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Sassari. L’istoria chena fini: dibattimentu uparazioni Arcadia dilattatu a lu 22 di ghjnnagghju

arcadia

Dapoi di l’ultima audiènzia di lu 25 di magghju passatu, saria doutu finzamenti intrà illu ‘iu lu dibattimentu di lu “Pruzzessu Arcaida” chi l’ogghjmmai and’ addananzi da dec’anni e vidi 18 passoni accusati palte più appaltinenti alla manca indipendentista salda (sigundu lu 270-bis c.p.). Comu è risaputu, l’Avvucatura di Statu, illa passona di Francesco Caput, è prisenti pa l’aè ammissu comu palti zivili la Prisidenzìa di lu Cunsiddu di li Ministri e lu Ministériu di l’Internu. È chistu unu di li passagghj ghjurìdicamenti più cuntierrati e cuntistati da li difesi ill’audiènzi passati.

Ill’audiènzia d’arimani 12 di santigaìni illu Tribbunali di Sassari, dunca, s’aspittàa lu dibàttitu innantu li barraturi, unichi proi illu pruzzidimentu, più di una ‘olta fra li prattesi presi da l’avvucati chi si so lamintati di no aelli auti a dispusizioni da palti di l’accusa illi tempi e illi maneri priiduti. Li difinsori, parò, ani dummandatu altu tempu ancòra, sei mesi, pa studià lu colposu materiali di proa palchì, infattu all’audiènzia di lu 25 di magghju, lu matessi no è statu postu a dispusizioni prontamenti, ma solu la dì 24 di capidanni. Dapoi di lu faori di Caput innantu la pròroga pricuntata, lu ghjùdici ha rimandatu lu pruzessu a l’annu chi veni, la dì 22 di ghjnnagghju a li 09:30. Continua la lettura di Sassari. L’istoria chena fini: dibattimentu uparazioni Arcadia dilattatu a lu 22 di ghjnnagghju

Sassari. Il Fiu: “Sennori, Sorso, Osilo, un triangolo di discariche abusive”

Campagna di denuncia e sensibilizzazione ambientale del Fronte Indipendentista Unidu nel sassarese
Campagna di denuncia e sensibilizzazione ambientale del Fronte Indipendentista Unidu nel  sassarese

Nell’immaginario collettivo la Sardegna è un paradiso incontaminato, ma la nostra isola ha purtroppo anche un altro volto. Oltre al drammatico inquinamento dovuto alle industrie pesanti e alle basi militari anche le nostre campagne sono spesso utilizzate come discariche abusive. É davanti agli occhi di tutti per esempio lo stato delle cunette di molte strade che sono diventate un lungo e capiente contenitore di spazzatura. Percorrendo la 131 “ammiriamo” nelle cunette cumuli d’immondizia di ogni sorta. Allontanandoci poi dalle vie principali le condizioni non migliorano. Se per esempio ci concediamo una salutare passeggiata nella pineta dei Comuni costieri (Sassari, Porto Torres, Sorso) è impossibile non notare tra la preziosa flora, materassi, pneumatici, sanitari, materiale elettrico e materiale di risulta, carcasse di auto e una quantità indescrivibile di amianto. Ecco che la nostra passeggiata si trasforma in un tour degli orrori, in una visione violenta di attacco all’ambiente e al territorio dettata spesso dall’ignoranza e dall’abbandono delle campagne. La cosa è ancora più grave se consideriamo che spesso queste discariche vergognose si trovano in un sito SIC (Sito d’Interesse Comunitario). Lo stagno di Platamona è, infatti, per estensione e per rilevanza della biodiversità, una delle più importanti zone umide del nord Sardegna. Ai sensi della “Direttiva del Consiglio relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi naturali e della flora e della fauna selvatiche” n. 92/43/CEE è stato classificato come sito d’importanza comunitaria (SIC ITB010003). Inoltre, un’area più vasta, estesa per circa 250 ha, che ricomprende lo stagno stesso, è stata dichiarata “oasi permanente di protezione faunistica e di cattura” con D.A. della Regione Autonoma della Sardegna n. 18 del 31.01.1996. Un tesoro preziosissimo che meriterebbe ben altre tutele. Il piano di gestione dello Stagno di Platamona (un documento di ben 230 pagine), non prevede stranamente la rimozione delle discariche che giacciono nella perimetrazione SIC e anzi nello stesso piano si legge “a breve non sono in programma ulteriori interventi, neppure in fase di progettazione”.

Pertanto se è vero che il degrado e l’inciviltà possono essere ascritti spesso ai cittadini poco rispettosi dell’ambiente, non si possono ignorare responsabilità politiche ben precise. La nostra iniziativa è rivolta dunque sia a sensibilizzare i cittadini sardi ad una maggiore tutela verso il nostro patrimonio e risorsa economica più grande che è l’ambiente, sia a denunciare il lassismo delle amministrazioni comunali che spesso si voltano colpevolmente dall’altra parte davanti all’esigenza puntuale di pulire il territorio o di segnalare le discariche agli organi competenti. La campagna del Fronte Indipendentista Unidu prende spunto dalle numerose foto segnalate dai cittadini nel gruppo facebook Muntonàrgios de birgòngia perché siamo convinti che l’indipendentismo debba essere un movimento popolare che inizi a cambiare lo stato di cose presenti fin da subito, operando anche profonde e radicali trasformazioni culturali nei comportamenti e nelle abitudini dei sardi stessi. Il sistema coloniale ci ha abituato a considerare la nostra terra come povera e arida da un punto di vista economico e la nostra cultura come un inutile retaggio del passato. L’indipendentismo deve rieducare il popolo sardo all’amore e alla cura della propria terra e della propria cultura anche a partire dal recupero del senso civico e del rispetto degli spazi comuni e dell’ambiente. Il Fronte Indipendentista Unidu pertanto tappezzerà di manifesti i comuni interessati da questo fenomeno per suscitare un clima culturale di rigetto di tali ignobili e autolesioniste pratiche e per invitare le amministrazioni e le autorità competenti a vigilare maggiormente su tale preoccupante fenomeno in piena espansione. Inizieremo con i comuni di Sennori, Sorso e Osilo fino a coprire i territori via via segnalati dai cittadini sul gruppo Muntonàrgios de birgòngia.

Fronte Indipendentista Unidu Sassari

Sassari. S’idealibera: assemblea in vista di NO STAREX

no starex
SABATO 23 MAGGIO 2015, ore 18.00 presso lo spazio sociale del collettivo S’idealibera in Via Michelangelo Casaggia 12 (dietro la chiesa di Sant’Apollinare) a Sassari.

**ASSEMBLEA-DIBATTITO SUL CORTEO “FERMIAMO LA STAREX“**

Il Comitato No basi né qui né altrove ha chiamato per l’11 Giugno a Decimomannu un corteo per fermare la più importante esercitazione aerea internazionale che si svolgerà in Sardegna quest’anno, la STAREX.

Un gran numero di velivoli, prevalentemente delle aereonautiche militari italiana e tedesca, decolleranno dall’aeroporto militare di Decimomannu per allenarsi alla guerra. Per questo pensiamo sia importante trovarsi prima per parlare insieme della mobilitazione e degli strumenti da mettere in campo per impedire l’esercitazione. Alleghiamo il testo informativo sul Corteo e sulla STAREX, insieme alla locandina del corteo che invitiamo a diffondere. Vi aspettiamo e chiediamo di dare diffusione quanto più possibile dell’iniziativa.

– Collettivo S’idealibera – (evaliber@autistici.org)

Sassari. Nuovo atto del processo Arcadia. Stato parte civile e (dopo un decennio) i capi d’accusa

arcadiaNuovo atto del processo Arcadia e del Teorema Pisanu in Corte d’Assise a Sassari. Col botto e non per il deflagrare dei presunti ordigni attribuiti ai 18 imputati  ex 270-bis. Dopo la prima udienza della fase dibattimentale, tenutasi lo scorso 19 gennaio, si attendeva il pronunciamento dei giudici su una serie di elementi e richieste.

Respinta l’eccezione di incompetenza territoriale presentata dai difensori di una parte degli imputati i quali ritenevano quella nuorese la legittima sede. Il processo proseguirà dunque a Sassari. Rigettata anche  l’eccezione di costituzionalità circa l’art. 415-bis c.p.p, ossia l’avviso all’indagato della conclusione delle indagini preliminari, sollevata dai legali di Anghelu Marras, Franca Leddaro e Rita Vallebelle.

Accolta, invece, la richiesta del Pm De Angelis e dell’Avvocatura di Stato (rappresentata da Francesco Caput) circa la controversa richiesta di costituzione di parte civile a favore della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero degli Interni.

Le motivazioni riguardavano, secondo l’accusa,  il fatto che il reato contestato coinvolga lo Stato nella sua interezza, nella sua unitarietà, motivando ulteriormente la richiesta di parte civile con le ingenti risorse profuse nel corso degli anni durante le indagini e la presunta lesa immagine dello Stato.

La decisione dei giudici di accogliere la richieste dell’Avvocatura di Stato farà certamente discutere a lungo.

I giudici, però, si sono rivolti all’accusa richiedendo espressamente che entro 15 giorni dalla prossima udienza (fissata il 25 maggio) vengano formulati e depositati precisi capi di imputazione a carico di ogni singolo imputato, ricollegando ogni fatto contestato al più ampio reato associativo. Secondo i legali, difatti,  il capo di imputazione sarebbe stato integrato in modo determinante con informative delle ff.oo impegnate nelle indagini, in particolare la Digos di Nuoro.

Altro passaggio controverso, le intercettazioni; in merito alle stesse le difese contestano il fatto che la Procura non le abbia messe a disposizione delle parti. Ora emerge che alcuni supporti informatici che ne conterrebbero le copie originali non siano più reperibili il che, se confermato, getta ombre pesantissime sull’intero processo.

Tra le numerose parti offese in Arcadia si annovera il nome di Mauro Pili, leader di Unidos e parlamentare italiano alla Camera all’interno del Gruppo Misto.

La prossima udienza è stata fissata il 25 maggio, alle ore 10:30.

 http://www.ilminuto.info/2015/02/nuovo-atto-del-processo-arcadia/

Sassari. ENI e “bioeconomia”. Per “Darsena dei Veleni” prossima udienza 14 aprile

eni paola rizzuDopo l’udienza dello scorso 20 gennaio e le dodici parti civili ammesse,  si è tenuta lo scorso 3 febbraio l’ennesima udienza per l’inchiesta Darsena dei Veleni a carico di otto dirigenti del Gruppo ENI, nello specifico Syndial e Polimeri Europa, quest’ultima attualmente Versalis. Oltre le parti istituzionali (Ministero dell’Ambiente e Assessorato all’Ambiente della RAS) anche comitati come quello “No Chimica Verde“, assistito dall’Avv. Pina Zappetto.

Situazione disastrosa quella di Porto Torres e Sassari. In un incontro dello scorso 10 novembre, Francesco Pigliaru aveva dato appuntamento al successivo 3 dicembre per un importante incontro con ENI e una serie di stakeholders: Enti Locali, Novamont, Università. Pigliaru parlò con buoni auspici di un territorio in difficoltà con “un passato che pesa”  per il quale “si deve chiamare immediatamente ENI e chiedergli conto di investimenti per le bonifiche e nuovi investimenti produttivi“. Più ampiamente e a più voci si parlò di possibilità di sviluppo legate alla fantomatica “bioeconomia“.

Negli ultimi mesi si è parlato dei 150 milioni di euro e i 70 occupati del “Progetto Nuraghe” in capo ad una delle aziende, Syndial, al centro sia del processo sassarese che nuovi affari a Porto Torres. Il progetto riguarda la bonifica di 35 ettari utilizzati dalla Sir sino al 1982 come deposito di stoccaggio dei residui industriali (Minciaredda). La bioeconomia, termine molto di moda recentemente, non fa riferimento come si potrebbe pensare a progetti di  bonifica, ma alla “raffinazione chimica di terza generazione” con ricadute su filiere agricola, minori costi e rispetto della biodiversità. Insomma, alcuna controindicazione, solo da guadagnare.

Intanto sul territorio la Darsena è più dei Veleni che mai e Benzene e Dicloretano mietono vittime giorno dopo giorno spopolando il territorio. Oltretutto, come dichiarato da Paola Pilisio, portavoce del Comitato No Chimica Verde, sono necessarie vere e complete bonifiche, “non come quelle realizzate sino ad oggi, che hanno interessato solo la superficie dei terreni dove sono stati realizzati gli impianti Matrìca“.

La bioeconomia è appunto quella verde della chimica, il progetto Matrìca dell’ex ad di Novamont (attualmente ad ENEL), Catia Bastoli, e il famoso cardo della joint venture per il “Mater-Bi”Non a caso lo scorso autunno i titoli furono eloquenti: “Matrìca, blitz di Pigliaru: chimica verde, ci crediamo“, riconfermando l’opinione di Pigliaru sul progetto della Green Valley che già in campagna elettorale definì positivo per riassorbire i lavoratori espulsi dal ciclo produttivo della chimica tradizionale.

Più recentemente, a riprova che quella del 2011 col cardo nelle vesti di oro nero sardo non era propriamente un’idea win-win, la stessa ENI – dopo le indiscrezioni dei mesi scorsi – ha tagliato i finanziamenti per la centrale a biomasse da 43.5 megawatt. Buona notizia per il territorio e la conferma dopo quattro anni che il Re è ormai nudo e il cardo era ed è fondamentalmente un bluff.

Il 3 dicembre, alla presenza degli ad di Syndial e Versalis, si era stabilito nuovo incontro tra Pigliaru e l’ad di ENI, De Scalzi, per metà gennaio. In occasione dell’incontro di fine 2014  furono significative le affermazioni dell’Assessora all’Industria, Maria Grazia Piras, che riconfermava l’obiettivo di “incoraggiare la nascita di aziende che completino la filiera bio avviata con il progetto Matrìca“. L’Assessora all’Ambiente – Donatella Spano – ha inizialmente posto l’accento sulle bonifiche riguardo le quali “la Regione eserciterà un forte coordinamento territoriale e monitorerà l’iter degli interventi” andando poi a parare nuovamente sulla “bioeconomia”, intesa come chimica verde e  non bonifiche

Siamo fortemente interessati a tutte le iniziative che riguardino la sostenibilità ambientale, auspichiamo che la filiera delle bio-produzioni crei le condizioni per la diffusione sempre maggiore di acquisti green“.

L’Assessora Spano è la stessa che difese strenuamente i parlamentari del Partito Democratico che votarono a favore dello Sblocca Italia e l’innalzamento delle soglie tollerate per i metalli pesanti. La sua idea di sostenibilità ambientale pone così ulteriori dubbi sui benefici accreditati alla presunta chimica verde, bioeconomia o green valley che dir si voglia.

Nel frattempo, sul versante processuale, il Gup Antonello Spanu, dopo brevi procedure di rito, ha fissato l’udienza successiva il 14 aprile. Le accuse – disastro ambientale colposo e deturpamento delle bellezze naturali – coinvolgono Alberto Chiarini e Daniele Ferrari (rappresentanti legali delle due società), Francesco Papate (gestione siti da bonificare), Oscar Cappellazzo, Gian Antonio Saggese e Francesco Leone (responsabili Taf), Paolo Zuccarini (direttore di stabilimento) e Daniele Rancati (responsabile della sezione salute, sicurezza, ambiente).

In attesa della prossima udienza si può osservare la significativa espressione del sindaco di Sassari, Nicola Sanna, durante il citato incontro con Novamont del 10 novembre, nel quale si annunciava l’imminente incontro con ENI.

http://lanuovasardegna.gelocal.it/sassari/cronaca/2014/11/10/news/pigliaru-il-3-dicembre-incontro-con-eni-su-porto-torres-1.10283324

Inchiesta “Darsena dei veleni”. No Chimica Verde tra le parti civili. Prossima udienza, 3 febbraio

eni paola rizzu
Foto: Paola Rizzu.

Si è tenuta ieri a Sassari l’udienza preliminare del processo “darsena dei veleni” che vede indagati per disastro ambientale colposo e deturpamento delle bellezze naturali otto dirigenti di Syndial (ex Enichem, oggi bad company del gruppo Eni) e, sempre gruppo ENI,  Versalis (ex Polimeri Europa). Continua la lettura di Inchiesta “Darsena dei veleni”. No Chimica Verde tra le parti civili. Prossima udienza, 3 febbraio

Sassari: politiche sociali e lavoro. Il Comune annuncia, Il Fiu chiede spiegazioni.

sassari«Siamo un Comune attento […] e abbiamo implementato il servizio con un centro di ascolto dedicato ai maschi maltrattanti, come preannunciato nel programma elettorale del sindaco, e abbiamo effettuato alcuni inserimenti lavorativi per le donne vittime di violenza». Sono queste le parole pronunciate dall’assessora alle Politiche sociali del Comune di Sassari Grazia Manca, riportate in un articolo a firma Giovanni Bua, nel quotidiano La Nuova Sardegna di ieri 12 ottobre. Come Fronte Indipendentista Unidu Sassari conosciamo bene il programma elettorale della giunta che siede al Governo della nostra città: come loro anche noi ci siamo candidati alle elezioni e nonostante i risultati elettorali, forti della nostra politica abbiamo promesso ai nostri cittadini di rimanere vigili e di “proteggere” la comunità sassarese da ulteriori manfrine firmate PD anche se fuori da Palazzo Ducale.

Per questo oggi come Fronte Indipendentista Unidu ci sentiamo in dovere di sottolineare e di portare all’attenzione della stampa una nota stonata nelle dichiarazioni riportate sopra, e chiediamo all’assessora Manca di chiarire tramite i media con più precisione a che cosa si riferisce quando parla di “alcuni inserimenti lavorativi per le donne vittime di violenza”. Siamo infatti a conoscenza che sino a ora, detti inserimenti siano stati fatti concretamente dalla Casa Aurora grazie alla somma raccolta e ai contatti avviati con una serra locale, dalle volontarie della Rete delle Donne di Sassari, tramite il progetto “Sorres” col calendario 2014, iniziativa durata quasi un anno, che ha previsto un’intensa campagna di sensibilizzazione contro la violenza alle donne e il femminicidio, e la raccolta fondi finalizzata proprio a finanziare occasioni lavorative per le ospiti della Casa Protetta Aurora.

Se il Comune di Sassari con l’assessorato alle politiche sociali, ha nel frattempo attivato concretamente altri progetti di inserimento lavorativo simile o uguale, di cui non siamo a conoscenza, ci dica quali sono, e soprattutto quali sono gli atti amministrativi che li garantiscono.

Fronte Indipendentista Unidu Tàtari

Riforma giustizia: nuova batosta in vista per il nord Sardegna?

tribunale tempio

Dopo l’intento della Giunta Pigliaru di trasferire l’Ufficio Demanio e Territorio a Nuoro, nuovi guai in vista per l’Alta Gallura e la città di Tempio Pausania in particolare. Nel pomeriggio di ieri si è tenuto l’atteso Consiglio dei Ministri e come noto da tempo uno dei punti di caldi sarà la riorganizzazione della giustizia.

In un documento pubblicato a Ferragosto sul sito del Ministero di Giustizia si parla di Misure per l’ulteriore razionalizzazione della geografia giudiziaria, da considerare in vista del Cdm citato.

Nello specifico, l’azione del ministero andrebbe a focalizzarsi su quanto ancora non tagliato dalla Severino nel 2012. Due i punti chiave: geografia giudiziaria delle corti di appello e perfezionamento della nuova geografia giudiziaria dei tribunali ordinari. Giudizio fortemente positivo da parte di Orlando sugli interventi del Governo Monti ai quali attribuisce maggiore efficienza e qualità del sistema giudiziario, nonché importanti risparmi di spesa pubblica. In sintesi su quella via tracciata ci si continuerà a muovere e con maggiore forza.

Per le corti d’appello si parla di rimedi correttivi rispetto al 2012, intesi come ulteriori tagli alla luce dei criteri troppo “morbidi”. Per questo molti temono nel rischio soppressione per la Corte d’Appello di Sassari: sino a questo momento si tratta di indiscrezioni non confermate.

Per i tribunali ordinari si abbandonerà “la regola dei tre“, ovvero almeno tre tribunali per ogni distretto di corte di appello, e verrà accantonato il divieto di soppressione dei tribunali con sede nei capoluoghi di provincia. Date le condizioni generali della riforma e una circolare del Ministero, l’eventuale soppressione del tribunale di Tempio Pausania appare molto più probabile e questo porterebbe oltretutto la perdita della Conservatoria dei Registri Immobiliari. 

Autogol Sanna. Disoccupazione ed emigrazione? “Ci sono anche lati positivi”

sanna pd

Dell’ingovernabilità nella quale è piombata Sassari si è scritto nei giorni passati, con il rinvio del consiglio del 7 agosto. Ora nuove polemiche si sollevano a Palazzo Ducale dopo il consiglio comunale di ieri. Il sindaco di Sassari, Nicola Sanna (PD) si sarebbe lasciato andare a commenti poco felici circa la situazione occupazionale di Sassari, in primo luogo quella dei giovani. A Sassari la disoccupazione giovanile ha raggiunto dati da guerra civile e la consigliera Sofia Fiorillo (M5S) ha parlato della conseguenza principale della forte disoccupazione, l’emigrazione che coinvolge fasce sempre più ampie della popolazione e sempre più in possesso di alti livelli di istruzione e qualifiche.

Sanna, la massima autorità cittadina, non pago di quanto sta accadendo nella sua Giunta, con superficialità disarmante ha raccomandato di non cogliere solo il lato negativo di questi – definiti eufemisticamente – “spostamenti” in quanto chi resta chiaramente troverà più “spazi”, ovvero opportunità lavorative.

Ormai si è riluttanti ad usare termini come spopolamento ed emigrazione, si ammorbidisce il discorso e si parla di “spostamenti”, forse perché i primi sono definizioni troppo dirette e preoccupanti. Si preferisce vedere positivamente la valigia di cartone e tanti saluti, grazie tante, i nostri che restano in un modo o nell’altro si sistemano.

Questo atteggiamento da parte di un sindaco appare inqualificabile e offensivo nei confronti di una Nazione e della sua popolazione costretta continuamente all’emigrazione e al doloroso distacco dalla propria terra.

http://www.ilminuto.info/2014/08/sassari-autogol-sanna-disoccupazione-ed-emigrazione-ci-sono-anche-lati-positivi/