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Altroché tregua: massacro di bambini a Rafah. Ma la Resistenza colpisce.

rafah

Doveva essere tregua, dalle 08:00 di questa mattina. Le ore precedenti alla tregua non facevano ben sperare, con Israele che utilizzava le ultime ore prima dello stop alle armi per bombardare ovunque e non perdere neanche un minuto di sangue. Dopo pochi minuti dalla “tregua” si registravano colpi di artiglieria su Rafah e Gaza, dove l’IDF provocava la reazione dei guerriglieri palestinesi, in modo da poter far passare la parte offesa come responsabile dell’interruzione della tregua.

Dopo un’ora, verso le 09:00 del mattino, una pioggia di fuoco si è abbattuta su Rafah, in un mercato affollato, compiendo un massacro nel quale sono caduti in larga parte bambini. In seguito è stato bombardato anche un ospedale e si contano 80 morti e centinaia di feriti.  Non si hanno notizie ufficiali, ma il bilancio complessivo dovrebbe superare le 1.500 vittime e sono oltre 9.000 i feriti. Più di 700 missili si sono abbattuti su Rafah nella mattinata di oggi.

La Resistenza non si è fatta attendere. Un guerrigliero di Hamas si è fatto saltare in aria in una postazione israeliana nella quale si era infiltrato causando ingenti perdite e feriti. I soccorsi dell’IDF hanno trovato altri uomini della Resistenza pronti ad attenderli: c’è stato un duro attacco nella cui dinamica sono rimasti uccisi soldati dell’IDF ed è stato fatto prigioniero un alto ufficiale israeliano e portato in un tunnel.

Israele ha confermato il prigioniero mentre sono attese a minuti conferme e dichiarazioni da parte di Hamas.

Hamas non rivendica. A Hebron i rastrellamenti continuano.

Hebron (Cisgiordania).

George Orwell ha descritto una realtà ben precisa con “1984”.

giornalisti israele

Orwell ha parlato del giornalismo in modo piuttosto significativo: “La libertà di stampa è dire alla gente cosa non vorrebbe sentirsi dire“. In queste poche parole è contenuta l’essenza del messaggio orwelliano, la forza dell’informazione come motore di cambiamento. Oggi pochi scatti sono sufficienti a mostrare all’Occidente ciò che si ostina a non voler vedere. Nel terrore di questi giorni sulla popolazione, è grazie a giornalisti freelance e attivisti, oltreché al popolo palestinese che resiste e si riorganizza, che si hanno notizie non filtrate circa la situazione nei Territori Palestinesi

Hamas continua a negare qualsiasi coinvolgimento nel presunto rapimento di tre adolescenti israeliani –  “è un onore rapire soldati israeliani, ma non siamo stati noi” – mentre in Italia prosegue un oscurantismo pressoché totale da parte delle principali reti di informazione. Hebron è sotto isolamento. Una volta entrati in West Bank dalla Giordania non si esce più.

giornalisti arrestati in israele 2

giornalisti arrestati in israele
Giornalisti fermati a Hebron durante un’incursione israeliana.

Dopo le irruzioni nelle moschee, controlli a tappeto anche su personale medico e soccorritori.

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Scatto rubato. Militare israeliano che ispeziona un'ambulanza  nei pressi di Hebron.
Scatto rubato. Militare israeliano ispeziona un’ambulanza nei pressi di Hebron.