del presidente del Pds, l’Assessore ai Lavori Pubblici Paolo Maninchedda.

In vista del 31 maggio, il messaggio politico di questo endorsement potrebbe assumere una doppia valenza. Andrea Biancareddu (Tempio Rinasce) può incidere a Cagliari su riferimenti politici rodati che, però, attualmente si trovano in minoranza e fanno riferimento a formazioni politiche ormai in decadenza. Per contro, come confermato da Sedda, il progetto potrebbe replicare il proficuo “cominciamo il domani” sulla scia delle elezioni dello scorso 16 febbraio; l’arco consiliare per quel che potrebbe essere il domani con Balata riflette in larga parte quello regionale che fa capo a Francesco Pigliaru.

Nel quadro di sanità e spesa pubblica sarda, attuale e a medio termine,  rimane da valutare come potrebbero convivere, da un lato, la visione del candidato Antonio Balata per l’ospedale Paolo Dettori, a ragione auspicabile e da perseguire con determinazione, e dall’altro, l’assetto delineato dall’attuale maggioranza consiliare a Cagliari, compatta a suo tempo come oggi sul cavallo di battaglia per il rilancio socioeconomico della Gallura: il controverso affaire Qatar-Ex San Raffaele (oggi Mater Olbia), la riorganizzazione del SSR e le deroghe statali ottenute.

Il Paolo Dettori di Tempio Pausania con tutta probabilità si imporrà come argomento infuocato in queste elezioni comunali.