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“Dedicato ai bambini – La malattia è un’espressione”. Tra Dio e fantascienza, le follie della “rivoluzionaria” Mereu [2010]

Gabriella Mereu annuncia su social network la radiazione dall'Ordine dei Medici
Gabriella Mereu annuncia su social network la radiazione dall’Ordine dei Medici e parla del “linguaggio analogico del corpo” e dell’acquisto del benessere. Dopo anni di conferenze e libri (“Terapia Verbale” è del gennaio 2000) Gabriella Mereu non è più un medico. In autunno (31 ottobre – 1° novembre) è accreditata come “esperta in essenze floreali e grafologia” a IO BENE – Fiera del Benessere dove terrà “una conferenza sull’utilizzo della parola”. Villa Fenaroli, Rezzato (Brescia)

Dedicato ai bambini – La malattia è un’espressione [2010]

Come ogni bambino ha una sua faccia espressiva, così ogni malattia ha una sua faccia. La faccia dei bambini è stata decisa da Dio. La malattia lo stesso. Ma Dio non sta solo fuori dei bambini, sta anche dentro di loro. Dio è molto buono e sa una cosa importante che i bambini non sanno: che il peggior male su questa Terra è quello dei dispiaceri. I dispiaceri non vengono riconosciuti bene ed è per quello che se ne stanno nascosti e continuano a disturbare. Disturbano perché non si rivelano come dovrebbero. Allora Dio, che è tanto buono ed è anche burlone e sta dentro i bambini, trasforma i dispiaceri in malattie che non sono altro che dispiaceri e che in questa maniera vengono fuori, hanno un’espressione e quindi finalmente vengono riconosciuti e, si spera, possano essere così mandati via. Le espressioni nei bambini sotto forma di malattie sono queste.

Mal di gola con tonsille gonfie: quando al bambino viene detto di stare zitto. Adenoidi: quando il bambino non sopporta i familiari (ha la puzza sotto il naso). Febbre: quando il bambino è arrabbiato. Mal d’orecchio: al bambino non piacciono i discorsi che sente. Gonfiori con rossori: quando il bambino è gonfio di rabbia. Quando il bambino è asmatico, di solito è soffocato dalla mamma. Quando è allergico alle uova o al latte è allergico alla mamma perché le uova e il latte li “fa” la mamma. Quando è allergico a qualcosa di rosso come per esempio i pomodori o i gamberi, è il peccato della lussuria che il bambino non sa ancora cos’è, ma glielo ha trasmesso inconsapevolmente la mamma o il papà. Se il bambino si riempie di chiazze, crede di aver commesso dei peccati. I peccati i bambini non sanno ancora cosa siano, ma col tempo, tante “brave” persone (preti, insegnanti, genitori) glielo diranno. Così che lui cresce tanto bravo e tanto malato. Se ha un prurito, non sopporta qualcuno. Se ha la pelle tagliata da qualsiasi parte, ha paura che i genitori “taglino”, cioè si separino. Se ha la pelle secca da qualche parte, è come una piantina secca che non riceve acqua. Lui invece non riceve amore. Anche tutti i dolori che ha sono dispiaceri: di solito gli vengono per la rabbia. Se un bambino ha una paralisi, è “bloccato” da qualcuno. Queste sono le espressioni più frequenti, ma ce ne sono tante altre. Queste cose i bambini le dovrebbero sapere, sia perché imparino che la malattia non è solo un male, ma anche una divertente notizia. Sia per dirlo ai grandi e soprattutto ai medici che in questa maniera non si diano tanto da fare con i libri e con gli esami, le pastiglie e le iniezioni, queste ultime infatti ai bambini non piacciono per niente. E se i genitori e i medici vogliono davvero bene ai bambini, dovrebbero anche ascoltare quando dicono queste cose.

Gabriella Mereu

  • Qui https://www.youtube.com/watch?v=lvuVjJw1Hhs Mereu spiega in un’intervista risalente ai primi mesi del 2012 il significato, le ragioni, le origini della “terapia verbale”, detta anche “omeopatia verbale”.