Il FIU aderisce a NO STAREX e rilancia sull’occupazione militare in Sardegna

no starex
Il Fronte Indipendentista Unidu aderisce alla mobilitazione popolare lanciata per fermare STAREX (Sardinia Tactical Air Range Exercise), un’esercitazione militare interforze che si svolgerà dal 9 al 12 giugno in Sardigna coinvolgendo diversi poligoni sardi e l’aeroporto militare di Decimomannu, ad opera prevalentemente di forze armate italiane e tedesche.La Sardigna viene impiegata costantemente come teatro di manovre militari delle più grandi potenze imperialiste e come luogo dove riversare le esternalità di multinazionali della guerra. Per lo Stato italiano, la Sardegna è funzionale agli obiettivi della deleteria Alleanza Atlantica, oltre ad essere organica agli interessi bellico-industriali strettamente italiani. Questa occupazione militare è una delle cause primarie del sottosviluppo economico della Natzione Sarda e, insieme ad altri elementi, denota in quale prospettiva di “sviluppo” lo Stato italiano inquadri storicamente la Sardegna.

Oggi 2 giugno, a tal proposito il FIU vuole ribadire l’inesistenza per gli indipendentisti di qualsiasi valore umano e politico in relazione ai festeggiamenti della Repubblica italiana. Repubblica che, al di là della retorica e dell’incessante indottrinamento, in Sardigna si legge colonialismo, con tutto ciò che ne consegue: inquinamento, malattie, spopolamento, crescite disoccupazionali, depressione economica, scarsa innovazione e debole “capitale umano“. Lo stesso capitale umano tanto richiamato da Pigliaru come annoso problema della Sardegna, atavicamente ignorante e poco dinamica. Non riteniamo compatibili con lo sviluppo della Sardegna il proliferare di villaggi per guerre simulate, le mancate bonifiche, la recente STAREX, le massicce e pervasive campagne pro-arruolamento nelle scuole di ogni ordine e grado che inquinano culturalmente – prima che a livello ambientale – la percezione che i giovani hanno dello Stato italiano, intento ad assorbire la nostra forza lavoro nel fiore degli anni e inserirla nelle sue truppe, spesso funzionali all’aggressione nei confronti di altri popoli con armi anch’esse sperimentate e commercializzate in Sardigna. Dunque, la nostra spoliazione è totale, persistente nel tempo e nello spazio, coinvolgendo capitale e forza lavoro della Nazione. Non è una fatalità, una congiuntura o una scarsa attenzione per la Sardigna. Tutt’altro: l’attenzione dell’Italia verso la Sardigna è massima ma consiste nel perseguimento di interessi nazionali italiani. La militarizzazione della Sardigna costituisce l’emblema dell’incompatibilità di interessi, necessità e prospettive di sviluppo tra Stato italiano e Natzione Sarda.

Il Fronte Indipendentista Unidu aderisce alla mobilitazione prevista per l’11 giugno intorno all’aeroporto di Decimomannu perché solo una costante spinta popolare potrà ottenere l’effetto di rendere insicuro e ostile il clima politico e sociale verso la presenza dell’occupazione militare italiana in Sardigna. Riteniamo la mobilitazione popolare e il radicamento dell’analisi indipendentista nelle comunità gli unici reali antidoti all’occupazione militare e riteniamo dannoso – oltreché inutile – ogni tentativo di mediazione con il Governo regionale legato a doppio mandato agli interessi dell’esercito e dello Stato italiano, come il primo anno e mezzo di Pigliaru conferma su molti fronti del nostro sistema economico e, in particolare, sulla militarizzazione della Sardegna.

Pensiamo che il tempo dei tavoli tecnici e/o mediatici con i rappresentanti dell’esercito e della classe politica coloniale sia finito e che sia giunto il momento di generalizzare la pratica della disobbedienza civile attraverso l’interruzione totale o parziale delle esercitazioni militari. Ogni esercitazione è un business milionario per l’Italia e ogni interruzione costituisce un danno enorme all’Italia, ai suoi alleati e alle multinazionali della guerra.

Per questo motivo il Fronte Indipendentista Unidu invita tutti gli indipendentisti a presenziare in forze alla manifestazione dell’11 giugno.

– Fermiamo le esercitazioni militari – Basta Occupazione Militare
– Concentramento giovedì 11 giugno, ore 10:00, Parco Santa Greca (Decimomannu)

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